Le frasi relative (dette anche semplicemente relative) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che hanno la peculiarità di modificare un elemento nominale (detto antecedente o, meno spesso, testa [...] le risponde con un sorriso
(6) Giovanni è il compagno che preferisco
(7) Giovanni sorrise alla ragazza a cui tu avevi rivolto la parola
(8) Giovanni, di cui parliamo sempre con emozione, tornerà domani
(9) andrò al mare a Capri con gli amici con cui ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] la forma masch. e); per il numero, l’opposizione tra sing. e pl. è condizionata dalla caduta delle vocali, eccettuata la a, in fine di parola, per cui si ha al sant «il santo» e i sant «i santi», [la ˈskraːna] «la sedia» e [al skraŋ] «le sedie»; per ...
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Il periodo ipotetico (detto meno spesso costrutto condizionale) è una costruzione formata da due frasi, la principale (detta apodosi, cioè «conseguenza») e una subordinata ipotetica (detta protasi, cioè [...] »
Come risulta dall’esempio, il nesso tra protasi e apodosi non si giustifica per i contenuti, ma rivendica un diritto di parola: «se tu hai il diritto di affermare p, allora non puoi negarmi il diritto di affermare q».
Anche i costrutti binegativi ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] , Raffaele (2002), Esiste il genio delle lingue? Riflessioni di un linguista con l’aiuto di Cesarotti e Leopardi, in La parola al testo. Scritti per Bice Mortara Garavelli, a cura di G.L. Beccaria & C. Marello, Alessandria, Edizioni dell’Orso ...
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Il presente è un tempo della ➔ coniugazione verbale il cui significato non si limita, come suggerisce il termine, a esprimere contemporaneità rispetto al momento dell’enunciazione, ma può anche denotare [...] e con questi pensieri me n’andai a li frati, e tutti mie’ peccati contai di motto in motto [= esposi parola per parola]. Ahi lasso, che corrotto [= pianto] feci quand’ebbi inteso com’io era compreso [= prigioniero] di smisurati mali oltre [= più che ...
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Graziadio Isaia Ascoli, nato a Gorizia nel 1829 da ricca famiglia ebraica e formatosi nell’ambiente plurilingue della città, si dedicò da autodidatta allo studio delle lingue e della linguistica, pubblicando [...] l’unità della nazione»), i vari tipi di ripetizione (tipico, per es., il ricorrere nel Proemio del lessico di parole-chiave come saldo, fermo e derivati) e di riprese lessicali come ‘rinforzo concettuale’, l’uso abbondante di ma testuale iniziale ...
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La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] sia l’oggetto, il primo è al dativo (ai bambini), il secondo è codificato con un sintagma nominale senza preposizione.
In altre parole, l’oggetto e l’Esecutore, se appaiono da soli, hanno la stessa forma. L’Esecutore si comporta del resto a tutti gli ...
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Nel mondo contemporaneo è arduo individuare un settore definibile come tecnica, anche perché il termine è entrato in concorrenza con la più moderna tecnologia, che ha soppiantato tecnica confinandola «quasi [...] percezione di sigla, come nel caso di LASER, light amplification by stimulat-ed emission of radiation), al loro uso cioè come parole senza curarsi del significato degli elementi costitutivi. È noto di cosa si occupi l’ANAS, sono noti ABS e ADSL, TAC ...
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I pronomi di ripresa sono ➔ pronomi che, segnalando la rete di relazioni tra elementi nominali e pronominali, provvedono alla coesione di un testo (➔ coesione, procedure di), ossia alla sua organizzazione [...] può essere richiamato da un elemento privo di significato, come un pro-nome o un pro-verbo, che lo sostituisce (➔ parole generali). Si tratta di una relazione orientata, perché si stabilisce tra la pro-forma e l’elemento sostituito (detto punto di ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] u) X.
In età augustea fu di nuovo adottata la Z e in più la Y, per trascrivere la v delle parole greche, ormai numerose nella lingua l., specialmente nell’onomastica e terminologia scientifica.
In senso più largo s’intende per alfabeto l. qualsiasi ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...