L’adattamento è un fenomeno per cui le parole di origine straniera che entrano a far parte del lessico di un’altra lingua possono subire cambiamenti della loro forma fonologica o di proprietà morfologiche, [...] stessa area semantica, come probabilmente nel caso di bistecca, affine a cotoletta, braciola, fettina. In alcuni casi è la forma della parola che può indurre la scelta del genere: la /a/ finale in coca-cola (che è invece maschile in francese e in ...
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L’assimilazione è il fenomeno per il quale un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) assume in tutto o in parte i tratti di un altro suono vicino (o di altri suoni vicini). Si tratta, quindi, della [...] ] > [mː] che si osserva sistematicamente in alcuni dialetti meridionali:
sicil. [ˈmːirja] mmìria ~ it. [iɱˈvi:dja] invidia, anche al confine di parola, [uˈmːiːu] um míu ~ it. non vedo
napol. [ˈmːidja] ’mmidia ~ it. [iɱˈviːdja] invidia, [noˈmːoʎːo ...
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SILLABE, DIVISIONE IN
La divisione in sillabe (detta anche sillabazione) segue diverse regole:
– una vocale iniziale seguita da consonante semplice forma una sillaba
U-di-ne, a-mi-do
– le vocali che [...] ti-co
– i gruppi formati da due altre consonanti qualsiasi si dividono, secondo la norma che un gruppo non usato all’inizio di una parola del linguaggio corrente va diviso
stan-co, er-ba, al-to
– nei gruppi di tre o più consonanti, di solito la prima ...
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In grammatica, articolo d. (o anche determinato), quello che determina l’oggetto, lo indica cioè con più esattezza e lo individua (➔ articolo); aggettivi d. (o indicativi), gli aggettivi pronominali, [...] si dice d. l’ideogramma che precede un nome per indicare la classe tipologica in cui rientra l’oggetto nominato; è destinato a facilitare la lettura della parola seguente, ma non è letto. I d., per es., erano numerosi nel sistema cuneiforme. ...
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PREPOSIZIONI
Le preposizioni (dal latino praeponere ‘mettere davanti’) sono parti invariabili del discorso che, premesse a un nome, a un pronome, a un avverbio o a un verbo all’infinito, ne precisano [...] dopo l’iniziale ricovero all’ospedale maggiore di Crema («La Stampa»)
L’insieme formato dalla preposizione e dalla parola che la segue si chiama complemento preposizionale.
Le preposizioni possono essere di vari tipi:
– le preposizioni proprie, che ...
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SIMBOLI MATEMATICI
I simboli matematici più comunemente usati nell’italiano scritto sono, oltre alle cifre numeriche, quelli delle principali operazioni aritmetiche: – (meno), + (più), x (per), ÷ (diviso), [...] 1) + x = 4bx – 3(a – 2x) (A. Caputi, R. Manni, S. Spirito, Algebra e geometria)
In tutti gli altri casi si usa la parola corrispondente.
Solo per le percentuali sono possibili tre alternative
il 70% / il 70 percento / il 70 per cento.
Usi
I simboli ...
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ALTO- E BASSO-, PLURALE DEI COMPOSTI CON
Le parole composte con alto- e basso- possono subire alcune oscillazioni rispetto alle norme che regolano la formazione del plurale delle parole ➔composte.
Questo [...] / altipiani
bassorilievo ▶ bassorilievi / bassirilievi
Entrambe le forme sono accettabili e la minore o maggiore frequenza cambia da parola a parola (i plurali più frequenti nelle scritture in rete risultano altiforni e altipiani, ma bassorilievi). ...
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SOPRA-, SOVRA-
È un ➔prefisso derivato dal latino supra e indica superiorità, eccesso, ma anche – in senso proprio – una ‘posizione superiore, in alto’.
Si trova in parole composte derivate dal latino [...] non esiste una norma assoluta, tranne quella basata sull’uso, verificabile attraverso la consultazione del vocabolario. Ci sono parole in cui oggi è obbligatorio l’uso di sopra-
soprammobile, soprannome, soprattutto
e altre in cui oggi è obbligatorio ...
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Le bilabiali sono articolazioni di tipo consonantico realizzate grazie al ruolo attivo di entrambe le labbra. Il termine bilabiale indica un luogo di articolazione condiviso da foni prodotti secondo diversi [...] 580-586.
Chiari, Isabella & Castagna, Silvia (2005), La fonotassi statistica dell’italiano e del tedesco. I nessi consonantici, in Parole e numeri. Analisi quantitative dei fatti di lingua, a cura di T. De Mauro & I. Chiari, Roma, Aracne, pp ...
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MIGLIAIO O MIGLIAIA?
Entrambe le forme sono corrette, ma la prima è singolare, la seconda plurale.
Migliaio, infatti, è una di quelle parole maschili (come uovo, paio, riso) che al plurale diventa femminile, [...]
È dunque scorretto l’uso di migliaia come singolare: *una migliaia di persone.
Il cambio di genere è dovuto all’etimo: migliaio deriva da una parola latina di genere ➔neutro che terminava in -um (miliarium) e aveva il plurale in -a (miliaria). ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...