Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] anche in Francia (P. Hadot) e in Italia (G. Reale). Che esistessero dottrine che P. avrebbe esposte solo oralmente nell'Accademia °, era nota, tra le opere di P., solo la prima parte del Timeo nella traduzione e con l'ampio commento di Calcidio (4 ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] intelligibile" si avvolge dunque in gravi difficoltà. L'uso "reale" dell'intelletto che K. sostiene, conduce infatti a elencare mezzo e il tutto non equivale a una semplice somma delle parti, ma, al contrario, ne determina l'esistenza secondo una ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] perché incapace di spiegare adeguatamente sia il movimento che la resistenza; quella atomistica d'altra parte non esprime un reale principio individuale perché l'atomo, in quanto punto fisico, è sempre ulteriormente divisibile. Tale principio ...
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specchio Lastra di vetro alla quale, tramite un processo di verniciatura, viene fatto aderire un sottile strato metallico la cui superficie lucida, che è vista attraverso la lastra stessa, riflette la [...] così i due fuochi, che coincidono in un solo fuoco F reale, punto di concorso dei raggi riflessi corrispondenti a un fascio di nel vertice V e orientato come indicato, cioè con la parte positiva nello spazio anteriore allo specchio. Poiché a questo ...
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Pittore e architetto (Urbino 1483 - Roma 1520). Figlio di Giovanni Santi R. poté ricevere dal padre, morto nel 1494, solo un primo indirizzo alla pittura. Grande importanza ebbero invece per la sua formazione [...] grazie all'ideazione di imponenti architetture, umane nella Disputa, reali nella Scuola di Atene, dove il "Tempio della sapienza" nella Cappella Sistina il 26 dic. 1519). Ma, a partire dal 1514, la sua attività fu soprattutto assorbita dai lavori di ...
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Filosofo (Leonberg, Württemberg, 1775 - Ragaz, Svizzera, 1854); studiò nel seminario teologico protestante di Tubinga, dove strinse amicizia con Hegel e Hölderlin e dove conseguì il titolo di magister [...] stesura lavorò a lungo, ma che fu realizzata solo in parte e pubblicata postuma. Questa fase del pensiero schellinghiano coincide con quanto tale (il dass, il "che", cioè il reale). Quest'ultimo compito poteva essere assolto soltanto dall'"empirismo ...
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Re di Macedonia (Pella 356 - Babilonia 323 a.C.), figlio di Filippo II, fondatore della potenza macedone, e di Olimpiade, figlia di Neottolemo re d'Epiro. Una delle maggiori figure della storia, dominò [...] ed entrato subito nella leggenda. L'immenso impero da lui edificato, partendo dalla Macedonia e dalla Grecia, giunse ad abbracciare l'Egitto in non sembra che si conservasse molta memoria della reale impresa di A., si diffuse straordinariamente la ...
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Scrittore (Catania 1840 - ivi 1922). Autore di novelle e romanzi, il cui stile e linguaggio hanno rinnovato profondamente la narrativa italiana, V. è considerato il più autorevole esponente del verismo. [...] con forza e con buon senso, sono nell'Erminia di Tigre reale, e soprattutto nella protagonista di Eva. Ma il deciso inizio della felicemente risolto nell'indagine di un ambiente paesano da parte di un artista che vivamente vi partecipa e quasi ...
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Astronomo e cosmologo polacco (Thorn, od. Toruń, 1473 - Frauenburg, Prussia Orientale, od. Frombork, voivodato di Olsztyn, 1543). Di famiglia slesiana di lingua tedesca, ma avversa all'Ordine Teutonico, [...] del 1615-1616, che finì con la condanna del copernicanesimo da parte della Chiesa cattolica. A C. cosmologo, oltre che matematico, i fenomeni, non poteva dare affatto un'immagine reale dell'universo, perché deferenti (concentrici o eccentrici) ed ...
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Ogni singolo ente in quanto distinto da altri della stessa specie; in particolare, l’uomo considerato nella sua singolarità.
Diritto
Nel diritto internazionale, il tema della condizione giuridica dell’i. [...] principio secondo cui la totalità è più della somma delle parti.
Filosofia
Il termine i. ha una corrispondenza etimologica nel termine componenti ultimi, indivisibili e inalterabili, del reale, dalla cui aggregazione e separazione dipendono ...
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reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche a apparente, ideale, possibile): le mie...
realita2
realità2 s. f. [der. di reale2]. – 1. La condizione di ciò che è reale. È forma usata talvolta come astratto dell’agg. reale2, per evitare confusione con i sign. concreti che ha spesso la parola realtà: così in geometria algebrica,...