Con alterazione si designa il fenomeno, riconducibile alla ➔ formazione delle parole, per cui un affisso modifica una parola senza mutarne né la categoria grammaticale né le proprietà denotative essenziali. [...] dell’alterazione è tipicamente valutativo: come si vede negli esempi citati, il significato che i due suffissi aggiungono alla parola base si può intendere come una valutazione che il parlante fornisce della taglia dell’oggetto o dell’intensità dell ...
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Il troncamento è, nell’accezione più ampia, un fenomeno fonologico che consiste nella cancellazione di segmenti o sillabe finali di parola, che può verificarsi in condizioni fonologiche varie; sono, infatti, [...] in tutti i casi in cui tale contesto viene a crearsi, ma è invece favorito, o obbligatorio, in certe parole o classi di parole e improbabile, o impossibile, in altre.
La categoria lessicale in cui il troncamento si presenta più diffusamente è quella ...
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I suffissi sono ➔ affissi (tecnicamente, morfi legati), cioè elementi non liberi con funzione flessiva oppure derivazionale che nel formare una parola si aggiungono alla parte finale di una radice o di [...] significati: c’è quindi una forte tendenza a che l’informazione flessiva si concentri su di un unico suffisso in ciascuna parola.
Ciò vale sempre per i nomi e per gli aggettivi: per es., negli aggettivi un suffisso esprime sia ➔ genere sia ➔ numero ...
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ABROGO O ABROGO?
La pronuncia corretta è àbrogo: come in dèrogo e intèrrogo si è mantenuta l’accentazione ➔sdrucciola che la parola aveva in latino. La pronuncia abrògo (come derògo e interrògo) è dunque [...] sconsigliabile.
L’accento si sposta sulla penultima sillaba (la pronuncia è quindi ➔piana) solo nella 1a e 2a persona plurali, perché per queste persone cade sempre sulla desinenza e non sulla radice.
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia [...] , in passato si dava il nome di g. al corso di studi corrispondente alle prime tre classi ginnasiali; la parola ebbe peraltro anticamente significato più ampio, comprendendo anche l’insegnamento di precetti retorici e di nozioni letterarie. In antico ...
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ritrazione dell’accento Fenomeno fonologico sincronico o diacronico che consiste nello spostamento dell’accento di una o più sedi vocaliche verso l’inizio della parola.
In greco, la r. d’accento si manifesta [...] preceduta nel tempo dall’insorgere di un contraccento secondario su due o più sillabe indietro verso l’inizio della parola; l’eventuale successiva trasformazione del secondario in primario può quindi portare alla perdita dell’accento già primario. ...
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ACCHITO O ACCHITTO?
La forma corretta è acchito. Seppur frequente nel parlato, e anche nello scritto informale, la variante acchitto è decisamente sconsigliabile.
La parola deriva dal francese acquit, [...] è registrata nei vocabolari solo a partire dalla fine dell’Ottocento.
Acchitto è in realtà un regionalismo meridionale, diffusosi probabilmente per influenza di un’altra parola molto comune nei dialetti meridionali: acchitto ‘mucchio, cumulo’. ...
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LINGUISTICA
Elemento, di derivazione o determinazione morfologica, costituito da uno o più fonemi o sillabe, che è inserito nell’interno di una parola, per lo più nell’interno della radice stessa: per [...] es. -n- nel lat. relinquo (perfetto reliqui). Si contrappone a prefisso e suffisso.
Tecnica
Opera di finitura di un edificio destinata alla chiusura dei vani di porte e finestre. La denominazione di i. ...
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ABBREVIAZIONI
L’abbreviazione è una riduzione grafica di parole adottata nella scrittura per risparmiare tempo e spazio. I modi in cui si realizza sono tre:
– per contrazione (quando in una parola sono [...] si sposta alla fine (per segnalare comunque che si tratta di un’abbreviazione) oppure si omette (visto che in fine di parola non cade nulla)
dottor ▶ dr. oppure dr
confer ▶ cfr. oppure cfr
– per compendio (utilizzando una o più lettere iniziali ...
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PREFISSI
I prefissi sono elementi che vengono messi prima delle ➔radici delle parole per formare parole ➔derivate.
Quando il prefisso è una parola a sé ed è quindi dotato di un significato autonomo facilmente [...] identificabile, si parla più propriamente di ➔prefissoide.
I prefissi possono essere:
– nominali, se il derivato è un nome
sconforto
preallarme
– aggettivali, se il derivato è un aggettivo
intrattabile
sgarbata
– ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...