Letterato (Mansuè 1808 - Napoli 1873). Direttore della rivista triestina Favilla, dopo il 1848 diresse a Venezia il repubblicano Fattieparole; fu poi a Roma aiutante di Garibaldi e deputato alla Costituente; [...] a Napoli. Della sua abbondante produzione poetica si ricordano ormai soltanto le Ballate e soprattutto gli Stornelli patriottici, a imitazione dei rispetti popolari toscani. Notevoli anche i vivaci versi in dialetto veneziano, alcune prose storiche o ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] dinamica. Dal canto loro i Latini, probabilmente, leggevano i versi come la prosa e le parole non modificavano il loro accento o pronuncia normale per il fatto di essere inserite in un contesto poetico: il ritmo era determinato dalla successione di ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] espulsi o fatti oggetto di feroci persecuzioni. In alcuni paesi, tuttavia, la condizione degli E. si mantenne principalmente sul parallelismo, ossia l’accoppiamento e la corrispondenza dei concetti, delle parolee degli accenti nei due emistichi, ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] seconda metà del Novecento trova forse esito in queste parole. Dapprima presente e desiderata con Sartre, la storia si assenta dall'orizzonte del nouveau roman, diventa, poi, fatto di cronaca, attualità, o anche fantasma per i giovani romanzieri ...
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. Si suole intendere per "ermetismo" quella tendenza della letteratura italiana contemporanea, quella poetica e quel gusto che, ricollegandosi alle correnti irrazionali della cultura e dello spirito europei, [...] di poetica empirica, sperimentale, che fa largo posto ai problemi particolari, ai singoli fatti o elementi tecnici, espressivi, al valore formale delle parolee della pagina. A quei motivi psicologici, morali, culturali essa ha inteso sostituire un ...
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WORDSWORTH, William
Ernest DE SELINCOURT
Mario PRAZ
Poeta inglese, nato a Cockermouth (Cumberland) il 7 aprile 1770, morto a Rydal (Westmorland) il 23 aprile 1850. Suo padre, John W., attorney e principale [...] ; se cerchiamo un'antitesi, ci viene fatto di pensare al Baudelaire, la cui anima vive in un crepuscolo carico dei vapori e dei profumi languidi e vertiginosi che esalano dalla stanchezza delle cose. La parola che, per contro, può riassumere il ...
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Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] della propria. Nessun altro poeta come Pasolini ha messo in scena, costantemente provandola e riprovandola in parole come sarà nei fatti, la propria morte: "Stesura in 'cursus' di linguaggio 'gergale' corrente, dell'antefatto: Fiumicino, il vecchio ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] Primavera) Giovanni Vernacci: «i tempi [¼] sono stati e sono di sorte che mi hanno fatto sdimenticare di me medesimo» (18 ag. 1515).
Nel patti, perché solo la forza militare è in grado di farli rispettare (Parole sulla provvisione del danaio, del 1503 ...
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Manzoni, Alessandro
Emanuela Bufacchi
L’unità della lingua italiana attraverso il romanzo
Vissuto nella grande stagione del romanticismo ottocentesco, Alessandro Manzoni è uno dei nostri più importanti [...] della poesia non consiste nell’inventare fatti. […] Infatti non c’è nulla di più comune delle creazioni e ortografia), comportarono la sostituzione di espressioni linguistiche lombarde e di forme stilistiche della tradizione letteraria con parolee ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] L'A. piange l'abbandono di Roma, "cui Cristo confermò con le parolee coi fatti l'impero del mondo, e che Pietro e Paolo consacrarono col loro sangue a sede apostolica". E questa lacrimevole situazione si era determinata non per influsso di astri o ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
fatto2
fatto2 s. m. [lat. factum, propr. part. pass. sostantivato di facĕre «fare»]. – 1. a. Avvenimento, azione, fenomeno, ciò che si compie o si è compiuto: assistere, essere presente al f.; mi è capitato un f. strano, un f. curioso; il...