caosso
Napoleone Eugenio Adamo
. Parola usata soltanto in If XII 43 da tutte parti l'alta valle feda [" la profonda orribile valle dell'Inferno "] / tremò sì, ch'i' pensai che l'universo / sentisse [...] amor, per lo qual è chi creda / più volte il mondo in caòsso converso, " convertito, mutato in caos ". Il termine è caòs nelle edizioni precedenti quella del Petrocchi; per il fenomeno cfr. B. Migliorini, ...
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anca
. La parola è adoperata più volte da D., ma solo nell'Inferno, nel suo significato anatomico, più o meno determinato. Ben preciso è in XXXIV 77 Quando noi fummo là dove la coscia / si volge, a punto [...] in sul grosso de l'anche, in cui sembra indicare la regione dell'articolazione del femore col bacino, cioè la regione che designeremmo oggi ‛ articolazione dell'a. '. Assai vicino è il passo di XXIII 72 ...
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strazio
Domenico Consoli
La parola è usata quattro volte nella Commedia, due volte in rima: vale " maltrattamento ", con tormenti e percosse. Di tal genere è lo s. che le fangose genti infliggono a [...] Filippo Argenti (If VIII 58), quasi rispondendo a un desiderio di D. (cfr. i vv. 52-54 e 56-57), uno s. che si continua e completa nella rabbia dello spirito contro sé stesso: in sé medesmo si volvea co' ...
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sollazzo
Francesco Vagni
La parola provenzale solatz esprime stati d'animo e comportamenti propri della concezione della vita cortese. S'intende con s. una letizia, una gioia, che va dalla pienezza [...] di vita dell'amore corrisposto al giuoco e all'intrattenimento mondano di dame e cavalieri, nell'ambito di un'ideale compostezza.
In Rime LXXXIII 89, s. è inteso come uno dei tre cardini della leggiadra ...
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vesta
Luigi Blasucci
Parola che ricorre nove volte nelle opere di D. e, salvo il caso di Pg VIII 29 Verdi come fogliette pur mo nate / erano in veste (che si tratti di plurale si accerta dai successivi [...] a colui che rimasse cose sotto vesta di figura o di colore rettorico, e poscia, domandato, non sapesse denudare le sue parole da cotale vesta, in guisa che avessero verace intendimento (cfr. del resto Cic. Brutus 262 " omni ornatu orationis tamquam ...
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malattia
Luigi Vanossi
Parola usata solo nel Fiore. È presa nel suo valore letterale (di infermità fisica di qualunque natura), in LXVII 1 se tua donna cade in malattia, / sì pensa che la faccie ben [...] sono il dimagrimento e il pallore dell'amante (IX 6-14, X 3, XLVII 12-14; e cfr. anche l'amorosa consunzione della donna nelle parole di Amico, LVI 12-14). Anche in CLIII 8 (ché sie certana che non è peccato / punir la lor malattia, chi potesse) il ...
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ovile
Luigi Blasucci
Parola adoperata tre volte nel Paradiso, sempre in senso traslato, sulla traccia di tante metafore scritturali legate a immagini della vita pastorale.
In Pd XI 129 le pecore che [...] tornano a l'ovil di latte vòte sono i frati domenicani che, allontanatisi dalla regola del loro fondatore, attratti da onori e beni mondani, si ritrovano privi della dottrina e della virtù necessarie per ...
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rimatore
Mario Pazzaglia
La parola è usata in Vn XXV 7 per indicare i poeti in lingua volgare, distinguendoli da quelli in lingua latina (se alcuna figura o colore rettorico è conceduto a li poete, [...] la ragione che indusse il primo rimatore in volgare a scrivere nella lingua materna fu la volontà di fare intendere le sue parole a donna, a la quale era malagevole d'intendere li versi latini, donde la drastica limitazione della poesia dei rimatori ...
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fabbro
La parola sembra adoperata da D. sempre nel significato di " artefice che lavora una materia dura ", che è il fondamentale tra quelli che essa ebbe già in latino e, pare, anche nella lingua due-trecentesca. [...] Per D., in particolare, f. è essenzialmente il fabbro-ferraio; e anche il significato figurato si riferisce a questa accezione. In If XIV 52 f. è detto Vulcano che lavora le saette per Giove nella sua ...
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smeraldo
La parola è esclusiva del Purgatorio, dove ricorre tre volte: in VII 75 il colore della valletta dei principi è paragonato a quello di un fresco smeraldo in l'ora che si fiacca; in XXIX 125 [...] una delle tre donne che simboleggiano le virtù teologali e che fiancheggiano il carro trionfale della processione mistica cui D. assiste nel Paradiso terrestre, e precisamente quella che simboleggia la ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...