La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] tradizionale e non codificata di norme nella scelta degli aggettivi, nella posizione delle parole, nell'armonia continua del dettato. Splendida l'accoglienza riservata dai lettori toscani a questa prosa di romanzi, che fu presto introdotta nella ...
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Costantino e la letteratura
Teatro, poesia, narrativa, saggistica (1890-2010)
Alberto Godioli
L’immagine di Costantino nella letteratura del Novecento è un argomento quasi del tutto inesplorato. I pochi [...] mai queste dispute su minuzie dottrinali? sono stanco di questa guerra di parole», esclama ad esempio di fronte a Eusebio e Atanasio41; ma ancora più esplicite risultano le confidenze riservate a Benoni («Cristo non è mai resuscitato, e io sono stato ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] 'altro di diglossia) con il latino, a cui è ancora riservata la maggior parte delle funzioni alte e degli usi scritti. Il di ciascun sermon è in latino, come in latino è sempre la parola sacra, mentre in volgare è la traduzione e la glossa" (Stella ...
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Le Origini: Testi latini, italiani, provenzali e franco-italiani – Introduzione
Antonio Viscardi
Il presente volume vuole offrire un quadro quanto più possibile preciso della cultura letteraria italiana [...] della scienza e dell'arte profana: parole, anzi, che affermano la necessità dell'uso di quella scienza.
Ma questo laborioso travaglio di discussioni, di polemiche, di preoccupate cautele, di riserve, di limitazioni, resta nel campo puramente ...
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Poeti del Duecento: Testi arcaici, Scuola siciliana, Poesia cortese, didattica, popolare e giullaresca, Laude, Dolce StilNovo
Gianfranco Contini
Poeti del Duecento: Testi arcaici, Scuola siciliana, [...] disparatissimo degli ingredienti), ma che il compilatore s'era riservata, e ne ha usato infatti senza limiti, la più (a quello stesso modo che gli echi di rime e di parole in rima si rifanno alla maniera del Notaio, perdurante nel Guinizzelli). ...
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GUALTIERI, Lorenzo (Lorenzo Spirito)
Guido Arbizzoni
Nacque a Perugia da Cipriano, notaio di prestigio, e da Andrea Matteucci, che morì quando il G. era ancora in tenera età. In assenza di documenti [...] parte del poema, il G. assume in prima persona la parola per rivolgere ai suoi concittadini aspre rampogne e denunciare la diffusa esternazione della visione che gli è stata per grazia riservata. Per questo suo carattere aspramente politico il Publico ...
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PETROSELLINI, Giuseppe Antonio Andrea.
Lorenzo Mattei
– Letterato, librettista, nacque a Corneto, l’odierna Tarquinia, il 30 novembre 1727 da Francesco, terzogenito di Cesare e Caterina Gabrielli, e [...] che la gran parte di essi non dichiarano l’autore delle parole: è il caso, in particolare, delle prime edizioni dei libretti è esplicitato senza la formula «del fu», di norma riservata agli autori defunti da poco). Ricerche di necrologi apparsi ...
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CORTESE, Giulio
Ninni Pennisi
Nacque a Modena (ma Chioccarelli propende per una origine napoletana) attorno al 1530, da nobile famiglia. Sacerdote (secondo il Regio, invece, "cavaliere napoletano"), [...] nell'Oratione ...) fra una religione normativa riservata alle classi popolari e controllata dalla Napoli, V, 1, Napoli 1972, pp. 427-434 (ora ristampato in A. Quondam, La Parola nel labirinto, Bari 1975, pp. 100-107); L. Bolzoni, Note su G. C., per ...
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Daniela Padoan
Scrittori italiani d’altrove: verso una cittadinanza letteraria
Da Ornela Vorpsi a Bijan Zarmandili, la nostra letteratura si arricchisce di nuove voci. Che chiedono lo ius soli. Nell’epoca [...] , messo in questione la nicchia di mercato loro riservata, fatta di case editrici specializzate, premi specializzati, in un luogo al punto da assumerne intimità linguistica, la parola ‘migrante’ – mutuata da Gilles Deleuze e piegata alle retoriche ...
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onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in senso più positivo, il valore morale, il...
sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo in espressioni ecclesiastiche come Santa...