Le congiunzioni sono elementi invariabili del discorso (➔ parti del discorso) che uniscono (lat. coniunctio, da coniungĕre «unire insieme») due elementi sintattici: elettivamente due frasi; nel caso delle [...] enfaticamente a un argomento noto; nel parlato lo si incontra all’inizio di battute dialogiche come segnale di presa di parola in un turno di conversazione o come mezzo per interrompere l’interlocutore.
Si tratta di un fenomeno diffuso in italiano ...
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Con il termine raddoppiamento espressivo (o geminazione espressiva) ci si riferisce prevalentemente all’esistenza in latino (quello classico e, ancor più, quello tardo) di forme che contengono una consonante [...] . Si noti, a questo riguardo, che c’è una differenza fondamentale tra il raddoppiamento sintattico, in cui l’elemento determinante è la parola che precede quella in cui avviene la geminazione (ad es., i [k]ani, ma tre [kː]ani), e gli altri tipi di ...
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Z O ZZ?
Anche se la z è di norma pronunciata doppia quando si trova in posizione intervocalica (è questa la pronuncia corretta nel modello toscano e dunque italiano), la grafia oscilla a seconda dei [...] , -uzza, -uzzo, -izzare, -izzazione, -izzatore
bellezza, tinozza, predicozzo, viuzza, merluzzo, nazionalizzare, tropicalizzazione, moralizzatore.
Usi
In alcune parole di origine straniera, al posto di z si può trovare il gruppo ts
mosca tse-tse ...
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SDRUCCIOLA, ACCENTAZIONE
L’accentazione sdrucciola (detta anche proparossitona) si ha quando l’➔accento cade sulla terz’ultima sillaba della parola
lìrica, àmido, pèntola, lògico
Di solito l’accento [...] grafico è facoltativo, ma è consigliabile usarlo quando esistono parole scritte nello stesso modo, ma pronunciate diversamente (➔omografi):
➔àmbito (= sostantivo) o ambìto (= participio passato del verbo ambire)
➔prìncipi (= plurale di principe) o ...
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In linguistica, mezzo morfologico molto usato, che può consistere nella ripetizione della parola (it. piano piano), o in quella della radice più o meno mutilata (lat. mur-mur-are) o della prima consonante [...] doppie: per es., a me ‹a mmé›, come questo ‹kóme kku̯ésto›. L’ortografia moderna tiene conto del fenomeno solo quando le due parole si scrivono unite: per es., allato o a lato, affianco e a fianco. Le ragioni storiche del r. si possono ridurre a tre ...
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Al pari delle ➔ sigle, le ➔ abbreviazioni, consentendo di risparmiare caratteri, hanno lo scopo di alleggerire un testo quando un termine vi ricorra ripetutamente; diversamente dalle sigle però, che possono [...] ‘assolute’, costituite cioè da una lettera che stia per una intera parola su modello di a. a. per anno accademico, q. b. Che l’abbreviazione sia ormai percepita come una parola piena lo dimostra l’annullamento della distinzione di genere ...
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La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione [...] prevede tre persone al singolare e tre al plurale; ➔ paradigmi).
Dal punto di vista della posizione dei morfemi nella parola, i morfemi flessivi sono più esterni rispetto a quelli derivazionali (informa-zion-e, informa-tor-e). È inoltre possibile ...
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CE O CIE, GE O GIE, SCE O SCIE?
Ci sono casi in cui, nella grafia, si usa una i superflua, che non solo non si pronuncia, ma non ha neanche la funzione di determinare la corretta pronuncia della lettera [...] dei nomi in ➔-cia e -gia, la i si conserva per influenza della grafia del singolare
camicie, valigie
• In alcune parole la i si mantiene per influenza della grafia latina
specie, fattispecie, effigie, superficie
In casi come questi non esiste una ...
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LECCORNIA O LECCORNIA?
La pronuncia corretta è leccornìa. La parola significa ‘cibo squisito e raffinato’ e deriva da lecconerìa, cioè cibo da leccone, che anticamente significava ‘goloso’.
La pronuncia [...] scorretta leccòrnia, molto diffusa, è probabilmente dovuta all’influsso di parole come sbòrnia.
VEDI ANCHE accento ...
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INFLATIVO O INFLATTIVO?
La forma corretta di questo aggettivo, che significa ‘relativo all’inflazione’, è inflativo, perché la parola deriva dall’inglese inflative.
La forma inflattivo, scorretta ma [...] molto diffusa, è dovuta al modello degli aggettivi che derivano da parole in -zione, come attivo da azione, correttivo da correzione, selettivo da selezione. ...
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parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...