Nella storia delle religioni, manifestazione da parte della divinità di sé stessa, della propria esistenza e natura, dei propri poteri (in tal caso r. può equivalere a epifania, ierofania, teofania), oppure [...] esigenza dello spirito umano a raggiungere nella «paroladiDio» la suprema certezza, e, nello stesso tempo, pur ammettendo al di fuori del cristianesimo la possibilità e l’esistenza di elementi di vera religiosità, rivendica alla r. cristiana il ...
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Istituzione comune a molte religioni antiche e moderne per cui le funzioni sacrali di ministro del culto vengono riservate a particolari categorie di persone. Nell’uso comune, senza alcuna specificazione, [...] il s. è l’ordine sacro che dà la potestà di consacrare e offrire il corpo e sangue di Cristo nel sacrificio della messa, di amministrare i sacramenti, di predicare la paroladiDio; questa potestà spirituale è conferita dal sacramento dell’ordine. Il ...
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Sostantivo greco (λόγος «parola, discorso, ragione»), variamente usato nel linguaggio filosofico e teologico.
Per il più antico pensiero greco, incline a non distinguere l’aspetto verbale dall’aspetto [...] nei libri sapienziali del periodo ellenistico, ove il concetto di l. si accosta a quello predominante della Sapienza, «artefice di tutte le cose». Ma una ipostatizzazione della ‘paroladiDio’, intermediaria tra Dio e il mondo si trova solo in Filone ...
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Nelle religioni, intervento di uno spirito divino che, con azione soprannaturale, determina la volontà dell’uomo ad agire o pensare in un determinato modo, o rivela alla sua mente delle verità, spesso [...] è che l’i. abbia lasciato all’uomo la libertà di esprimerla secondo le sue abituali facoltà, in conformità al linguaggio e Bibbia di ogni differenza dagli altri prodotti dello spirito umano, salvo restando il suo carattere diParoladiDio. ...
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Istruzione
Facoltà universitaria soppressa per decreto ministeriale nel 1995, quando fu sostituita dalle facoltà denominate complessivamente Scienze della formazione; rilasciava lauree in materie letterarie, [...] membri della Chiesa. Può essere ordinario e straordinario (o solenne). Il m. ordinario è l’ufficio di interpretare autenticamente la ParoladiDio, scritta e trasmessa, proprio del papa e dei vescovi in comunione con lui; ne sono espressioni, per ...
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Esposizione e commento di passi della Sacra Scrittura. È la forma più antica dell’oratoria cristiana e ne è ricca tutta la letteratura patristica e medievale. Nella liturgia cattolica attuale, secondo [...] deve sovrapporsi alla celebrazione in corso, poiché è parte dell’azione liturgica; ha il compito di completare e commentare la ParoladiDio rievocata dalle sacre scritture proclamate, applicandola alle situazioni del momento.
L’omeliario è il libro ...
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Informatica
Dispositivo hardware o software, o entrambi, che rileva e converte nel codice di macchina, trasferendoli all’unità centrale, dati registrati su un opportuno supporto.
Istruzione
Nelle università [...]
Nella Chiesa cattolica latina, colui che, per incarico (ministero) conferitogli dal vescovo, è autorizzato a leggere la paroladiDio (eccetto il Vangelo, la cui lettura è riservata al diacono e al sacerdote) nelle assemblee liturgiche. In mancanza ...
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Teologo (Saalfeld, Turingia, 1725 - Halle 1791), prof. ad Altdorf (dal 1751), poi (1753) a Halle. Allievo di S. J. Baumgarten, ne seguì l'insegnamento nell'elaborazione di una teologia "scientifica" (theologia [...] liberalis) in opposizione al pietismo. Ispirò le sue ricerche alla distinzione tra "ParoladiDio" e Bibbia, nel senso di distinguere ciò che nella religione è essenziale e permanente (fede) dalla sua formulazione (tradizione): in questo senso i suoi ...
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sacerdòte Ministro del culto nelle varie religioni. Nel mondo antico spesso il s. era anche re e capo politico; in India i s. costituivano un casta a sé, detta brahmanica o sacerdotale. Nell'ebraismo, [...] . Nel cattolicesimo, è s. chi ha ricevuto l'ordinazione e ha la potestà spirituale di amministrare i sacramenti e predicare la paroladiDio. Nel protestantesimo non esiste propriamente la figura del s., perché il sacerdozio è considerato prerogativa ...
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Teologo protestante tedesco (Berlino 1912 - Zurigo 2001). Amico di D. Bonhoeffer, dal 1939 fu pastore in una comunità della "chiesa confessante" (la chiesa che lottò contro Hitler). Prof. di teologia a [...] historischen Theologie. La sua riflessione teologica, impostata esistenzialmente, è soprattutto attenta al problema dell'annuncio della paroladiDio nel mondo attuale totalmente laicizzato (Wort Gottes und Tradition, 1964; Wort und Glaube, 3 voll ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...