AUSPICI O AUSPICI?
Si tratta di una coppia di ➔omografi.
• La parola ➔sdrucciola àuspici è il plurale di àuspice, cioè ‘la persona che traeva gli auspìci presso gli antichi Romani’. Per estensione, il [...] Giovanni Villani sollecita ed anzi si fa auspice della continuazione dell’impresa (A.M. Cabrini, Un’idea di Firenze)
• La parola ➔piana auspìci, invece, è il plurale di auspìcio, con cui si intende sia ‘l’antica pratica della divinazione’, sia (per ...
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Linguistica
Processo mediante il quale si crea una forma (tema o parola) da una radice o da una parola preesistente. Si distinguono comunemente una d. primaria, quando da una radice o base si formano [...] temi primari, nominali o verbali (per es., lat. dixi, dictus, dalla radice deik), e una d. secondaria, quando ha luogo da una forma che sia già derivata (per es., lat. dictare, da dictus). Mentre la d. ...
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In medicina, lo stato di chi riesce a pronunciare solo qualche parola e a bassa voce. Si verifica nelle depressioni gravi e in caso di difficoltà psicomotorie. ...
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Disturbo del linguaggio consistente nella trasposizione dei singoli elementi fonetici della parola, o delle varie sillabe, oppure in un’inversione dell’ordine delle stesse parole. Nella forma più accentuata [...] dà origine a un gergo assolutamente incomprensibile (gergoafasia). Le p. fanno parte della sindrome afasica sensoriale ...
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Segno grafico delle scritture pittografiche; rappresenta o il significato di una parola (l. semantico o ideogramma) o il suo significante (l. fonetico o fonogramma). La scrittura logosillabica combina [...] l. e segni sillabici, come avviene in molte scritture cuneiformi o geroglifiche ...
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OSPEDALE (ted. anche Krankenhaus)
Alessandro CANEZZA
Adolfo PAOLINI
Giulio MARCOVIGI
La parola deriva dal latino hospitale; hospitalia erano chiamate le stanze destinate agli ospiti. Ma soltanto nel [...] Girolamo assegna titoli di origine greca; anzi la parola νοσοκομεῖον intercalata nell'idioma latino ad accentuare il carattere acquistano importanza di veri ospedali nel concetto moderno della parola. In tal modo si spiega il rapporto topografico più ...
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Fenomeno linguistico consistente nella scomparsa di vocale finale davanti a vocale iniziale di parola seguente per evitare che si formi iato. In italiano, dove è segnata con l’apostrofo, è normale negli [...] in alcune congiunzioni e in alcuni aggettivi, pronomi, avverbi, preposizioni. Non è obbligatoria in senso assoluto in nessuna di queste parole, ma è più frequente con alcune (questo, quello, di, si, ci, pronome o avverbio, davanti a vocale palatale ...
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Partecipazione al governo da parte di un partito d’opposizione (la parola fu usata prima del fascismo per indicare la partecipazione dei socialisti al governo).
Attività di collaborazione con lo straniero [...] invasore; il termine fu usato in particolare per la collaborazione con i Tedeschi durante la loro occupazione nel corso della Seconda guerra mondiale ...
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accezióne L'uno o l'altro dei significati con cui una parola viene intesa o adoperata nell'ambito dei possibili diversi contesti d'uso: ad es. un cerchio alla testa indica un lieve malore, il cerchio della [...] ginnasta è un oggetto, il cerchio in geometria è il luogo dei punti equidistanti dal centro ...
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In linguistica, il particolare processo di formazione lessicale per cui una parola è ricavata da un’altra cui essa in via normale potrebbe fungere da forma base: ne è un esempio il verbo acquisire, tratto [...] da acquisito, che solo apparentemente è il suo part. pass., mentre in realtà è formato direttamente sul lat. acquisitus (part. pass. di acquirĕre) ed esiste quindi prima delle altre forme del verbo ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...