Cormac McCarthy non indulge certo in ingenui concessioni alle presunte virtù di vinti o vincitori. Né la retorica manierista e pseudo-rousseauiana del “buon selvaggio” messicano, né il tono celebrativo [...] rapporto autore-lettore insinuano infatti alcuni dubbi sul reale significato che assume la dimensione storica in Blood di ottima salute e di buona fama. È spesso da più parti accusata di essere uno strumento al servizio del pastiche, del disimpegno ...
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Bruno Latour rappresenta un maître à penser delle scienze sociali contemporanee e il suo nome è legato al progetto scientifico di ridefinizione della teoria dell’azione. Il suo percorso di ricerca parte [...] con le sue categorie classiche, di spiegare il reale funzionamento delle società umane, con particolare riferimento e non come mezzo viene delegata ad un attore non umano da cui parte l’azione morale. L’autonomia della morale è conservata solo se si ...
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«[…] Capite ora perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive. [...] potete discutere col televisore a quattro pareti. Perché? Il televisore è “reale”, è immediato, ha dimensioni. Vi dice lui quello che dovete pensare critica della “normalità” socio-politica di cui facciamo parte: nel momento in cui si smette di porsi ...
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«È una rivolta?» «No sire, è una rivoluzione.»
Le parole con cui il duca di Liancourt svegliò nel cuore della notte del 14 luglio 1789 Luigi XVI per annunciargli la presa della Bastiglia, divenuta poi [...] La percezione si fece politica: motore dell’azione non fu tanto la reale esistenza nelle campagne di banditi prezzolati dagli aristocratici, quanto la convinzione da parte della popolazione che essi esistessero e fossero sul punto di devastare interi ...
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Centro e periferia. Capire come si formano e si mescolano questi due elementi della città è cercare una via per comprendere meglio quest’ultima, il luogo in cui l’uomo vive e si muove, lo spazio nel quale [...] come cambiano e si evolvono le città, come chi le vive si sposta da una parte all’altra e per quali ragioni decide di farlo. Se la città più popolosa nel procedere. Sembra pertanto mancare una reale pianificazione urbanistica e i responsabili dello ...
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Siamo nella sala d’aspetto di uno studio medico, è fine giugno ed entrambe le finestre sono chiuse. Una signora in abito accollato sospira e dice ad alta voce, guardando le finestre: «Fa davvero caldo, [...] umana.
Il primo è che, spesso, il significato reale di una frase non risulta esplicitamente espresso dal parlante, ma dev termine chiave in pragmatica, che regola la percezione da parte dell’interlocutore dell’enunciato prodotto dal parlante e ne ...
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I critici letterari Erich Auerbach e Walter Benjamin nacquero nel 1892 nel quartiere berlinese di Charlottenburg da famiglie della alta borghesia ebraica. Nel 1921 i due collaborarono, insieme ad altri [...] svuotavano l’Antico Testamento il metodo della profezia reale si dimostrò nuovamente efficace». (Speranza nel nel passato.
Per saperne di più:
I testi da cui partire per approfondire i temi trattati sono ovviamente le tesi Sul concetto di storia ...
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Soltanto una volta riaperti gli occhi al mattino, la luce del giorno ci rivela l’inganno dei sogni. Fino allo scampanellio della sveglia, il mondo onirico, con i suoi fantasmi e i suoi miraggi, ci appare [...] case, gatti, fiumi e così di seguito per ogni aspetto del reale. Non che Platone avesse costruito un intero sistema filosofico con lo scopo per poter scoprire cosa ci fosse ad attenderlo dall’altra parte.
A questo punto è chiaro quale sia il Nord ...
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Tutti noi ci siamo prima o poi trovati a discutere sul web con persone intolleranti agli errori grammaticali e che quasi sempre non possono fare a meno di correggerli: si tratta dei cosiddetti “grammar-nazi”. [...] della lingua comune. Una diagnosi del genere, a parte ogni questione relativa alla legittimità dei giudizi di valore , come di qualsiasi altro scienziato, è l’osservazione del reale (in questo caso della realtà linguistica). Come ci ricorda ...
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«Di che colore è il vestito? Bianco e oro o nero e blu?» Chi ha una minima familiarità con i social network e la realtà di internet in generale probabilmente ricorderà queste domande che assillarono mezzo [...] contraddittorie, si può anche comprendere un certo grado di inquietudine da parte dei più, abituati a considerare il senso della vista come lo strumento principale per distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è. In realtà l’illusione del vestito ...
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reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche a apparente, ideale, possibile): le mie...
realita2
realità2 s. f. [der. di reale2]. – 1. La condizione di ciò che è reale. È forma usata talvolta come astratto dell’agg. reale2, per evitare confusione con i sign. concreti che ha spesso la parola realtà: così in geometria algebrica,...
numero complesso, parte reale di un
numero complesso, parte reale di un in un numero complesso z = x + iy, è il numero reale x. È anche indicata con il simbolo Re(z) e se è nulla il numero z è detto numero immaginario (→ numero complesso).