Fisica
Secondo la definizione introdotta da Newton, e spesso ancora usata, la m. è la quantità di materia contenuta in un corpo. Questa definizione non ha però un significato preciso in quanto non è basata [...] di c, la m. relativistica assume valori estremamente elevati (come è stato provato sperimentalmente dallo studio delle particelleelementari), divergendo quando v tende a c.
Dall’espressione della m. relativistica discende
[1] formula
e anche ...
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La sostanza di cui sono fatti gli oggetti sensibili, concepita come esistente in sé, provvista di peso e di inerzia, estesa nello spazio e capace di assumere una forma.
La m. si presenta sotto specie [...] costituenti ultimi della m. i quark, i leptoni e i bosoni mediatori delle interazioni fondamentali (➔ particelleelementari). I fatti accertati e le loro interpretazioni teoriche consentono di dare una spiegazione quantitativa delle diversità ...
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Particella elementare elettricamente neutra, con spin 1/2 (in unità ℏ) e massa nulla o comunque al disotto delle capacità attuali di misurazione, appartenente alla famiglia dei leptoni.
Fisica
Tipi di [...] La soluzione del problema può essere ricercata sia nell’ambito dell’astrofisica sia in quello della fisica delle particelleelementari. La prima strada conduce a una revisione del modello solare standard e, quindi, dell’intera teoria della struttura ...
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Sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa composizione spettrale ( c. soggettivo) e la luce stessa ( c. oggettivo), costituita da radiazioni elettromagnetiche di determinate [...] luce solare) appare rosso, apparirà quasi nero se investito da una luce che non contenga il rosso.
In fisica delle particelleelementari, il c. è un numero quantico con tre possibili valori (rappresentati generalmente mediante i c. rosso, verde e blu ...
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Atomi che hanno numero atomico uguale e occupano perciò lo stesso posto nel sistema periodico degli elementi, ma hanno massa atomica diversa. I primi i. a essere scoperti furono gli i. radioattivi, allorché [...] determinato isotopo.
Spin isotopico (o isospin)
Grandezza introdotta in fisica nucleare e delle particelleelementari per contraddistinguere particelle che hanno identico comportamento per quanto riguarda le interazioni forti (➔ forti, interazioni ...
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Seconda lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Deriva dal beta greco (B), che rappresenta il bēt fenicio, con stesso valore fonetico. L’uso di B con valore di v (e della sua modificazione Ƃ con valore [...] , da B0 a B9.
Chimica
B è simbolo del boro.
Fisica
B è simbolo dell’induzione magnetica. In fisica delle particelleelementari, b indica uno dei sapori (flavours) dei quark (detto anche bellezza), B il numero barionico. In metrologia, B è simbolo ...
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Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] di un punto fra due posizioni.
In termodinamica la lettera S è il simbolo usato per indicare l’entropia.
In fisica delle particelleelementari, la lettera s indica uno dei sapori (o flavours) dei quark detto stranezza (o strangeness) e anche il quark ...
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Biologia
Tipo di riproduzione asessuale, riscontrabile nelle Spugne, che possono dividere il proprio corpo in parti capaci di accrescersi ulteriormente.
Botanica
Modo di riproduzione agamica che consiste [...] pianta per la riproduzione hanno costituzione speciale, si ha la propagolazione (➔ propagazione).
Fisica
In fisica delle particelleelementari, il processo di trasformazione di un oggetto pesante, reale o virtuale, in una molteplicità di prodotti ...
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Astronomia
La luminositàl. assoluta (o intrinseca) di un astro è il flusso energetico integrale irradiato dall’astro, ed è misurata dalla magnitudine assoluta bolometrica dell’astro; la luminositàl. apparente [...] ; in particolare, per un obiettivo essa è tanto maggiore quanto maggiore è l’apertura relativa.
In fisica delle particelleelementari, parametro caratteristico di un anello di accumulazione a fasci collidenti: moltiplicato per la sezione d’urto di un ...
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(o s. chiusa) In elettronica e in altre discipline tecniche, si dice di un dispositivo o un apparecchio con riferimento alle sole caratteristiche di connessione esterna e alla funzione di trasferimento [...] , un circuito integrato ecc.
Per estensione, in fisica, si dice della zona dove interagiscono fortemente due particelleelementari senza peraltro entrare in merito alla natura del processo stesso.
In aeronautica, denominazione complessiva e corrente ...
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particella
particèlla s. f. [lat. *particĕlla, dim. di particŭla che a sua volta è dim. di pars partis «parte»]. – 1. Piccola parte, frazione assai minuta, quantità minima di qualche cosa: ridurre un solido in p. quasi impalpabili; meno com.,...
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...