MESONE
Giacomo MORPURGO
. Nel 1937 C. D. Anderson e S. H. Neddermeyer fecero notare come i dati sperimentali (ottenuti a mezzo della camera di Wilson) relativi alle perdite di energia delle particelle [...] : 1) una misura di NΔx,h (E) dE con h = 4000 m. s. l. m., Δx = 20 cm. di piombo, F sufficientemente grande perché le particelle traversino il piombo; 2) una misura di NΔx,h (E) dE con h = 4000 m. s. l. m., Δx = uno spessore di aria equivalente agli ...
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si
Particella latina, che D. adopera per introdurre un'interrogativa indiretta: non per sapere... / si est dare primum motum esse (Pd XIII 100). V. DARE. ...
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an
Gianluigi Toja
. Particella pronominale francese (vale " di ciò ", " ne "), usata nel descort d'amor attribuito a D.: Rime dubbie V 26 le faux cuers grani paine an porteret. ...
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o
La particella latina, adoperata a introdurre un vocativo, apre il saluto con cui Cacciaguida accoglie D.: O sanguis meus, o superin fusa / gratïa Deï, sicut tibi cui / bis unquam coeli ianüa reclusa? [...] (Pd XV 28) ...
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sicut
La particella latina (" come ") ricorre, con valore interrogativo, tra le parole con cui Cacciaguida accoglie D. nel cielo di Marte: O sanguis meus... sicut tibi cui / bis unquam coeli ianüa reclusa? [...] (Pd XV 29) ...
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ne ('nde)
1. Della particella ‛ ne ' due sono le funzioni: a) sostitutiva-riferenziale, sia come pronome (v. 3.) che avverbio (v. 3.1.); b) pronominale, con significato di " (a) noi " (v. 4.). La prima [...] , che puoi tu più farne [" a noi " ovvero " di ciò che fai "?].
5. Nel Fiore ‛ ne ' ricorre spesso con funzione di particella pronominale di III persona, con i valori di distacco da qualcosa (IV 4 ogni altro pensier n'ha pinto fiore), di causa (XX 11 ...
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ut
Particella latina, usata una volta per introdurre una proposizione finale (nel ‛ descort ' trilingue: locutus sum in lingua trina, / ut gravis mea spina / si saccia per lo mondo, Rime dubbie V 42), [...] e un'altra volta in un costrutto non attestato nel latino classico, ma presente nella Bibbia (per es., Gen. 29, 7; III Reg. 18, 36; II Paral. 24, 11): tempus est ut praetermictantur simulacra nostra (Vn ...
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nanoparticella
nanoparticèlla s. f. – Particella di materiale solido avente dimensione nanometrica (1÷100 nm) almeno in una direzione dello spazio. A seconda della forma della n., si possono avere, per [...] nanorods), nanofili (nanowires), nanonastri (nanoribbons), nanocristalli o nanocristalliti, e così via. Dal punto di vista chimico, le particelle possono essere di natura assai varia, inorganica (metalli, ossidi, carbonio), organica, organometallica. ...
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pione
Mauro Cappelli
Particella instabile della famiglia dei mesoni (detta anche mesone π) che può presentarsi secondo tre stati elettrici: π+ (carica positiva), π− (carica positiva), π0 (carica neutra). [...] isospin. Un pione π+ può combinarsi con un pione π− e formare un atomo esotico detto pionio. Sebbene previsti come particelle che trasportano l’interazione nucleare da Hideki Yukawa nel 1935, pioni carichi sono stati osservati per la prima volta nel ...
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particella
particèlla s. f. [lat. *particĕlla, dim. di particŭla che a sua volta è dim. di pars partis «parte»]. – 1. Piccola parte, frazione assai minuta, quantità minima di qualche cosa: ridurre un solido in p. quasi impalpabili; meno com.,...
particellare
agg. [der. di particella]. – 1. Che si riferisce a particelle o è costituito da particelle: sistema p.; lo schema p. di un sistema materiale; la struttura p. (cioè discontinua) della materia. 2. Relativo alle particelle del terreno:...