In linguistica e grammatica, un aspetto della categoria grammaticale del numero che, contrapposto al singolare (e, dove esiste, al duale, triale e quattrale), indica che le persone o le cose sono più di [...] invariabili al p.: maschili e femminili in -i (il, i brindisi; la, le crisi); i monosillabi (il, i re; la, le gru); le parole terminanti in vocale tonica (il, i caffè; la, le virtù); i nomi in consonante (il, i lapis; il, i film). Tra i nomi maschili ...
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Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione [...] di questo tipo, nati in latino come locuzioni formate da nome e aggettivo, sono stati rianalizzati nel tempo come un’unica parola; nel corso di tale processo, l’elemento -mente è stato svuotato del suo significato originario, al punto che non è più ...
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D (eufonica)
Si definisce eufonica la d delle forme ed (per e) e ad (per a). La definizione è legata all’idea che questa d serva a creare “un bel suono” (eufonico viene dal greco euphonìa ‘suono armonico’), [...] uguali. Per questo, nell’italiano contemporaneo – specie in quello scritto – è consigliabile ricorrere alle forme ed e ad solo quando la parola successiva comincia con la stessa vocale
ed eccoci, ed era, ed Enrico, ed elencò ma e aprì, e obiettò, e ...
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linguistica Raddoppiamento, inteso come fatto fonetico anziché grafico, cioè come trasformazione di un’articolazione semplice in intensa. Per es., la consonante iniziale di casa subisce un r. nel sintagma [...] , mediante la ripetizione della lettera): sono sempre precedute da una vocale, che può essere anche la finale di un’altra parola, e sono seguite da una vocale o anche (limitatamente a bb, pp, ff, vv, tt, dd, kk, ġġ) da l o r; si contrappongono, anche ...
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Per quantità fonologica si intende il tratto distintivo di carattere prosodico (➔ prosodia) che oppone i segmenti fonici, sia vocalici sia consonantici, secondo la loro lunghezza. Essendo una proprietà [...] : per es., gat.to, sac.co, rab.bia, fac.cio, raz.za, ma *pac.to, *sik.to, puz.co a prescindere da parole dotte o prestiti, come cap.tare, rap.tus, cactus, Cuzco. Non ci sono invece restrizioni sulla posizione di attacco sillabico: tutte le consonanti ...
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ORTO-
Orto- è un ➔prefissoide derivato dal greco orthòs ‘retto, diritto’, ed è usato in parole derivate direttamente dal greco (ortodossia, ortografia) o formate modernamente e appartenenti soprattutto [...] della medicina che si occupa dell’apparato locomotore’).
Dubbi
Questo prefissoide non è da confondere con orto- primo elemento di parole composte come ortofrutta, ortofrutticoltura, ortofrutticoltore, ortofrutticolo: in questi casi si tratta della ...
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sinonimia biologia Nella sistematica zoologica e botanica, la posizione in cui viene a trovarsi il nome di un taxon dichiarato sinonimo rispetto al nome riconosciuto valido dai sistematici competenti, [...] , ripetizione di un significato già espresso mediante un sinonimo, per scopi ritmici o enfatici o esplicativi (nel caso di una parola spiegata con un sinonimo più comprensibile si parla di s. glossante). Alcune s. si sono fissate nella lingua (pieno ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] scolastico già molto antico; ed è ben difficile che la pronunzia indigena riesca ad imporsi, tanto più se si tratta di parole apprese dai libri, in cui cioè la trasmissione “oculare” prevale su quella orale.
Il peso della scrittura è rilevabile anche ...
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La dieresi è un fenomeno fonetico, di interesse soprattutto per la metrica (➔ metrica e lingua), per cui la vocale e la semiconsonante di un ➔ dittongo sono eterosillabiche (cioè si pronunciano in due [...] : infatti in poesia è ammessa solo la dieresi che ripristina la qualità vocalica originaria di una semiconsonante / semivocale in una parola di etimo latino, per es.: pazïenza [patːsiˈɛnʦa]. Uno degli esempi più famosi è il dantesco «Dolce color ...
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Il punto esclamativo (detto talvolta anche punto ammirativo), composto da un punto in basso e da un trattino verticale soprascritto ‹!›, è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) classificabile tra [...] all’ordine, dall’invito alla sorpresa, in una gamma di sfumature che ne fa degli indicatori non univoci di atti di parola (ibid.).
Il punto esclamativo ha una vicenda strettamente legata a quella del ➔ punto interrogativo, da cui pare nasca. I due ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...