Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] realismo: il che avrebbe significato, fors'anche con l'intento di denigrarli, fare troppo onore a quei poeti. Varrà riportare le parole stesse del critico (la cui grandezza si rivela anche, ci pare, nella durata di quel ch'egli disse a proposito dei ...
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Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] : 11.616 sono i segni dal punto di vista del maschio; altrettanti dall'opposto. In dogon si dice: ‟Soltanto il simbolo (la parola del mondo) è la testa (la cosa importante)". Per l'iniziato dogon fra Sino e il sacrificio, il matrimonio e la prugna, l ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] a disinteressata creazione: quell'atmosfera di taverna e di trivio che nel Pulci è animata e lieve nella mimica dei gesti e delle parole, qui è acre e spesso irrespirabile. Anche nel Mor gante (xxv, 217) il Piovano entra con un suo motto non di beone ...
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Niccolò Tommaseo: Opere – Introduzione
Aldo Borlenghi
Uomo inamabile, polemico, pieno di contraddizioni, incapace di raccogliere in unità la propria vita spirituale, ma in apparenza, e a torto, più [...] e dopo il ritorno dal primo esilio. Di un’altra esperienza di questi anni fiorentini, tra il ’27 e il ’33, si deve far parola, perché passata, ed è in questo il suo vero dono e la misura della sua efficacia nell’intima vita del Tommaseo, a influire ...
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BECCADELLI, Antonio, detto il Panormita
Gianvito Resta
Nacque a Palermo, da famiglia originaria di Bologna, nel 1394. Il periodo isolano della sua giovinezza lo vide avviato dal padre alla mercatura, [...] consensi, ma anche perplessità o, addirittura, recise ed aspre condanne. Sulle piazze e nelle chiese violentemente biasimato dalle roventi parole di un s. Bernardino da Siena, di un Roberto da Sarteano, di un Roberto da Lecce, l'Hermaphroditus andò ...
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FRESCOBALDI, Lambertuccio
Fabio De Propris
Nacque intorno al 1250 a Firenze da una figlia di Lamberto Belfradelli - il cui nome non è noto - e da Ugolino (Ghino), esponente dell'arte di Calimala. Fu [...] ), prese parte al Consiglio generale per il sesto d'Oltrarno (1284) e al Consiglio dei cento (1285), e prese la parola in varie consulte. La sua figura divenne abbastanza nota, tanto da essere presa a bersaglio dal ghibellino Rustico di Filippo nel ...
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GIGLI, Girolamo
Lucinda Spera
Nacque a Siena il 14 ott. 1660 da Giuseppe Nenci e Pietra Fazoni. Nel 1674, alla morte del padre, fu adottato dal prozio materno, privo di eredi, che gli impose il proprio [...] il legame teatro-realtà; accentuò inoltre le situazioni ridicole mediante il gusto per il gioco linguistico, l'uso della parola colorita o del detto scherzoso, fornendo, in definitiva, un rilevante contributo al rinnovamento del teatro italiano, cui ...
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ARRIGO TESTA
CCorrado Calenda
L'unica canzone che ci sia pervenuta con attribuzione, peraltro problematica, ad A. è Vostra orgolgliosa ciera. Essa compare in tutti e tre i grandi canzonieri delle origini [...] originari, per esempio Pier della Vigna (*devineis), se non addirittura Mazzeo di Ricco, del cui cognome quella misteriosa parola sarebbe l'imperfetta traduzione latina. Più semplice, almeno in apparenza, l'eziologia dell'errore di L che determinò l ...
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Commediografo greco (445 a. C. circa - 385 a. C. circa), il massimo rappresentante della commedia attica "antica", il solo di cui siano sopravvissute commedie intere. La satira di A. ebbe spesso contenuto [...] e il Pluto, rivelano un'ispirazione stanca, denunciando soprattutto la scomparsa della parresia attica, quella libertà di critica e di parola di cui la commedia s'era nutrita, e di conseguenza il volgersi di essa verso temi sempre più generici: nelle ...
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VERLAINE, Paul
Sergio Solmi
Poeta francese, nato a Metz il 30 marzo 1844, morto a Parigi il 7 gennaio 1896. Nel 1851 entrò in collegio a Parigi, compiendo gli studî al liceo Bonaparte. La vocazione [...] flettono sulle più sottili vibrazioni del sentimento, s'accordano a tutte le impercettibili variazioni della voce interiore. Ivi la parola si fa incorporea, confonde i suoi colori e i suoi contorni nel tremito canoro, sembra svanire ai confini della ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...