. Il termine di ἐϑικά (neutro plurale dell'aggettivo ἐϑικός, moralis, da ἔϑος, mos, "costume, norma di vita") entrò neíl'uso propriamente con Aristotele, che con esso intitolò le sue trattazioni di filosofia [...] della vanità del tutto e dell'inutilità del vivere (secondo la parola attribuita a Sileno e poi tante volte ripetuta dai poeti, che dalla base l'idea di Dio partendo dalla più profonda parola cristiana, della libertà e del volere. Il dio greco non ...
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Gli affissi sono elementi (tecnicamente morfi legati) che si aggiungono a una radice per formare una parola morfologicamente complessa: per es., in invisibile in- e -bile sono affissi che si collegano [...] cui almeno uno flessivo (per es., libr+o, cas+ett+a, ri+puli+tur+a) (➔ flessione). In casi come bar o ieri la parola è morfologicamente indecomponibile e il morfo lessicale è libero (può cioè essere usato da solo in una frase). Se ci sono affissi la ...
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Il termine ibridismo, in senso tecnico, designa una parola alla cui formazione concorrono elementi provenienti da sistemi diversi; più precisamente, può indicare:
(a) una parola complessa che presenta [...] di elementi di composizione attribuibili, almeno in origine, a due lingue X e Y (Gusmani 19862: 72 segg.);
(b) una parola semplice risultante dalla combinazione di un morfema lessicale di una lingua X con un morfema grammaticale di una lingua Y ...
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GOVERNO (latino gubernare, dal gr. κυβερνῶ, "reggo il timone")
Guido Zanobini
La parola ha un significato più ampio e comune alle varie letterature (lat. regimen; fr. gouvernement; sp. gobierno; ted. [...] costituzionale, che risulta dall'unione del primo ministro, dei ministri e dei sottosegretarî di stato, e che, con parola tolta dal diritto pubblieo inglese, è detto anche gabinetto. L'accennata espressione s'incontra in tutte le disposizioni, con ...
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Sigla di end-of-file che, in informatica, indica il dato (carattere, parola, record ecc.) utilizzato per rappresentare la fine di un flusso di dati o di un archivio. ...
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Disturbo del linguaggio scritto consistente nella ripetizione di una sillaba, di una parola o di una piccola frase: si osserva nel parkinsonismo e nelle lesioni del lobo frontale. ...
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IMPERATORE e IMPERO
Giuseppe CARDINALI
Francesco ERCOLE
Antichità romana. - Epoca repubblicana. - La parola imperator in origine significa genericamente colui il quale imperat, chiunque, cioè, sia [...] non esser più motivo di dissenso fra i partiti. La distinzione tra guelfi e ghibellini era ormai un ricordo storico: e le parole si usavano ora a indicare dissensioni interne di partiti e di classi, che nulla di comune avevano con le antiche. Ma, di ...
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. Durante il sec. X e i secoli successivi la parola κατεπάνω (lat. catepanus) viene usata nel linguaggio bizantino con significati ampî e molteplici. Essa indica talora gli alti comandanti militari di [...] generale, il capo di qualche servizio o ufficio statale. Questa varietà di accezioni corrisponde del resto al valore etimologico della parola, che sembra derivare da κατά ed ἐπάνω "al disopra" e non già, come la intesero invece i Latini del Medioevo ...
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In linguistica, privo di accento tonico. Oltre alle sillabe non accentate della parola, sono atone le enclitiche (➔ enclisi) e le proclitiche (➔ proclisi). Vi sono gradazioni nell’atonicità: per es., in [...] capitàno le sillabe pi e no sono atone, ca è semitonica ...
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Presso i grammatici greci, ogni particolarità accessoria che appare nella realizzazione di un suono nella parola, indipendentemente dall’articolazione essenziale di esso: intonazione, aspirazione, quantità [...] per cui la quantità di una sillaba finale uscente in vocale o in dittongo o in m di regola non veniva percepita se seguita da parola iniziante con vocale o con h (man(e) erat; pulver(em) Olympicum; nem(o) haec); l’aferesi, per cui le forme es ed est ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...