Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] per i segni che vi erano incisi. In altre parole, ogni contrassegno s'identificava con una distinta unità di . Un'altra forma di scrittura fonetica consiste nell'annotare una parola servendosi del segno di un termine omofono; siamo qui in presenza ...
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Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggio verbale viene tipicamente [...] partecipanti un sistema di attese specifiche, in parte basate su schemi preferenziali.
Anche l'alternanza di presa di parola fra i partecipanti obbedisce a principî ben definiti, che rendono fluido e ordinato il concatenarsi dei diversi interventi ...
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GAZA, Teodoro
Concetta Bianca
Figlio di Antonio, nacque a Salonicco probabilmente intorno al 1408-10. Suoi fratelli furono Andronico, Giorgio e Demetrio.
Se il luogo di nascita del G. è confermato dal [...] , a cura di P.O. Kristeller, I, Washington 1960, pp. 127-130; J. Irmscher, Theodoros Gazes als griechischer Patriot, in La Parola del passato, LXXVIII (1961), pp. 161-173; R. Weiss, Augurelli, Giovanni Aurelio, in Diz. biogr. degli Italiani, IV, Roma ...
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L’analisi logica potrebbe essere definita come quel tipo di analisi tradizionalmente incentrata sull’identificazione delle funzioni nella frase semplice: fondamentalmente del ➔ soggetto e del predicato [...] , 2008: 29, 219): «L’ultimo della classe è sempre stato un distribuzionalista accanito: per lui il Soggetto è la prima parola della frase. Ma questa sua posizione gli ha sempre provocato gravi dispiaceri». E infatti sono davvero troppi i casi in cui ...
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Gli accrescitivi sono una categoria di alterati (➔ alterazione) il cui elemento derivazionale «intensifica un tratto […] segnalando al tempo stesso un atteggiamento o positivo o negativo (più frequente) [...] altro comune a tutte le «basi terminanti in -one/a, sia esso il suffisso accrescitivo o sequenza asemantica della parola» (Merlini Barbaresi 2004a: 271). Abbiamo infatti l’inserzione dell’affricata /ʧ/ prima dei suffissi alterativi -ino, -ello, o i ...
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Il valore iterativo (o frequentativo) esprime, in genere rispetto a un verbo (ma anche a nomi o aggettivi deverbali; ➔ deverbali, nomi), un’azione o un processo che si attua in modo ripetuto. Il valore [...] classe dei prefissi modali, ha le seguenti proprietà: non è portatore di accento proprio; tende a non integrarsi prosodicamente con la parola base; tende a non unirsi a basi flesse; può unirsi a basi derivate; non può essere fattorizzato; ha un’alta ...
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La locuzione nomi di strumento designa una sottoclasse di ➔ nomi che hanno le seguenti caratteristiche:
(a) sono parole complesse, derivate da nomi o verbi (➔ denominali, nomi; ➔ deverbali, nomi), che [...] o una impacchettatrice, tutti noi potremmo facilmente risalire alla funzione svolta da questi strumenti, e dunque al significato di queste parole.
Come per i nomi di agente, anche per i nomi di strumento il ➔ participio presente del paradigma verbale ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] dei primi elenchi di «forestierismi» apparsi sul «Bollettino dell’Accademia d’Italia», dichiarò di preferire, a questa parola, le espressioni barbarismi o esotismi, e fu quest’ultimo termine ad essere adottato negli elenchi successivi (Raffaelli 1983 ...
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Le consonanti palatali si realizzano mediante il sollevamento del dorso della lingua verso la volta palatina, nella parte mediana della cavità orale (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di; ➔ [...] altra non per quanto avviene acusticamente al loro interno, ma per quanto avviene nelle vocali a contatto. Ad es., in parole quali amo uno sogno, saranno gli andamenti formantici delle vocali a determinare la percezione di una o dell’altra consonante ...
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Le locuzioni avverbiali sono unità formate da due o più parole che, prese nel loro insieme, svolgono una funzione paragonabile a quella degli ➔ avverbi.
In italiano, esse sono costituite per lo più da [...] , cioè in maniera diversa. Ciò è dovuto al fatto che, mentre gli avverbi sono costituiti da una sola parola, e dunque sono costituenti cosiddetti leggeri, le locuzioni avverbiali sono pesanti in quanto formate da più materiale linguistico (nel ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...