L’a capo (o accapo, nome maschile invariabile) si ha quando in un testo scritto la frase è seguita da uno spazio bianco fino alla fine della riga. Spesso, ma non necessariamente, la riga di testo successiva [...] perché la scrittura è giunta alla fine del rigo, si ha la tendenza a evitare la divisione in sillabe della parola (► sillabe, divisione in). Ciò accade sia nella scrittura a penna (forse anche, nelle scuole superiori, per una competenza non sempre ...
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Dodicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
In italiano, come nelle altre lingue la m rappresenta, la nasale bilabiale: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come [...] da b o da m; la nasale scritta n in con me o in buon pastore si pronuncia come una m vera e propria; nelle parole composte si hanno talvolta doppie grafie (es. benparlante o bemparlante) ma dove la composizione è meno evidente la grafia con m prevale ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] a venir qui (Manzoni, I promessi sposi, XXX)
(15) E quella riva lì, è bergamasca? (ivi, XVI)
(16) Però, di tante belle parole Renzo, non ne credette una (ivi, XV)
Questo tipo di virgola si incontra spesso, fino ad arrivare all’uso frequente che ne fa ...
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Nell’uso comune moderno, si dice della scrittura di singole lettere dell’alfabeto che per maggior altezza e per forma particolare si distinguono dalle comuni.
In paleografia la m. rappresenta la forma [...] ; e) spesso, in segno di rispetto, come iniziale dei pronomi allocutivi, anche nelle forme atone e all’interno di parola composta (Ella, scriverLe).
Queste regole valgono in genere anche nell’ambito delle lingue straniere, in alcune delle quali, però ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] in genere dopo il verbo. Complemento dell’o. interno Quello che si ha con verbi intransitivi, quando consta di una parola di significato affine a quello del verbo o anche etimologicamente connesso con questo; per es.: piangere lacrime amare; sognare ...
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Il termine genere indica un fenomeno morfologico riguardante i nomi (e le parole ad essi riconducibili: aggettivi, pronomi, participi), per il quale in alcune lingue (tra queste l’italiano) ciascuno di [...] anche le marche di genere. Tuttavia, una terminazione flessiva non ha di solito la facoltà di cambiare il significato della parola.
Le forme su cui ci si è appena soffermati paiono contraddire questo assunto: se in una frase si incontra maestro ...
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Il termine allografo (dal gr. allós «altro» e grápho «scrivo») indica le diverse modalità di trascrizione di un suono: il termine designa sia le infinite configurazioni che uno stesso simbolo (per es. [...] differenti.
In greco, per esempio, il grafema denominato sigma ha due realizzazioni grafematiche a seconda che si trovi in corpo di parola (σ) o alla fine di essa (ς); un caso di doppione allografico in italiano, invece, è quello di ‹q› / ‹cu› come ...
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Si definisce trittongo una sequenza di tre suoni vocalici (➔ vocali) tautosillabici (appartenenti cioè alla stessa ➔ sillaba), in cui un solo segmento è associato con la posizione strutturale del nucleo [...] ̥]. Va osservato tuttavia che, in registri accurati, e dunque in genere più lenti (➔ pronuncia), queste sequenze, se finali di parola e di enunciato, possono essere prodotte con uno ➔ iato dopo la vocale nucleica e prima della semivocale [-i̥]; di ...
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I nomi dei secoli possono essere indicati da un numerale cardinale oppure da un numerale ordinale (➔ numerali). Oltre che con la normale trascrizione alfabetica, i nomi di secoli indicati da un numerale [...] convenzionalmente le cifre romane precedute dall’➔articolo determinativo (il secolo XVII d.C. oppure il XVII secolo d.C.; la parola secolo può essere abbreviata in sec.). La grafia alfabetica è adoperata per la variante, di uso rarissimo, del tipo il ...
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Astronomia
Astronomia di p. Parte dell’astronomia (detta anche astronomia posizionale o astrometria) che ha per oggetto la determinazione delle p. e dei movimenti dei corpi celesti. P. astronomica di un [...] sua collocazione rispetto agli altri; si parla quindi di p. iniziale, finale (di parola o di sillaba), predesinenziale, antevocalica, anteconsonantica (o prevocalica, preconsonantica), intervocalica, interconsonantica, postvocalica, postconsonantica ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...