BOCCIOLO O BOCCIOLO?
La pronuncia corretta è bocciòlo.
La parola nasce infatti come diminutivo di boccio ‘fiore non ancora schiuso’: l’accentazione è dunque la stessa di bestiòla, figliòlo e di altri [...] in origine erano diminutivi come bracciòlo o tovagliòlo.
La forma bòcciolo, sconsigliabile, è dovuta a un’errata ➔ritrazione dell’accento, forse sul modello di parole con accentazione ➔sdrucciola come àngolo, càlcolo, pàrgolo.
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] pp. 68-74.
Revell 1972: Revell, Ernest J., The grammar of Jacob of Edessa and the other Near Eastern grammatical traditions, "Parole de l'Orient", 3/2, 1972, pp. 365-374.
‒ 1974: Revell, Ernest J., Aristotle and the accents. The categories of speech ...
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ANODINO O ANODINO?
La pronuncia corretta di questo aggettivo che significa ‘scialbo, senza carattere’ è anòdino. Si è mantenuta l’accentazione ➔sdrucciola, che la parola aveva nel latino tardo e prima [...] significato in ambito medico di ‘calmante, lenitivo’).
La pronuncia anodìno, dovuta al modello delle numerose e diffusissime parole in -ino con accentazione ➔piana (carino, latino, tavolino), anche se piuttosto diffusa, è sconsigliabile.
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Geologia
In stratigrafia, sovrapposizione di due unità in cui gli strati si mantengono paralleli, orizzontali o inclinati. Lungo una superficie di c. può essere presente sia una continuità sia una discontinuità [...] , e, se questo è pronome, la c. si estende alla persona; l’apposizione deve concordare nel caso con la parola cui si riferisce. Ove sorgano conflitti, generalmente il maschile ha la prevalenza sul femminile, la prima sulle altre persone. Concordanze ...
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La contrazione è un fenomeno fonologico di fusione di vocali adiacenti, che nel caso estremo porta all’➔elisione di una delle due. La fusione infatti può lasciare tracce nella vocale risultante, come nella [...] , pena < poenam, preda < praedam, ecc., la contrazione non è più attiva in italiano attuale (si pensi a parole come causa, daino o aere, che appunto non presentano contrazioni), a parte casi sporadici come aeroporto < aereoporto, in cui essa ...
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ACCECARE O ACCIECARE?
La grafia preferibile in tutte le voci del verbo è accecare
io acceco, tu accechi ecc.
Nell’italiano cieco, da cui il verbo deriva, la i non è etimologica (la base è il latino caecum) [...] ancora si sentiva (come, ad esempio, in piede, dal latino pedem). Nella grafia delle parole derivate da cieco, questa i non si è sempre conservata.
• Nelle parole composte in cui la provenienza è immediatamente riconoscibile, la i tende a conservarsi ...
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GENERE DEI NOMI
L’italiano distingue due generi grammaticali: il maschile e il femminile.
Nel caso di esseri animati, il genere grammaticale corrisponde al sesso dell’uomo o dell’animale indicato
scultore [...] femminili
il mare
la nave
un ente
Vi sono poi alcuni casi particolari che riguardano il genere dei nomi.
• Alcune parole (come insegnante, giornalista, fisiatra, amante) hanno un’unica forma invariabile per il maschile e il femminile e il genere può ...
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-IGLIA- O -ILIA-?
Alcuni aggettivi presentano una doppia forma
familiare / famigliare, filiale / figliale, consiliare / consigliare
Le due varianti, assolutamente equivalenti dal punto di vista del significato, [...] famiglia, figlio e consiglio sono di origine popolare e quindi hanno subito alcune trasformazioni fonetiche rispetto alle parole latine da cui hanno origine (familiam, filium, consilium); invece i derivati come familiare, filiale e consiliare sono ...
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superlativo In linguistica (anche grado s.), una delle categorie grammaticali mediante le quali si esprime la gradualità di un aggettivo qualitativo, di un avverbio (o anche, ma raramente, di un sostantivo, [...] , campionissimo). La categoria del s. (che dispone di morfemi speciali: per es., -issimo, molto, arci-, il più, o di parole speciali, per es. massimo, ottimo) esprime il grado più alto, più intenso della qualità aggettivale, o considerato per sé (s ...
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ERITEMA: MASCHILE O FEMMINILE?
Eritema, termine del linguaggio medico che indica un arrossamento della pelle, è di genere maschile
eritema solare
eritema del neonato
un eritema (con ➔troncamento e [...] senza apostrofo)
Il dubbio nell’attribuzione del genere può derivare dalla presenza della -a finale, che di solito in italiano è propria dei nomi femminili, ma eritema è una di quelle parole in -a che conserva il genere maschile dell’etimo greco. ...
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parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...