diversificare
Giovanni Aquilecchia
Il verbo (il cui uso è documentato a cominciare almeno dai primi anni del Trecento nel senso di " distinguere ", " rendere diverso ": cfr. fra Giordano da Pisa, cit. [...] in Crusca) è usato da D. una sola volta, nella prosa del Convivio, con valore intransitivo e senza particella pronominale, nel significato di " differenziarsi ": IV XXIII 3 questo seme divino [la nobiltà] ... ne la nostra anima incontanente germoglia ...
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decadimento
decadiménto [Atto ed effetto del decadere, dal lat. decidere, comp. di de- e cadere] [LSF] Il progressivo ridursi nel tempo o nello spazio del valore di una determinata grandezza. ◆ [FNC] [...] di tempo del processo esponenziale di d.: v. radioattività: IV 695 c. ◆ [FSN] Distanza media, o lunghezza, di d.: v. fasci di particelle cariche: II 515 e. ◆ [FSN] Probabilità di d.: v. decadimento alfa: II 92 f. ◆ [FSN] Rapporto di d.: v. vita media ...
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quanto
quanto [Der. di quantum] [LSF] (a) La quantità indivisibile, la più piccola fisicamente possibile, di certe grandezze fisiche, appunto dette grandezze quantistiche (per loro natura oppure rese [...] ), che variano quindi discontinuamente, per multipli interi del loro quanto. (b) Nella teoria quantistica dei campi, la particella associata al q. di un campo: di luce (il fotone, in generale q. di energia raggiante elettromagnetica), della ...
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supersimmetria In fisica, in un dato sistema quantistico, simmetria fra il comportamento dei bosoni (particelle di spin intero) e quello dei fermioni (particelle di spin semintero): essa generalmente comporta [...] la descrizione di tutte le interazioni fondamentali. Lo sviluppo coerente di una teoria supersimmetrica richiede che a ogni particella nota corrisponda un partner supersimmetrico che differisca da essa per il numero quantico di spin: nessuna di tali ...
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Simmetrie e invarianze
LLuigi A. Radicati di Brozolo
di Luigi A. Radicati di Brozolo
SOMMARIO: 1. Introduzione e brevi cenni storici. □ 2. La struttura dello spazio-tempo assoluto. □ 3. Il ruolo della [...] -R???4 Gm di tutte le fibre è il fibrato di cui ???OUT-R???4 è la base e G il gruppo di struttura. Se la particella non è soggetta a forze esterne, tutte le fibre possono essere identificate, cosicché il fibrato P diventa banale, P=???OUT-R???4×G. In ...
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PET (sigla dell’ingl. Positron Emission Tomography)
Tecnica di imaging cerebrale funzionale (➔ imaging cerebrale funzionale, aspetti tecnici) non invasiva di pertinenza della medicina nucleare, caratterizzata [...] termine è utilizzato anche per indicare lo stesso apparecchio per la rilevazione del decadimento positronico. Il positrone (particella della stessa massa dell’elettrone ma con carica opposta) deriva da radionuclidi instabili e tende a combinarsi con ...
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Sternberg, Josef von (propr. Sternberg, Jonas)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico austriaco, di origine ebraica, nato a Vienna il 29 maggio 1894 e morto a Hol-lywood il 22 dicembre 1969. [...] Emigrato negli Stati Uniti dall'Austria come Erich von Stroheim, volle anch'egli aggiungere al cognome una particella nobiliare (von) cui nessuno dei due (di famiglia modesta) aveva diritto: ma farli passare per nobili austriaci fu una buona ...
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polarità [Der. di polare] [LSF] Proprietà di un ente (un corpo, una radiazione, ecc.) di presentare un determinato carattere tra quelli di un determinato genere: per es., per un corpo elettrizzato di presentarsi [...] con carica positiva oppure negativa (p. elettrica, in partic. p. positiva e negativa), per una particella di avere spin parallelo oppure antiparallelo rispetto a un campo magnetico nel quale essa si trovi (p. di spin), per l'estremità di un magnete ...
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Stosszahlansatz
Stosszahlansatz 〈stoszaalansàtz〉 [s.ted. "ipotesi sul numero di urti"] [MCS] È l'ipotesi d'indipendenza statistica tra le particelle di un sistema: la funzione di distribuzione di probabilità [...] per i momenti e le coordinate di una coppia di particelle è data dal prodotto di due funzioni di distribuzione di singola particella; a partire da quest'ipotesi Boltzmann formulò l'equazione e il teorema H che portano il suo nome: v. meccanica ...
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Fisico svedese (Norrköping 1908 - Djursholm, Stoccolma, 1995), prof. dal 1934 nell'università di Stoccolma e dal 1967 nell'univ. di California. Studiando la natura delle macchie solari ha scoperto nel [...] . Ha inoltre sviluppato un metodo perturbativo, basato sull'invarianza adiabatica del flusso magnetico attraverso l'orbita di una particella carica in moto in un campo magnetico, mediante il quale è possibile risolvere numerosi problemi di teoria dei ...
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particella
particèlla s. f. [lat. *particĕlla, dim. di particŭla che a sua volta è dim. di pars partis «parte»]. – 1. Piccola parte, frazione assai minuta, quantità minima di qualche cosa: ridurre un solido in p. quasi impalpabili; meno com.,...
particellare
agg. [der. di particella]. – 1. Che si riferisce a particelle o è costituito da particelle: sistema p.; lo schema p. di un sistema materiale; la struttura p. (cioè discontinua) della materia. 2. Relativo alle particelle del terreno:...