Cellula
Jean Brachet
Massimo Aloisi
di Jean Brachet, Massimo Aloisi
Cellula
Fisiologia della cellula
di Jean Brachet
Sommario: 1. Introduzione storica. Metodi per lo studio della cellula. 2. Il citoplasma: [...] . La intensa sintesi proteica che ha luogo nei frammenti anucleati delle uova di riccio di mare, dopo l'attivazione partenogenetica, non è quindi dovuta alle molecole di mRNA di origine materna. Tra questi mRNA in ‛maschera' materna, quelli che ...
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TREMATODI (dal gr. τρῆμα "foro", per le ventose di cui sono forniti; lat. scient. Trematoda Rudolphi 1809)
Pasquale Pasquini
Vermi piatti, non segmentati, costituenti una classe del tipo dei Platelminti, [...] , ha origine uno stadio larvale sacciforme che invade i suddetti tessuti, la sporocisti, nella quale per riproduzione partenogenetica le cellule germinali contenute nel myracidium si sviluppano in embrioni, che alla loro volta si evolvono in altre ...
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. Con questo nome s'indica una pratica molto diffusa fra gli agricoltori dei paesi meridionali d'Italia, che consiste generalmente nell'appendere, in primavera più o meno avanzata, agli alberi di molte [...] , sguscia la larva, la quale si nutrirà dell'albume (o endosperma). Il Longo ha scoperto che questo ha origine partenogenetica e il Grandi che la femmina della Blastofaga è provvista di un voluminoso apparato velenifero composto di una ghiandola del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giuseppe Montalenti
Giovanni Chieffi
Giuseppe Montalenti è stato uno degli eredi più rappresentativi della tradizione naturalistica italiana, sviluppando grandi interessi che spaziano dalla zoologia [...] dei Lincei. Rendiconti, classe di scienze fisiche, matematiche e naturali», s. VI, 1932, 15, pp. 994-1000.
Sviluppo partenogenetico di uova di Lampreda sottoposte all’azione di agenti chimici, «Archivio di zoologia italiano», 1932, 17, pp. 345-63.
G ...
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I Chilognati (o Diplopodi, chiamati volgarmente Millepiedi) sono Artropodi terrestri che hanno il corpo allungato, formato di segmenti più o meno numerosi, per lo più cilindrico, ma in certe forme anche [...] il Gilson, molto lunghi, filiformi. Si ammette per qualche specie di Chilognato o per qualche razza, una riproduzione partenogenetica.
I Chilognati, per quanto finora sappiamo, sono tutti ovipari: i Penicellati e i Proterandri depongono le uova in ...
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Definizione e principi generali
Il termine clonazione si riferisce a due ambiti molto differenti, il primo dei quali è la produzione asessuale di copie geneticamente identiche di un organismo vivente. [...] che le linee cellulari prodotte potessero essere derivate da imperfetta enucleazione degli oociti impiegati e successiva attivazione partenogenetica. La scelta dei donatori di nucleo reclutati per la procedura SCNT era stata effettuata pensando già ...
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OVAIO (lat. scient. ovarium; fr. ovaire; sp. ovario; ted. Eierstock; ing. ovary)
Primo DORELLO
Nicola PENDE
Alberto PEPERE
Pasquale SFANIENI
Anatomia umana. - L'ovaio è l'organo destinato alla produzione [...] cellule destinate alla formazione delle ghiandole germinali; non viene del tutto esclusa la possibilità di un'origine partenogenetica o da cellule sessuali primitive.
I fibromi sono spesso provenienti da corpi albicanti, ipertrofici a tipo cheloide ...
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Nel corso degli ultimi quindici anni le conoscenze sulla struttura e sulle funzioni della cellula, grazie agli sviluppi di nuove discipline quali la microscopia elettronica applicata ai materiali biologici [...] anomali o sotto il profilo della ricombinazione o di un bilanciato contenuto genico. Per le specie a riproduzione partenogenetica esiste infine tutta una serie di adattamenti speciali della meiosi a seconda delle specie considerate sia animali che ...
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Società animali
Giorgio Celli
Il problema della socialità tra gli animali
Le società animali, perlomeno quelle più famose e complesse delle api e delle formiche, costituivano già per Darwin un appassionante [...] un feromone che allerta le compagne, e tuttavia ci si potrebbe aspettare forme di socialità più sviluppate, dato che la femmina partenogenetica mette al mondo individui che sono in linea di massima la sua copia conforme, con un pool di geni condivisi ...
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MALARIA
Ettore Marchiafava
(fr. paludisme; sp. malaria; ted. Sumpffieber; ingl. malaria).
Sommario: Storia (p. 987); Etiologia (p. 988); Geografia medica; Epidemiologia (p. 990); Fisiopatologia o Patologia [...] dei macrogameti semilunari del Plasmodium falciparum. G. B. Grassi, che fu il primo a sostenere che dalla riproduzione partenogenetica dei gameti originassero le recidive, abbandonò poi questa supposizione e inclinò per la prima opinione; cioè che le ...
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partenogenetico
partenogenètico agg. [der. di partenogenesi] (pl. m. -ci). – In biologia, che ha relazione con la partenogenesi: fenomeni p.; o che si sviluppa per partenogenesi: uovo p.; o, anche, che può dare origine a uova sviluppantisi...
[dal gr. -τόκος «che genera», der. del tema di τίκτω «generare»; cfr. la voce prec.]. – Secondo elemento compositivo, atono, di pochi termini della biologia (arrenòtoco, deuteròtoco, telìtoco) che si riferiscono alla generazione partenogenetica,...