I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] (v. II, 3.1, in tab. 1) motivata dal ruolo di B, il conduttore della trasmissione, che ripresenta al pubblico in altre parole (peraltro forzandone il senso) il pensiero dell’ospite, A:
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A: e oggi quello che io trovo grave è che abbiamo della ...
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In linguistica, ripetizione di una parola intera. Può avere valore morfologico in quanto serva a formare parole nuove (per es. lat. quisquis) o locuzioni nuove (per es. lat. iam iam) o a esprimere categorie [...] grammaticali (superlativi, come it. piccino piccino), oppure può avere valore stilistico o enfatico (per es. fr. joli joli, in it. guarda guarda!) o ritmico-acustico (per es. correva correva, stringi stringi, ...
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La derivazione è un processo morfologico che consiste nella formazione di una parola nuova tramite l’aggiunta di un affisso (➔ affissi), cioè di un elemento non libero (tecnicamente, un morfo legato), [...] due prefissi, e già la doppia prefissazione (per es., pre-ri-caricare) non è molto frequente.
La sequenza derivazionale di una parola che presenta più di un suffisso è ovvia dato che segue l’ordinamento lineare: utile → ut-il-ità → utilit-ario. Più ...
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Le ➔ preposizioni formano un gruppo di nove elementi invariabili (► variabili e invariabili, parole). Sono: a, con, da, di, in, per, su, tra e la sua variante fra.
A queste preposizioni proprie si aggiunge [...] tollerato coi (scherza coi fanti, lascia stare i santi), collo, cogli, colla e colle sono forme (in competizione con altre parole: il collo, cogli la prima mela, colla/e industriale/i) arcaiche e popolareggianti cui è sempre meglio preferire le forme ...
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Per modalità si intende l’insieme delle risorse linguistiche (parole, espressioni, ma anche elementi morfologici, ecc.) che manifestano il modo, ovvero l’atteggiamento del parlante rispetto all’enunciato [...] tratta di una serie di ➔ avverbi che commentano l’atto di parola (Prandi 2006: 328 segg.).
Si annoverano in primo luogo gli Mulino, 3 voll., vol. 3° (Tipi di frase, deissi, formazione delle parole), pp. 49-53, 55-69.
Palmer, Frank R. (1986), Mood and ...
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OTTA-
Otta- è un ➔prefissoide derivato dal greco octa- ‘otto’ e indica il numero otto in parole composte appartenenti soprattutto al linguaggio scientifico e tecnico
ottaedro (‘poliedro con otto facce’)
ottagono [...] (‘poligono con otto vertici’)
ottametro (‘verso classico di otto piedi’) ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] con la radice forma il tema verbale, per es. -a- in cant-a-re) o sulla desinenza (ossia la porzione di parola che varia per la flessione): nel primo caso rientrano, ad es., le forme dell’imperfetto congiuntivo, del gerundio, del participio presente ...
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-SCIENZA O -SCENZA?
Dipende dai casi.
• Quando si tratta del suffisso -scenza, che spesso si unisce alle parole per formare un nome ➔astratto, la grafia corretta è quella senza i, perché prima di una [...] con lo stesso suono di scelta)
conoscenza, adolescenza, riconoscenza, escrescenza, fosforescenza, obsolescenza
• Quando si tratta di parole legate al sostantivo scienza, invece, si conserva la grafia -scienza per il prestigio dell’origine latina ...
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DECA-
Deca- è un ➔prefissoide derivato dal greco deka ‘dieci’ e indica il numero dieci in parole composte appartenenti soprattutto al linguaggio scientifico e tecnico
decaedro (‘poliedro con dieci facce’)
decagono [...] (‘poligono con dieci vertici’)
decasillabo (‘verso con dieci sillabe’)
Davanti al nome di un’unità di misura, ne moltiplica il valore per dieci
decagrammo, decametro, decalitro.
Usi
Piuttosto diffusa, ...
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-VORO
È un ➔suffissoide derivato dal verbo latino vorare ‘mangiare con ingordigia’ ed è usato in parole derivate direttamente dal latino con il significato di ‘che mangia, che si nutre di’
carnivoro [...] (‘che si nutre di carne’)
erbivoro (‘che si nutre di erbe’)
onnivoro (‘che si nutre di qualsiasi cibo’)
Per estensione, -voro significa anche ‘che consuma, che smaltisce’
idrovoro (‘in grado di smaltire ...
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parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...