Biologia
C. morfogenetico Area dell’embrione, o del primordio di un germoglio, dotata della capacità di dare origine a un determinato organo; per es., i c. morfogenetici dell’arto posteriore danno origine [...] della teoria dell’elasticità possono anche essere trattate come particelle, dette fononi, anche se non si tratta naturalmente di particelleelementari, ma di moti collettivi del solido.
La situazione si complica enormemente quando i c. obbediscono ...
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In anatomia, nome generico di molte formazioni macroscopiche e microscopiche, di struttura varia, caratterizzate dal prevalere della lunghezza e della larghezza sullo spessore.
Nel linguaggio della biologia, [...] una teoria unificante che comprenda la gravità, la fenomenologia osservata, descritta dal Modello Standard delle particelleelementari, nonché le proprietà più interessanti della supersimmetria e del modello a stringhe.
Tecnica
Nella scienza ...
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Parte della elettrologia che ha per oggetto lo studio delle mutue azioni fra circuiti percorsi da corrente ( azioni elettrodinamiche) e, più in generale, delle interazioni fra cariche in moto e campi elettromagnetici. [...] elettrica, ma né il valore numerico di tale costante né il fatto che la carica elettrica di tutte le particelleelementari è un piccolo multiplo intero della stessa carica elettrica elementare sono spiegati dalla teoria.
Sviluppi formali
- L’e ...
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Anatomia
Ammasso di cellule epiteliali alla cui attività si deve la formazione di un tessuto.
M. dell’unghia L’ammasso di cellule dello strato onicogeno che si osserva in corrispondenza della radice dell’unghia [...] che ne urta un’altra). Particolare approccio allo studio teorico dell’interazione tra particelleelementari, introdotto indipendentemente da W. Heisenberg e da J.A. Wheeler nel 1943. L’idea basilare consiste nel cercare di far intervenire nella ...
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Fisica
Secondo la definizione introdotta da Newton, e spesso ancora usata, la m. è la quantità di materia contenuta in un corpo. Questa definizione non ha però un significato preciso in quanto non è basata [...] di c, la m. relativistica assume valori estremamente elevati (come è stato provato sperimentalmente dallo studio delle particelleelementari), divergendo quando v tende a c.
Dall’espressione della m. relativistica discende
[1] formula
e anche ...
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Biologia
L’attività propria di una cellula, o di una sua parte, o di un organo, o di un sistema organico. Oggetto di studio della fisiologia, è intimamente legata alla forma o struttura, oggetto di studio [...] nello spazio degli impulsi (o quantità di moto), definita in modo del tutto analogo.
Funzione di struttura
In fisica delle particelleelementari, le f. di struttura di un sistema non puntiforme (un adrone, un nucleo, un atomo ecc.) sono quelle f ...
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Operazione di scelta finalizzata a trarre da un gruppo gli elementi migliori o più adatti a determinati scopi.
Agraria
S. delle sementi Processo mediante il quale le sementi sono liberate dalle impurità, [...] regola che limiti la possibilità di una transizione tra stati di sistemi microscopici, come atomi, molecole, nuclei o particelleelementari: poiché nelle transizioni si hanno sempre variazioni di alcuni numeri quantici, le regole di s. si esprimono ...
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Alimentazione
Insieme delle tecniche che tendono ad arrestare o rallentare i processi vitali che si svolgono in un prodotto alimentare non trattato rendendolo non commestibile. Esse permettono quindi l’impiego [...] di c. della parità, che valgono per interazioni forti e per interazioni elettromagnetiche, ma non per interazioni deboli (➔ particelleelementari).
Leggi di c. e proprietà di simmetria
Un importante teorema, dovuto a E. Noether (1918) mostra che a ...
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Matematica
Insieme alla retta e al piano, uno degli enti fondamentali della geometria, la cui nozione intuitiva corrisponde all’idea di una posizione sulla retta, nel piano o nello spazio (si tratta cioè [...] , in prima approssimazione, nella balistica i proietti, nella meccanica celeste gli astri, nella fisica atomica le particelleelementari. La possibilità di schematizzare un corpo con un p. materiale non dipende dalle dimensioni o dalla natura ...
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simmetria Distribuzione ordinata delle parti di un oggetto tale che si possa individuare un elemento geometrico (un punto, una linea, una superficie) rispetto al quale a ogni punto dell’oggetto posto da [...] associate al gruppo SU(2)×U(1), quelle forti al gruppo SU(3) detto di colore (➔ particelleelementari).
Supersimmetrie
Teoremi generali escludono che una teoria relativisticamente invariante ammetta gruppi di simmetria continui coinvolgenti, in modo ...
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particella
particèlla s. f. [lat. *particĕlla, dim. di particŭla che a sua volta è dim. di pars partis «parte»]. – 1. Piccola parte, frazione assai minuta, quantità minima di qualche cosa: ridurre un solido in p. quasi impalpabili; meno com.,...
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...