Belice 1968: istituzioni, territorio, memorie
Giacomo Parrinello
Tra il 14 e il 15 gennaio 1968 nella Sicilia occidentale la terra tremò ripetutamente; l’epicentro dei sismi fu nella valle del Belice, [...] la fine di tutto il resto: è lì, ancora incompleto […] (S. Zorzi, Parola di Burri, 1995, p. 59).
Tra il 1984 e il 1988, con la , nasconde un’interessante storia culturale. La pronuncia sdrucciola del nome Belice si affermò all’indomani del terremoto ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] con la poesia per musica e le canzonette barocche del Chiabrera, del Redi, ecc., quando si prediligono, per es., parolesdrucciole o tronche, decisamente sopra la media della lingua della prosa o del toscano parlato o si coniano composti sul modello ...
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Per metrica si intende l’insieme delle regole che governano il discorso poetico (o in versi), in quanto distinto da quello in prosa (in antico, oratio soluta, sciolta dalle regole della versificazione). [...] sulla decima, indipendentemente dal fatto che termini per parola tronca, piana o sdrucciola, è comunque un endecasillabo (tronco, piano o sdrucciolo). I versi tronchi e sdruccioli sono peraltro relativamente rari nell’uso libero (e tendenzialmente ...
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QUASIMODO, Salvatore. – Nacque a Modica il 20 agosto 1901, secondogenito di Gaetano Quasimòdo, capostazione, e di Clotilde Ragusa. Ebbe tre fratelli: Enzo, Ettore e Rosina.
L’accentazione del cognome fu [...] mutata in sdrucciola dallo stesso Quasìmodo al suo trasferimento in continente. È, inoltre, ben nota la dichiarazione che il verso, l’organismo costitutivo, la cellula elementare, è la parola» (prefazione a Ed è subito sera, in Quasimodo e la critica ...
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GNOLI, Domenico
Riccardo D'Anna
Nacque a Roma il 6 nov. 1838 dal conte Tommaso e da Maddalena Dini (1807-50), di famiglia nobile originaria di Gioiella, presso Città della Pieve.
Il padre Tommaso (Ferrara [...] rima quanto nell'inosservanza della costanza di numero sillabico" (Contini, p. 589), per esempio nel far rimare una parola piana con una sdrucciola (come in Pascoli), ma più in generale nella giustapposizione e nell'uso del novenario e dell'ottonario ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] 246-255).
Trascurando un aspetto marginale quale la pronuncia sdrucciola che rispecchia l’accento greco originario in sclèrosi, nècrosi eco- in ecologia, ma -oico in oicofobia), dove la parola più recente ha, per così dire, saltato un passaggio, il ...
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L’➔accento della lingua italiana è di tipo espiratorio, in quanto fa emergere il nucleo vocalico della ➔ sillaba accentata con una maggiore emissione di fiato. In una catena fonica si distinguono così [...] e spostamento dell’accento su sillaba radicale, come da normale trafila etimologica popolare) > it. èlevo.
(b) Parolesdrucciole che tendono ad essere pronunciate anche, ma meno correttamente, piane: àbrogo (da abrogare, voce dotta che non ha ...
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Agli inizi del XXI secolo sono 873 le entità statali riconosciute dalla comunità internazionale, a cui ne vanno aggiunte altre il cui status, però, non è ancora ratificato: come è facile immaginare, un [...] quel suono sia in interno (shop) che in fine di parola (Bush).
Dei nomi di paesi è interessante considerare anche la le abituali, macchinali analogie vacillano: si dice lèttone (sdrucciola e con e aperta). Con Tagikistan si esita finché ...
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ABROGO O ABROGO?
La pronuncia corretta è àbrogo: come in dèrogo e intèrrogo si è mantenuta l’accentazione ➔sdrucciola che la parola aveva in latino. La pronuncia abrògo (come derògo e interrògo) è dunque [...] sconsigliabile.
L’accento si sposta sulla penultima sillaba (la pronuncia è quindi ➔piana) solo nella 1a e 2a persona plurali, perché per queste persone cade sempre sulla desinenza e non sulla radice.
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] r. o sono in r. vocaboli come testo : manifesto (r. piana, perché fra parole piane), virtù : tribù (r. tronca), veicolo : ridicolo (r. sdrucciola), biasimano : spasimano (r. bisdrucciola): queste coppie illustrano la r. perfetta. Quando l’identità ...
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sdrucciolo1
sdrùcciolo1 agg. e s. m. [der. di sdrucciolare]. – 1. agg. Che ha l’accento sulla terzultima sillaba (v. proparossitono): parola s.; «esile», che ora è pronunciato s., si è pronunciato piano fino al secolo 19°. In senso largo,...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...