Filosofo, teologo, mistico e missionario catalano (Palma di Maiorca 1233/1235 - forse Isola di Maiorca 1315), detto doctor illuminatus. Le sue numerose opere sono scritte in catalano, latino e arabo. Elemento [...] 243 ne indica Carreras i Artau) anche lasciando da parte quelli di dubbia attribuzione, come gli scritti alchimistici; sensibile e a ritrovare l'unità del sapere (che è l'unità del reale) e a ricondurre a Dio. È il recupero di una concezione unitaria ...
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Diritto
Diritto civile
La lesione di un interesse giuridicamente tutelabile implica di regola responsabilità, sia se è prodotta dolosamente sia se è cagionata per c. (art. 2043 c.c.). In tale settore del [...] l’eventualità che il fatto si verifichi, ne escluda la reale possibilità e non si astenga dal porre in essere la condotta attività. In merito ai criteri di individuazione e imputazione, parte della dottrina sostiene che anche questo tipo di c. ...
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Filosofo (Westport, Malmesbury, 1588 - Hardwicke 1679). Studiò a Oxford, dove conseguì nel 1607 il diploma di baccelliere delle arti. Fu introdotto presso la potente famiglia del barone William Cavendish, [...] sentito e dell'organo di senso. Solo il movimento essendo reale, le qualità sensibili dei corpi hanno carattere soggettivo. La estraneo al meccanicismo hobbesiano). Anche nella filosofia politica, la parte più nota del pensiero di Hobbes, il punto di ...
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Pittore (Siviglia 1599 - Madrid 1660). Nato da famiglia della nobiltà sivigliana, entrò presto (1609) nella bottega di F. de Herrera il Vecchio, che l'anno seguente abbandonò per entrare nello studio di [...] di s. Luca ed eseguì il ritratto di Innocenzo X (Roma, Galleria Doria Pamphili). Per la decorazione del palazzo reale cercò, senza esito, di persuadere Pietro da Cortona a partire con lui per la Spagna, e trattò l'arrivo a corte di A. Mitelli e A. M ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Henri Beyle (Grenoble 1783 - Parigi 1842). Nato da famiglia della migliore borghesia, perse la madre in tenera età e crebbe nell'astio per il padre. La sua formazione [...] siècle, il cui spunto fu offerto a S. dall'episodio reale di un giovane seminarista condannato a morte per omicidio. Ma con . Un romanzo ch'egli non terminò, ma che nelle due parti lasciate in manoscritto ha bellezze non inferiori al Rouge et Noir e ...
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Narratore, drammaturgo, poeta svedese (Stoccolma 1849 - ivi 1912). Autore dotato di una vitalità elementare, si è accostato a forme letterarie sempre diverse e contraddittorie, comunque sostenute da una [...] sedute parlamentari nelle Dagens nyheter (1873), amanuense nella Biblioteca Reale (1874). Ebbe tre mogli: Siri von Essen (dal l'Ockulta dagboken ("Diario occulto", pubbl. post., 1963) e in parte l'ampio Blå bok ("Libro blu", 5 voll., tra il 1906 e ...
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Uomo politico iracheno (al-Awǧa, presso Takrīt [Tikrīt], 1937 - Baghdād 2006). Tra i protagonisti del colpo di Stato (1968) attuato dal partito nazionalista arabo Ba´th, nel 1979 concentrò nelle sue mani [...] repressive attuate dagli USA. Il potere di H. fu d'altra parte insidiato da alcuni tentativi falliti di colpo di Stato. Nel gennaio la stabilità del regime di Ḥ., privo di una reale opposizione interna e forte del riavvicinamento ai paesi della Lega ...
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Filosofo e pedagogista statunitense (Burlington, Vermont, 1859 - New York 1952). Studiò all'univ. del Vermont e alla "Johns Hopkins" di Baltimora. Dal 1884 al 1894 insegnò in varie università del Middle [...] applicazione didattico-educativa di quest'impostazione gnoseologica ha larga parte in Democracy and education (1916; trad. it precarietà, l'incertezza e il rischio sono non meno reali della stabilità e permanenza. L'antica propensione al determinismo ...
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Giuseppe Bedeschi
Filosofo tedesco (Francoforte sul Meno 1903 - Visp, Vallese, 1969). Fu uno dei principali esponenti della scuola di Francoforte. Nel suo pensiero - caratterizzato dalla critica all'Illuminismo [...] . continuò gli studi musicologici (ebbe fra l'altro una parte molto importante, per gli aspetti musicali, nella stesura del sul principio della razionalità analitica, accettano positivisticamente il reale così com'è e mirano soltanto a inserirlo o ...
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Matematico e filosofo del sec. 6º a. C. Figlio di Mnesarco, nato a Samo nella prima metà del VI sec. a. C. Apollodoro colloca la sua acmè nel 532-531 a. C. Fu scolaro di Ferecide e di Anassimandro. Un [...] tutte le cose, in quanto ogni aspetto del reale veniva ricondotto a una reciproca relazione o armonia suoi allievi a ordinare la geometria in catene di deduzioni che, partendo da verità semplici ed evidenti, condussero gradualmente alla scoperta di ...
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reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche a apparente, ideale, possibile): le mie...
realita2
realità2 s. f. [der. di reale2]. – 1. La condizione di ciò che è reale. È forma usata talvolta come astratto dell’agg. reale2, per evitare confusione con i sign. concreti che ha spesso la parola realtà: così in geometria algebrica,...