sinestesia linguistica Nel linguaggio della stilistica e della semantica, particolare tipo di metafora per cui si uniscono in stretto rapporto due parole che si riferiscono a sfere sensoriali diverse (silenzio [...] (per contingenze storico-culturali e stilistiche) può determinarsi un mutamento semantico e nascere una nuova accezione della parola (il lat. clarus, etimologicamente appartenente alla sfera sensoriale auditiva, è passato alla sfera visiva sia nel ...
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Misurazione dell’acuità uditiva. A. vocale Quella che si esegue con voce di conversazione a varie distanze, valutando percentualmente la comprensibilità di parole foneticamente bilanciate. A. tonale [...] Quella che si esegue con una serie di diapason con i quali l’audiologo è in grado di definire in prima approssimazione la sede della lesione ...
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Mitocondri
Ersilia Marra
Il termine mitocondrio fu adottato da Carl Benda per la prima volta nel 1898 e deriva da due parole greche, mítos 'filo', e cóndrion 'piccolo grano'. Il mitocondrio è stato [...] definito nel 1907 come organulo presente nelle cellule, a struttura microscopica altamente differenziata, preposto alle funzioni di respirazione e di produzione di energia. Solo dopo le scoperte negli ...
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Disturbo del linguaggio consistente nella trasposizione dei singoli elementi fonetici della parola, o delle varie sillabe, oppure in un’inversione dell’ordine delle stesse parole. Nella forma più accentuata [...] dà origine a un gergo assolutamente incomprensibile (gergoafasia). Le p. fanno parte della sindrome afasica sensoriale ...
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Espressione verbale di suoni, più o meno linguistici, incomprensibili. Come fenomeno anormale, indica i deliri verbali di alcuni malati di mente, caratterizzati dalla creazione volontaria di parole deformate, [...] associate sistematicamente allo stesso significato e che producono un linguaggio indecifrabile. Come fenomeno normale, risulta da fonemi articolati in forma musicale e tali quindi da esprimere, proprio ...
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Mutismo
Oskar Schindler
Il termine mutismo (dal latino mutus, "muto", voce derivata da una radice onomatopeica mu) indica l'incapacità di emettere suoni distinti e parole articolate. Vi può essere un [...] (erigmofonia, sonorità ottenute con protesi vocali, con laringofoni, con produzioni buccali); 2) l'articolazione verbale o fonemica o parola (speech), ossia l'abilità di produrre quelle entità sonore che vanno sotto il nome di fonemi (avulse di per ...
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L'Io cosciente: una visione neuroeuristica della mente
Alessandro E.P. Villa
(Laboratoire de Neuro-heuristique, Institut de Physiologie, Université de Lausanne, Losanna, Svizzera)
John G. Taylor
(Centre [...] lista ma che in realtà non era presentata. Se confrontata con il 14% delle volte in cui veniva introdotta una nuova parola a caso, la percentuale di risposta indica che i soggetti non provavano affatto a indovinare a caso. Se interrogati, i soggetti ...
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Ventriloquia
Vincenzo Mastrangeli
La ventriloquia (da ventriloquo, derivato, per la mediazione del francese ventriloque, del latino tardo ventriloquus, composto di venter, "ventre", e del tema di loqui, [...] senza movimenti apprezzabili delle labbra e senza alcun interessamento dei muscoli mimico-facciali, così da dare l'illusione che le parole siano pronunciate non da lui ma da altre persone, o da pupazzi, oppure che provengano per l'appunto dal ventre ...
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Misurazione della funzione uditiva, eseguita stimolando l’orecchio con suoni di caratteristiche note (a. tonale). Attraverso perfezionati apparati di riproduzione (tarati in decibel) si può stimolare l’udito [...] a. vocale ha una portata pratica notevole, in quanto permette di valutare la capacità del malato di percepire la parola, con ciò consentendo una valutazione globale della funzione uditiva in rapporto all’insieme dei vari deficit elementari.
Accanto a ...
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Disturbo del linguaggio, diverso dai vari tipi di mutismo e indipendente da disturbi dell’apparato fonatorio o dell’organo uditivo: consiste nella perdita della capacità di esprimere ( a. motoria, detta [...] primo caso, il malato comprende quanto gli viene detto e, se richiesto, si esprime a gesti, ma non sa formulare in parole il proprio pensiero. Nel secondo caso, l’eloquio è conservato, ma non viene compreso il linguaggio altrui, che appare come se ...
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parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...