VIBRAZIONI (App. II, 11, p. 1108)
Giulio Krall
Vanno rilevati alcuni notevoli complementi alle questioni di idro- e aeroelasticità precedentemente trattate.
Riguardano questi le vibrazionì delle funi, [...] senza artificio, poiché è in questi facile che uno degli esponenti caratteristici del sistema diventi immaginario o, peggio, a partereale positiva. Nel sistema, oltre ai parametri che variano con lo stato del mare (lungo, corto, al traverso) ce nè ...
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NUMERICI CALCOLI (XXV, p. 29)
Enzo APARO
Generalità. - Il concetto di calcolo numerico si può introdurre da un punto di vista generale, come segue. Un insieme finito di oggetti, un insieme finito di [...] striscia, e così via, sino a trovarne una, sulla cui mediana, x = c si riterrà che cadano tutte le radici di f(z) = 0 aventi partereale massima. Nel caso che f(z) non sia di Hurtwitz, si prenderà in esame f(z + h) con h > 0 e si procederà come ...
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SINFONIA (gr. συνϕωνία propr. "accordo di voci o di suoni")
Giulio Cesare Paribeni
Nome di una forma di musica strumentale.
Se tale è l'accezione odierna della parola, questa tuttavia ha avuto significati [...] , corni, trombe, mentre le viole, avvezze nello strumentale d'opera a raddoppiare il basso, acquistano indipendenza di partereale (sinfonie del Sammartini).
Nella seconda metà del Settecento la Sinfonia, dopo i chiarori dell'alba, vide il proprio ...
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TRIO
Giulio Cesare Paribeni
. Nella terminologia musicale questa voce ha due significati. 1. Forma di musica strumentale. In un tale senso la parola trio ha avuto ne Sei e nel Settecento un sinonimo [...] autorizza ad avvicinare la sonata a tre al tipo "quartetto con strumento a tastiera", perché non si tratta di una quarta partereale, ma di un raddoppio del basso continuo col completamento delle armonie. Dal tempo di L. Boccherini, P. Nardini, G. B ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] funzione ζ. Egli dimostra che, detto N(T) il numero dei suoi zeri complessi con parte immaginaria compresa tra 0 e T, il sottoinsieme di quelli con partereale 1/2 (che soddisfano cioè la congettura formulata da Riemann nel 1859) ha cardinalità che ...
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Le particelle elementari
Roberto Petronzio
A partire dalla concezione dell’atomo di Democrito, tra il 5° e il 4° sec. a.C., l’ipotesi che la materia sia formata da costituenti fondamentali ha affascinato [...] ne altera il modulo. Se rappresentiamo il campo complesso in uno spazio bidimensionale in cui gli assi ne costituiscono la partereale e immaginaria, la moltiplicazione per una fase equivale a una rotazione in tale piano. Le soluzioni delle equazioni ...
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Metamateriali
Mario Bertolotti
L’avvento delle nanotecnologie ha prodotto, nel settore dell’ottica, un profondo cambiamento modificandone la descrizione classica e facendo emergere nuovi e inaspettati [...] spaziale e dare una risonanza, operanti a 1,5 μm. Per questa struttura la descrizione della partereale dell’indice di rifrazione (n′) e della sua parte immaginaria (n″) evidenzia chiaramente che in una ristretta regione fra circa 1300 e 1600 nm di ...
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rifrazione
rifrazióne [Der. del lat. refractio -onis dal part. pass. refractus di refrangere (→ rifrangente)] [EMG] [MCC] La deviazione che il raggio di propagazione di un'onda (elettromagnetica, in [...] quindi della traiettoria, di una radiazione elettromagnetica monocromatica, ma anche dell'attenuazione della sua ampiezza: n=n-iβ, dove la partereale n è l'indice di r. assoluto (di fase), di cui sopra e per il coefficiente dell'unità immaginaria i ...
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resistenza
resistènza [Der. del lat. resistentia, dal part. pres. resistens -entis di resistere "resistere", comp. di re- "re-" e sistere "fermarsi"] [LSF] (a) In senso generico, il fatto di resistere, [...] a costituirne l'impedenza; quando questa sia espressa in forma di grandezza complessa, la r. ne è la partereale (→ impedenza). La r. elettrica di un generico conduttore non sempre può essere considerata come una grandezza caratteristica del ...
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ASCOLI, Guido
Nicola Virgopia
Nato a Livorno il 12 dic. 1887, studiò a Pisa e ivi si laureò a soli 20 anni (1907) svolgendo con L. Bianchi una tesi di laurea sulle singolarità delle funzioni analitiche. [...] f (x, y), sotto opportune condizioni, assai semplici, per la funzione f e per la partereale di g, distinguendo vari casi; Il problema analitico dei magnetron, 2ª parte di Questioni riguardanti il magnetron di G. Polvani, G. Ascoli, A. Giacomini, in ...
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reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche a apparente, ideale, possibile): le mie...
realita2
realità2 s. f. [der. di reale2]. – 1. La condizione di ciò che è reale. È forma usata talvolta come astratto dell’agg. reale2, per evitare confusione con i sign. concreti che ha spesso la parola realtà: così in geometria algebrica,...