Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] u) X.
In età augustea fu di nuovo adottata la Z e in più la Y, per trascrivere la v delle parole greche, ormai numerose nella lingua l., specialmente nell’onomastica e terminologia scientifica.
In senso più largo s’intende per alfabeto l. qualsiasi ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] . Non è per es. s., in questo senso, un triangolo con dentro un occhio, che allude al concetto, esprimibile in parole chiare, del Dio onniveggente e trino, non essendo certo l’espressione spontanea dell’esperienza che di questo Dio ha il soggetto ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] individuo-collettività e ha illuminato, per conseguenza, il concetto di popolare. La distinzione, stabilita da Saussure, fra parola, intesa come espressione individuale, e lingua, come fatto sociale, è stata applicata alla letteratura p. da P ...
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Diritto
C. e qualifiche professionali Sistema di classificazione volto a identificare e raggruppare i vari profili professionali, in modo da delineare il regime giuridico ed economico cui è sottoposto [...] alla domanda socratico-platonica «che cosa è?», vengono a coincidere con la molteplicità dei significati della parola ‘essere’: dottrina di capitale importanza, con cui Aristotele perviene alla conclusiva dissoluzione della problematica dell’univoco ...
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Tecnica di rappresentazione di un messaggio in una forma tale che l’informazione in esso contenuta possa essere recepita solo dal destinatario; ciò si può ottenere con due diversi metodi: celando l’esistenza [...] la sicurezza del sistema crittografico. Un codice è un sistema crittografico in cui gli elementi del testo in chiaro sono parole o frasi che vengono sostituite da gruppi di lettere o di cifre, generalmente di lunghezza fissa, mentre un cifrario è ...
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Processo fisiologico per cui si produce un suono o un rumore per mezzo degli organi vocali.
Fisiologia e medicina
Concorrono nella f.: a) un meccanismo vibrante, rappresentato dalle corde vocali vere; [...] (labbra, lingua, palato, arcate dentarie), le dislalie funzionali, il sordomutismo, l’audimutismo, il ritardo della parola, la balbuzie. Compito principale della foniatria è la rieducazione vocale dei pazienti sottoposti a interventi demolitori sulla ...
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Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Il segno degli alfabeti semitici, da cui l’o deriva attraverso il greco e il latino, indica un’esplosiva laringale sonora o una spirante velare [...] giovenca, lat. iŭvenca); salvo che in posizione protonica non solo l’u latino, anche se breve, rimane u nelle voci dotte, ma nelle stesse parole popolari non è raro il caso che l’u breve e l’o del latino siano continuati in italiano da u anziché da o ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] scrittore alla lingua della prosa. Com'è ben noto, ancora in Carducci e in D'Annunzio si colgono le forme e le parole che erano da secoli sentite come proprie della poesia (lunge, speme, beltà, alma, imago, gire, volea, saria, e così via). La sottile ...
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LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] sec. XVIII. La documentazione scritta di questa lingua, i cui inizi risalgono forse al sec. XIV, consiste in liste di parole e in traduzioni di brani catechetici pubblicate nel sec. XVI. A queste fonti si possono aggiungere dati onomastici e qualche ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] questo è uno dei temi centrali. In altri casi emerse l’attenzione al parlato (così nell’Ercolano di Varchi), o la classificazione delle parole in base alle loro qualità sonore (così in Bembo, ma un’idea del genere, come si è visto, era già in Dante ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...