Fisico inglese (Harborne, Birmingham, 1877 - Cambridge 1945). Per i suoi studî sugli isotopi ebbe nel 1922 il premio Nobel per la chimica; socio dei Lincei (1927). Ha ideato lo spettrografo di massa, mediante [...] poi misure accuratissime delle masse isotopiche, giungendo a rilevare il difetto di massa dal cui valore è possibile determinare l'energia di legame delle particelle che costituiscono il nucleo. Classica può considerarsi la sua opera Isotopes (1922). ...
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In chimica, fenomeno che si manifesta nelle soluzioni di macromolecole, in particolare di molte proteine, che non sono in equilibrio termodinamico. Viene indotta da variazioni di temperatura, pH o l’aggiunta [...] l’acqua, le gocce possono caricarsi conferendo stabilità al sistema che si trova al di fuori dalle condizioni di equilibrio termodinamico. I coacervati possono essere ridispersi per aggiunta di ioni che favoriscano l’idratazione delle particelle. ...
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ottetto
ottétto [Der. di otto, sul modello di duetto, "gruppo di otto cose"] [CHF] Lo strato elettronico esterno con 8 elettroni, e quindi completo, caratteristico degli elementi nobili (argon, ecc.) [...] es., nella molecola NaCl del cloruro di sodio), ciò che è noto come legge dell'ottetto. ◆ [FSN] Insieme di stati o di particelle avente molteplicità 8; per es., i barioni più leggeri di spin 1/2 (in unità ℏ), i mesoni pseudoscalari di spin nullo e i ...
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TITANIO (XXXIII, p. 934)
Dante Buttinelli
Le eccellenti caratteristiche meccaniche e la discreta resistenza a corrosione del t., unitamente al suo basso peso specifico, hanno aperto di recente a questo [...] ottimale dei cristalliti per ottenere il massimo di opacità dev'essere dell'ordine di 0,25 μm (nei prodotti del commercio le particelle del tipo rutilo hanno diametro medio di 0,35 ÷ o,40 μm). I pigmenti con la struttura del rutilo tendono a ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] temperatura di sinterizzazione, di solito fra 600 e 800 °C per cui i granuli cominciano a saldarsi inglobando le particelle di carbone, che bruciando sviluppano anidride carbonica; la massa rigonfia occupando tutto lo stampo. I v. cellulari si usano ...
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L'aria
Lara Albanese
L'aria e l'atmosfera
L'aria c'è, ma non si vede. Siamo così abituati ad averla attorno che spesso ci dimentichiamo della sua esistenza. L'aria ci è indispensabile per respirare [...] forma le onde. Ma allora perché ci sono le onde anche nelle giornate in cui non c'è vento? Il vento spinge le particelle della superficie del mare in su e in giù e ognuna di loro trasmette a quella che le sta vicino questa oscillazione. Quello che ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Grandi sintesi
David Knight
Grandi sintesi
La seconda rivoluzione scientifica del XIX sec. è stata affiancata dall'istituzionalizzazione dell'insegnamento, [...] ai radicali: era molto strano, per esempio, che due elementi tanto simili come il sodio e il potassio fossero composti da particelle completamente diverse. Ci si chiedeva allora che cosa fossero gli atomi.
Nel 1867 e nel 1869, la Chemical Society di ...
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Origine degli elementi
DDonald D. Clayton
di Donald D. Clayton
Origine degli elementi
sommario: 1. Introduzione. 2. Origine cosmologica. 3 Sintesi nelle stelle quasi stazionarie. 4. Nucleosintesi esplosiva [...] Finora ci si è limitati a considerare la sintesi dei nuclei quale avviene in condizioni in cui le velocità delle particelle seguono una distribuzione termica e indubbiamente la maggior parte dei nuclei si è formata in queste condizioni. Solo per quel ...
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Transizioni di fase e punti critici
Édouard Brézin
Le transizioni di fase sono fenomeni molto familiari: un corpo può passare da uno stato d'aggregazione a un altro (fase) al variare dei parametri, [...] numero di costituenti fu introdotto nei primi anni Settanta da Kenneth Wilson, un teorico che lavorava sulle interazioni tra le particelle elementari (nel 1982 gli fu conferito il premio Nobel per la fisica per la teoria dei fenomeni critici). Allo ...
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L'Ottocento: chimica. Una nuova scienza
David M. Knight
Una nuova scienza
Se per scienza si intende un corpus di conoscenze empiriche regolato e ordinato dalla teoria, allora si può affermare che la [...] predecessori (per es., Lucrezio, Newton e Robert Boyle) ritenevano che la materia fosse composta in ultima analisi di particelle o corpuscoli e i libri di chimica del Settecento e di inizio Ottocento esordivano generalmente con un capitolo dedicato ...
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particella
particèlla s. f. [lat. *particĕlla, dim. di particŭla che a sua volta è dim. di pars partis «parte»]. – 1. Piccola parte, frazione assai minuta, quantità minima di qualche cosa: ridurre un solido in p. quasi impalpabili; meno com.,...
particellare
agg. [der. di particella]. – 1. Che si riferisce a particelle o è costituito da particelle: sistema p.; lo schema p. di un sistema materiale; la struttura p. (cioè discontinua) della materia. 2. Relativo alle particelle del terreno:...