L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] all’ambiente in cui l’apprendente si trova a vivere; è quindi meno prevedibile, al di là di un nucleo di parole di uso comune come lavoro, lavorare, studio, mangiare, c’è. In termini molto generali, nell’acquisizione del lessico si riconoscono due ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] . Lo stesso si può dire (anche se qui ha contato pure la somiglianza col latino) per la grande prevalenza di monottonghi in parole chiave (core, foco, loco, fero, tepido), per cui è stato scritto «che in poesia» si muore e ci si muove «di preferenza ...
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L’etimologia (gr. etymología, lat. etymologĭa) è lo studio dell’origine delle parole. La sua tradizione risale a più di 2500 anni fa: riflessioni etimologiche si conoscono già dai tempi degli antichi Indiani [...] parte del lessico romanzo.
Con i metodi menzionati si riesce a individuare vari strati storici del lessico, per es. parole di sostrato osco-umbro quale bufalo o tufo, che secondo le leggi fonetiche dei neogrammatici corrispondono al lat. būbalus e ...
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Tra le caratteristiche principali della lingua dei media si rileva quella del riuso, ovvero della citazione (spesso non esplicita, la cosiddetta criptocitazione: Bazzanella 2004) di frasi, locuzioni, nomi [...] , di Puccini); vedova allegra (F. Lehár); “Vissi d’arte, vissi d’amore” (Tosca, di Puccini).
Meno saccheggiato il teatro di parola, dal quale provengono, tra le altre, le seguenti espressioni: bisbetica domata (W. Shakespeare); così è se vi pare (L ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] [la ˈsjeŋʦa]). La /r/ semplice, soprattutto tra vocali, è molto spesso monovibrante (➔ vibranti). Le ➔ nasali in finale di parola e finale di sillaba sono sempre velari: [ˈɡaŋba] «gamba», [ˈpeŋsa] «pensa». La /s/ intervocalica si realizza come sonora ...
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L’italiano ha vissuto fin oltre la metà del Novecento in una condizione singolare, di lingua scritta e letta piuttosto che parlata, mentre le lingue vive e vere delle collettività erano i dialetti (➔ sociolinguistica; [...] nazionale, ma circolano nelle varietà, soprattutto parlate, di raggio municipale o regionale; possono essere costituiti da significati locali di parole che esistono anche in italiano (ad es., in Val d’Aosta, cotoletta «bistecca con osso», a Modena e ...
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FRANCIOSINI, Lorenzo
Stefania Del Bravo
, Lorenzo. Sono scarsissimi i dati biografici di questo ispanista e grammatico attivo nella prima metà del XVII secolo; e ciò stupisce, se messo a confronto con [...] (si veda, ad esempio, il paragrafetto intitolato "D'alcune comparazioni usate da' castigliani" e la spiegazione della parola "hideputa").
La Grammatica del F. avrà lunga storia. Oltre a numerose riedizioni con aggiunte ed emendamenti, fu stampata ...
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Betacismo (dal greco bētakusmós, all’incirca «il parlare usando il suono corrispondente alla lettera beta») è il processo fonetico in cui un suono fricativo labio-dentale sonoro /v/ o vocale alta posteriore [...] suono [b] soprattutto in posizione intervocalica (in alcuni casi anche in posizione iniziale ma solo quando la parola precedente latina finiva per vocale e non si trovava in posizione di rafforzamento fono-sintattico (➔ raddoppiamento sintattico), è ...
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Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Le parole dell’anno
Parole ed espressioni hanno la capacità di fotografare la vita sociale di coloro che parlano la stessa lingua, evocando vicende e stili di vita [...] i nuovi cittadini del wiki-mondo. Se è vero che un occasionalismo non può essere propriamente considerato un neologismo, nel senso di parola nuova che si candida a entrare nel patrimonio lessicale di una lingua grazie alla fortuna di cui godrà la sua ...
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Sono omografi tutti i foni, i fonemi o le parole diversi rappresentati nella scrittura da uno stesso segno grafico. L’omografia (dal gr. omós «uguale» e gráphō «scrivo») è una sorta di omonimia tra due [...] significante identico sul piano grafico ma diverso sul piano fonico (cfr. De Mauro 2005: 69-71) (➔ grafemi).
Sono esempi di parole omografe il numerale venti ([ˈventi] «numero pari a due decine») e il nome venti ([ˈvɛnti] «correnti d’aria»); il nome ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...