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Napoleone Eugenio Adamo
. La parola, usata da D. soltanto in Pd XVI 63, è stata variamente intesa, dai più antichi ai .moderni commentatori. A ciò concorre la stessa natura del passo in cui essa [...] si trova, genericamente allusivo: Se la gente ch'al mondo più traligna [" gli ecclesiastici "] / non fosse stata a Cesare noverca / ... tal fatto è fiorentino e cambia e merca, / che si sarebbe vòlto a ...
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provincia
In Roma antica, la parola indicava in origine la sfera in cui un magistrato esercitava la propria autorità. Dopo le prime conquiste fuori dall’Italia, il termine designò una circoscrizione [...] territoriale e amministrativa. Le p. più antiche (Sicilia, Sardegna e Spagna) erano controllate da magistrati eletti appositamente; in seguito fu introdotta la prorogatio, il prolungamento dell’imperium ...
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devoto (divoto)
Fernando Salsano
La parola è usata da D. solo in poesia. Ha il senso originario di " consacrato " (dal latino devovere), cioè " dedito a Dio ", in Pg VI 91 Ahi gente che dovresti esser [...] devota, dove la totalità della dedizione religiosa degli ecclesiastici importa, come correlazione implicita, il distacco dalle cose temporali in genere, piuttosto che riferirsi, come vogliono alcuni interpreti, ...
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onoranza (onranza; orranza)
Sebastiano Aglianò
Parola che non va oltre un certo limite cronologico dell'attività di D.: è presente infatti solo nella Vita Nuova, nel Convivio, nell'Inferno. Lo stesso [...] va detto, a maggior ragione, per l'occorrenza di Rime dubbie XX 13: se questo sonetto è dell'Alighieri (ma più probabilmente appartiene a Dante da Maiano: cfr. l'ediz. delle Rime del Maianese, curata da ...
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osanna
Angelo Penna
È la parola ebraica che ricorre più frequentemente in D.; di solito, da sola o all'inizio di un inno, è cantata dagli angeli o dai beati (Pg XI 11, XXIX 51, Pd VII 1, VIII 29, XXVIII [...] ‛ āh nnā ', ossia l'imperativo del verbo che significa " salvare ", più una particella o interiezione rafforzativa. Unite le due parole e trascritte in maniera approssimativa in greco e in latino, risultò il termine o., con forza di pura interiezione ...
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Ecclesiaste
Guy Dominique Sixdenier
La parola non è altro che una trasposizione dal latino e dal greco, e corrisponde all'ebraico Qohelet, " chi chiama per far venire a un'adunanza ". È il titolo (e [...] il nome preso dall'autore) di un libro dell'Antico Testamento. Per gli Ebrei, fa parte degli Scritti, ketûbîm (in opposizione alla Legge-Tôrâh, e ai Profeti-Nebiîm), la categoria meno sacra dei Libri ispirati ...
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THESAUROS (θησαυρός, thesaurus)
L. Guerrini
Parola di oscura etimologia, usata nella letteratura greca con diversi significati. Nel moderno linguaggio archeologico, con il termine th. si indicano dei [...] piccoli edifici che una città dedicava in un santuario (anathèmata, li chiama Pausania, VI, 19, 3) come rappresentanza, destinati a contenere gli arredi necessarî alle cerimonie di culto e alle processioni. ...
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Cachessia
Giancarlo Urbinati
Cachessia è parola di origine greca (da κακός, "cattivo", ed ἕξις, "costituzione, condizione") che indica uno stato patologico caratterizzato da una compromissione grave [...] delle condizioni generali e da un'estrema magrezza, conseguenze di una prolungata denutrizione o di malattie croniche esaurienti di varia natura. La cachessia può avere un'origine esogena o endogena. La ...
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felicità (felicitade)
Domenico Consoli
La parola è usata da D. quasi esclusivamente in prosa, per indicare una condizione di lieto e pieno appagamento spirituale, con riferimento sia alla vita terrena [...] però Dio sempre precede, né mai lui giugnere potemo qui, lo quale è nostra beatitudine somma (Cv IV XXII 17), le parole dell'angelo " ibi eum videbitis, sicut dixit vobis " sono da interpretare in senso restrittivo e relativo: cioè quivi avrete de la ...
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Piano-sequenza
Elena Dagrada
La parola
L’espressione plan-séquence nacque in Francia intorno al 1949, quando André Bazin*, scrivendo la prima edizione del suo volumetto dedicato a Orson Welles, pubblicato [...] nel 1950, per cogliere appieno il linguaggio e lo stile del grande regista avvertì la necessità di coniare un termine nuovo. La riprese qualche tempo dopo in alcuni importanti saggi, quindi nella seconda ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...