cluster
cluster 〈klastë〉 [s.ingl., propr. "grappolo", usato in it. come s.m.] [LSF] Termine introdotto inizialmente da astronomi statunitensi e inglesi per indicare ammassi stellari e passato poi a indicare [...] neutroni), in partic. nei nuclei complessi, tale da formare un sistema ad alta stabilità nucleare, come, per es., la particella α (v. decadimento alfa: II 92 f). ◆ [ELT] [INF] Raggruppamento di più elaboratori elettronici o loro terminali che formano ...
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metastabile
metastàbile [agg. Comp. di meta- e stabile] [LSF] Termine che ha vari signif., generic. intermedi tra quelli di stabile e instabile. ◆ [LSF] Equilibrio m.: condizione di pseudoequilibrio [...] di un liquido. ◆ [FAT] Livello m.: il livello energetico di uno stato m. (v. oltre). ◆ [FAT] [FSN] Nucleo atomico m. e particella m.: v. oltre: Stato m.: (a). ◆ Stato m.: (a) [FAT] [FNC] [FSN] di un atomo, stato eccitato caratterizzato da una ...
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polarizzazione
polarizzazióne [Der. di polarizzare (→ polarizzabile)] [LSF] Il manifestarsi di una qualche polarità in un corpo, talora spontaneamente, talaltra in maniera provocata, e l'effetto di questo [...] =(0, cosϑ, sinϑ, 0) e per la p. longitudinale εμ L=(1/M)(p, 0, 0, E/c), con E energia della particella, c velocità della luce nel vuoto, M massa della particella (M2=E2/c2-p2); se M=0, la p. è soltanto trasversale. ◆ [ELT] Rapporto complesso di p.: v ...
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Boltzmann Ludwig
Boltzmann 〈bólzman〉 Ludwig [STF] (Vienna 1844 - Duino 1906) Prof. di fisica matematica nell'univ. di Graz (1869), di fisica teorica a Monaco (1891), a Vienna (1894), a Lipsia (1900) [...] di equazione differenziale di B. del trasporto); secondo tale equazione, la rapidità con cui cambia la probabilità di trovare una particella del sistema in un volume unitario dello spazio delle fasi è data dalla somma di un termine dovuto alla forze ...
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barionico
bariónico [agg. (pl.m. -ci) Der. di barione] [FNC] Asimmetria b.: l'asimmetria osservabile nell'Universo tra materia (prevalente) e antimateria, probab. giustificabile come conseguenza della [...] conservazione del numero b.: principio (posto in dubbio dalle teorie più recenti) secondo il quale in ogni interazione di particelle il numero barionico dello stato finale è uguale al numero barionico dello stato iniziale: v. barionico, numero: I 337 ...
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buca
buca [etimo incerto] [LSF] Termine per indicare una cavità, in senso proprio e figurato, la mancanza di qualcosa che dovrebbe esserci, e simili. ◆ [FAT] [FML] [FSD] Termine equivalente a vacanza [...] 'energia potenziale tendono a restare intrappolate nella b. medesima. ◆ [MCQ] B. quantica: struttura in cui il moto di una particella è dominato da effetti quantistici e, in partic., l'energia può assumere solo valori discreti, in analogia con il ...
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velocita
velocità [Der. del lat. velocitas -atis, da velox -ocis "veloce"] [LSF] Nell'accezione più generale, con rifer. a una grandezza variabile o a un fenomeno, il termine indica un elemento atto [...] ; per quelle non ricordate nel seguito si rinvia al termine di qualificazione. ◆ [ACS] V. acustica: la v. della generica particella del mezzo in cui si propaghino onde elastiche. ◆ [MCF] V. aerodinamica: nel moto relativo di un corpo in un fluido ...
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drogaggio
Mauro Cappelli
Processo di introduzione di quantità controllate di atomi estranei o impurezze in un cristallo semiconduttore puro al fine di alterare le concentrazioni dei portatori di carica [...] di un elettrone di legame. Questa mancanza di elettrone (detta lacuna) può essere vista come una vera e propria particella con carica positiva, in grado di spostarsi liberamente nel reticolo cristallino. Un semiconduttore è detto puro o estrinseco se ...
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Zeeman Pieter
Zeeman 〈zéeman〉 Pieter [STF] (Zonnemaire 1865 - Amsterdam 1943) Prof. di fisica nelle univ. di Leida (1894) e Amsterdam (1900); ebbe il premio Nobel per la fisica nel 1902 per la scoperta [...] . magnetoottica: III 570 c, d. ◆ [FAT] Effetto Z. longitudinale, trasversale: v. atomo: I 300 b. ◆ [FAT] Energia di Z.: per una particella dotata di momento magnetico μ, in un campo di induzione magnetica B, vale hνL=2μB, con h costante di Planck, νL ...
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Materia soffice
Stefano Carrà
La locuzione materia soffice viene generalmente utilizzata per definire i materiali che, pur presentandosi in fase condensata, non sono né liquidi semplici né solidi cristallini. [...] una legge di scala del tipo ak/a=kexp(1/Df), dove a è il raggio della singola particella, ak il raggio del flocculo, k il numero di particelle in esso contenuto e Df un parametro chiamato dimensione frattale, che vale 1,7 se tale aggregazione si ...
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particella
particèlla s. f. [lat. *particĕlla, dim. di particŭla che a sua volta è dim. di pars partis «parte»]. – 1. Piccola parte, frazione assai minuta, quantità minima di qualche cosa: ridurre un solido in p. quasi impalpabili; meno com.,...
particellare
agg. [der. di particella]. – 1. Che si riferisce a particelle o è costituito da particelle: sistema p.; lo schema p. di un sistema materiale; la struttura p. (cioè discontinua) della materia. 2. Relativo alle particelle del terreno:...