Con il termine iato (lat. hiatus «apertura») si intende una sequenza di due vocali eterosillabiche, in cui cioè ciascuna delle due vocali mantiene il valore di nucleo sillabico (➔ sillaba): appare iato, [...] in viale, bauletto, zione («grande zio») viene di norma mantenuto lo iato; d’altra parte, in altri casi, specialmente in parole funzionali e in condizioni di elevata velocità di elocuzione, è possibile la riconversione di uno iato in dittongo: il mìo ...
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Linguistica
L’a. è il rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto ad altre della stessa parola (a. di parola), della stessa [...] è quello per es. del serbo-croato o del greco antico, consistente in un aumento dell’altezza della voce.
Riguardo alla posizione nella parola, l’a. si distingue in vari tipi: a. fisso, nelle lingue in cui la posizione dell’a. è stabilita a priori su ...
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PUNTO
Il punto è il più forte tra i segni di ➔punteggiatura. Indica una netta interruzione del discorso e si colloca a conclusione di una frase o un periodo. Dopo il punto si usa sempre l’iniziale maiuscola
Io [...] sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psico-analisi s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica (I. Svevo, La coscienza di Zeno)
Quando si vuole indicare uno stacco ...
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Parola o frase che s’interpone nel discorso, interrompendone il senso e talora anche il costrutto, per aggiungere un chiarimento o una precisazione, per fare un’osservazione, un rinvio (anche alle note [...] e in diplomatica, con questa stessa funzione sono invece adoperate le p. quadre, mentre in p. uncinate s’includono le parole ritenute interpolate).
La parentesizzazione è la rappresentazione della struttura di una frase per mezzo di una serie di p ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] scolastico già molto antico; ed è ben difficile che la pronunzia indigena riesca ad imporsi, tanto più se si tratta di parole apprese dai libri, in cui cioè la trasmissione “oculare” prevale su quella orale.
Il peso della scrittura è rilevabile anche ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] , o tutt’al più sintattico e pragmatico in certi contesti, bensì propriamente semantico e lessicale. Vale a dire che una parola può cambiar di significato, in quelle lingue, soltanto in base alla differenza del tono con cui viene pronunciata una sua ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] toscana. Nel parlato connesso, nel Centro-Sud è frequente l’➔ elisione della vocale atona finale davanti a vocale della parola seguente: cinq[a]nni «cinque anni», sempr[a]vanti «sempre avanti». Nello standard l’elisione avviene soprattutto quando le ...
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Le consonanti palatali si realizzano mediante il sollevamento del dorso della lingua verso la volta palatina, nella parte mediana della cavità orale (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di; ➔ [...] altra non per quanto avviene acusticamente al loro interno, ma per quanto avviene nelle vocali a contatto. Ad es., in parole quali amo uno sogno, saranno gli andamenti formantici delle vocali a determinare la percezione di una o dell’altra consonante ...
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BELLO
L’aggettivo qualificativo bello presenta forme diverse per il singolare e il plurale maschili, a seconda della parola che segue. La scelta tra le varie forme del singolare (bello, bell’ con ➔elisione [...] quando la precede immediatamente
Hai degli occhi molto belli
Belli, i tuoi occhi ma Hai dei begli occhi.
Dubbi
Davanti a parole di origine straniera che cominciano con h, ci si regola a seconda del suono che ha la lettera nella pronuncia italiana ...
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Col termine abbreviazione (o, più anticamente, abbreviatura) si indica l’accorciamento (o compendio) di una parola. Come si legge nel Vocabolario della Crusca (1612), l’abbreviazione è una «parola abbreviata [...] e la spesa dell’incisione. Si pensi all’iscrizione sulla facciata del Pantheon a Roma del 27 a.C., in cui quattro parole su sette, tutte separate da interpuncta, sono abbreviate (M∙ per Marcus, L∙ per Lucii, F∙ per filius, cos∙ per consul). Fin dall ...
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parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...