ANTE-
Prefisso che, in parole derivate dal latino (come anteporre) o formate modernamente (come antefatto, anteguerra ecc.), indica precedenza nel tempo e più raramente nello spazio. Talvolta viene usato [...] come parola a sé in locuzioni del tipo ante 1914 (= prima del 1914), ante rivoluzione (prima della rivoluzione).
VEDI ANCHE anti-; derivate, parole ; prefissazione ...
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AGGETTIVALI, LOCUZIONI
Le locuzioni aggettivali sono ➔locuzioni composte da due o più parole che hanno nel loro insieme la funzione di aggettivo
era stanco morto (= stanchissimo)
sono amici per la [...] pelle (= inseparabili)
è un uomo di parola (= che mantiene la parola data, affidabile). ...
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TEMPLI O TEMPI?
La forma corretta del plurale di tempio è templi, che si rifà all’etimologia latina templum.
La forma tempi, meno comune, è sconsigliabile perché ingenera ambiguità con la parola tempi, [...] plurale di tempo.
VEDI ANCHE latinism ...
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In italiano diverse parole grafiche contengono lettere ripetute tradizionalmente chiamate doppie (➔ doppie, lettere). La ripetizione riguarda principalmente le consonanti. In particolare, va osservato [...] tranne la h e i digrammi e trigrammi ‹gn, gl(i), sc(i)›;
(d) la ‹q› è doppia solo in due parole: soqquadro e il tecnicismo musicale beqquadro (variante di bequadro).
Le doppie suscitano problemi di ortografia a causa di:
(a) pressioni dialettali: al ...
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Per desinenze, nella grammatica tradizionale, s’intendono le terminazioni delle parti del discorso variabili (➔ parti del discorso), che in genere recano informazione morfologica di natura flessiva (➔ [...] : -a-, -va- e -no. Sono da considerare tutte desinenze? Oppure a rigore solo -no è la desinenza, in quanto ‘termina’ la parola?
Pur con queste cautele, l’uso del termine desinenza può però tornare utile quando si vuol far riferimento al complesso di ...
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Lo stile telegrafico nasce sul finire dell’Ottocento come risposta espressiva all’esigenza di scrivere messaggi brevi come telegrammi e telex, in cui ogni parola aveva un costo.
Tipica di questo stile [...] è dunque l’omissione delle cosiddette parole vuote, cioè articoli e preposizioni, secondo un uso già ottocentesco (Sboarina 1996: 93), proprio dello scambio epistolare (Antonelli 2003: 190-194) e talvolta riflesso anche nell’italiano popolare dei ...
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Una delle funzioni dell’➔accento grafico è quella di indicare quale tra le sillabe di una parola sia accentata, cioè abbia prominenza rispetto alle altre. L’accento può essere distintivo coi monosillabi: [...] l’inclinazione del segno, il ➔ timbro: aperto in però (accento grave), chiuso in perché (accento acuto). L’italiano ha poche parole che terminino in o accentata (cocoricò, falò, filò, oblò, popò, e poche altre).
In volumi a stampa anche recenti ci ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] di assimilazione sono all’origine di consonanti geminate, ad es. nel caso di nessi composti da vibrante e consonante all’interno di parola (dorsum > do[sːs]o), o da occlusiva bilabiale o velare e consonante alveolare (capsam > ca[sːs]a, noctem ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] (il ’48).
L’apostrofo era un segno noto già nell’antichità. Certo, se si considera che l’abitudine di scrivere separando le parole si è diffusa intorno al IX secolo, diventando consueta solo dall’XI secolo in poi, non è difficile immaginare il ruolo ...
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I monosillabi, cioè le parole costituite da una sola sillaba, sono forme particolari dell’italiano; sono infatti poco numerosi e presentano diverse peculiarità dal punto di vista fonologico.
Se si escludono [...] contesto in cui viene a trovarsi nel sintagma. Ad es., la consonante finale in per o un è un attacco sillabico se la parola seguente inizia con una vocale come in (1 a.), mentre è una coda prima di iniziale consonantica come in (1 b.) (nei seguenti ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...