SCULPTOR
I. Calabi Limentani
Lo scultore fu chiamato anche scuiptor in Roma in epoca tarda, quando tale parola gradatamente sostituì scalptor (v.), ma più comunemente lo scultore era chiamato marmorarius [...] (v.) o lapidarius (v.) se nel marmo; statuarius (v.) o aerarius (v.) se nel bronzo, plastes (v.) se nella terracotta. Il verbo sculpere (sculpsit) è abbastanza comune nelle firme di sculture e anche di ...
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Pittore e scultore tedesco (Brühl, Colonia, 1891 - Parigi 1976). Importante esponente del movimento surrealista: dalla commistione di immagine e parola poetica negli esperimenti di 'scrittura automatica' [...] nacquero i suoi collages e i romanzi-collage (La femme 100 têtes, 1929; Une semaine de bonté, 1934), tra le opere più rappresentative delle teorie dell'arte surrealista. Produsse anche sculture (Capricorne, ...
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HORUS
S. Donadoni
Una delle principali e più antiche divinità egiziane. Il suo nome è forse connesso con una parola semitica per "falco", e di falco ha originariamente l'aspetto. Probabilmente, sotto [...] l'unico nome di H. si sono raggruppate numerose divinità ieracomorfe adorate per tutto l'Egitto, e in genere esse hannò assunto valore celeste o solare certo per un fenomeno di livellamento sincretistico. ...
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MONETA
L. Travaini
Nel Medioevo, il termine m. designava tanto la zecca (è anzi questo il significato originario della parola, dovuto al fatto che la prima zecca romana si trovava presso il tempio di [...] Giunone Moneta), quanto il prodotto della stessa; oggi per m. si intende un oggetto di metallo, a forma di disco, coniato per favorire gli scambi commerciali e recante immagini e/o iscrizioni su entrambi ...
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Weiner, Lawrence. – Artista statunitense (New York 1942 - ivi 2021). Tra i protagonisti dell'arte concettuale, ha fatto del valore grafico della parola il suo principale mezzo di espressione, fin dalla [...] pubblicazione di Statements (1968), piccolo volume con testi d'intenti e di progetti. Dagli anni Settanta si è dedicato a grandi installazioni a parete, realizzate costruendo proposizioni epigrammatiche ...
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Orientamento artistico che si diffuse nei primi decenni del Novecento, avendo come centro d’irradiazione la Germania, come reazione al naturalismo e all’impressionismo. Si concretizzò in diverse correnti, [...] , lo spazio è visione. La visione, dunque, s’installa al posto dell’analisi, della descrizione, della psicologia. La parola deve non più rendere un oggetto, ma identificarsi col sentimento: estasi, grido. Di qui un dinamismo estremo con conseguente ...
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Vedi FORO dell'anno: 1960 - 1994
FORO (forum)
G. Carettoni
(Foro Romano e Fori Imperiali: v. roma). I Romani designavano con la parola forum la piazza principale dei nuclei urbani, corrispondente all'agorà [...] e dal posto dove si svolgevano i giudizi entrò appunto nella consuetudine giudiziaria l'abitudine di designare il tribunale con la parola forum.
Il F. era situato di solito all'incrocio delle due principali arterie cittadine (cardo e decumanus); pur ...
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Letteratura e arti visive
Giorgio Patrizi
Se il Novecento può dirsi il secolo delle avanguardie - nel senso che da esse derivano le sue espressioni meglio caratterizzanti il percorso della modernità [...] fine del 20° secolo - a riproporre la necessità di ripensare i rapporti tra le arti, tra la scrittura e la pittura, tra la parola e l'immagine. La ricerca di nuovi spazi creativi in questo senso è cominciata già da tempo; ne è un esempio l'attività ...
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Vedi AETERNITAS dell'anno: 1958 - 1994
AETERNITAS
G. Bermond Montanari
Concetto astratto, personificato nel culto e nell'arte romani. Una iscrizione con la parola Ae. appare per la prima volta sulle [...] monete di Augusto coniate in Spagna, sulla raffigurazione di un tempio a 4 o a 8 colonne, con allusione all'eternità dell'imperium. Sulle monete di Vespasiano la dea Ae. appare velata, in piedi, a lato ...
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DEMETRA (Δθμήτηρ, Demēter)
P. E. Arias
Dea madre dei Greci che nel nome stesso - sia che derivi da δή = γῆ (terra) o dalla parola cretese δηαί = ion. Ζειαί, orzo - rivela la sua natura agraria (v. anche [...] cerere).
Sulle tavolette di Pylos da ma te è stata interpretata come "terra da grano" o "famiglia". Raramente menzionata da Omero (Il., v, 499; Hesiod., Op., 597, 805) D. è strettamente legata alla figlia ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...