Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] tracotanza che è fonte immancabile di sciagura e di divina punizione: l'uomo non deve misurarsi con il dio e in generale con ciò che in cui il mondo si fa gesto intelligente, conoscenza e parola; ma questi sono a loro volta radicati nella 'carne del ...
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Confucio e il confucianesimo
Maurizio Paolillo
L'insegnamento morale che per secoli è stato alla base della società cinese
Confucio, vissuto in Cina fra il 6° e il 5° secolo a.C., andò per tutta la [...] di classe sociale o di ricchezza, quanto nel grado di virtù posseduto.
Ma cos'è questa virtù? Confucio la chiamò ren: è una parola Non bisogna tuttavia pensare a un concetto come quello del nostro Dio: per Mencio, come già per Confucio, il Cielo è una ...
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Hegel, Georg Wilhelm Friedrich
Stefano De Luca
Il più grande esponente dell'idealismo
Georg Wilhelm Friedrich Hegel ebbe un'acuta e drammatica coscienza degli straordinari mutamenti che si realizzarono [...] Dio; quanto all'uomo, ne aveva dato una definizione astratta, in cui si era persa tutta la sua particolarità, che deriva dall'appartenenza nazionale, dalla cultura, in una parola una sorta di 'al di là' al quale l'uomo non può fare a meno di tendere, ...
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metafisica
Anna Lisa Schino
La conoscenza della struttura ultima della realtà
Il termine metafisica designa una disciplina filosofica dalla storia assai ricca e complessa, ma ha avuto un’origine del [...] parola. La metafisica è accusata di presentare ragionamenti e dottrine confusi, astratti, cerebrali, oppure di trattare problemi inesistenti con affermazioni prive di senso comune.
Culmine di nel campo del sovrasensibile (Dio, l’anima, la libertà ...
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utilitarismo
Paolo Casini
L’utile come principio sovrano
L’idea che il bene si identifichi con l’utile si trova già nella filosofia greca, in particolare nella dottrina epicurea; tuttavia l’utilitarismo [...] comune della società, rigettando le teorie tradizionali che assegnavano allo Stato il diritto di punire in nome di un potere assoluto e privo di limiti, analogo a quello esercitato da Dio.
L’etica utilitaristica
Tra il 18° e il 19° secolo le teorie ...
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ascetismo
Emanuela Prinzivalli
Purificazione interiore e distacco dal mondo
L'ascetismo è una delle pratiche spirituali attraverso cui gli uomini tentano di migliorare sé stessi e, se sono credenti, [...] in quella romana e nei culti orientali. Alla radice della parola c'è il termine greco àskesis che significa "esercizio atletico creazione del mondo da parte di un Dio unico, l'ascetismo non sfocia in un atteggiamento di rifiuto del mondo, tranne che ...
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dogmatismo
Stefano De Luca
Atteggiamento mentale chiuso e intransigente
Nel linguaggio comune, e anche in quello filosofico, dogmatismo indica l'atteggiamento mentale di colui il quale sostiene in modo [...] sospendendo il giudizio (epochè). Anche Platone contrappose la parola dògma, intesa come opinione o credenza, al termine del tutto legittimo e naturale (cioè che le verità di fede, provenienti da Dio, siano indiscutibili), non lo è nell'ambito della ...
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scetticismo Genericamente, l’atteggiamento di chi esclude la possibilità di una conoscenza assoluta delle cose e del raggiungimento della verità. In particolare, in filosofia, la dottrina delle diverse [...] critica mossa da Carneade a dottrine stoiche come l’ammissione di una ragione comune a tutti gli uomini, fonte di conoscenze comuni e universali (come la credenza nell’esistenza diDio, nella provvidenza, nell’universale razionalità), a cui oppose la ...
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Biologia
Espressione genica
In genetica, processo per cui la sequenza di nucleotidi di un gene viene trascritta in una sequenza corrispondente di acido ribonucleico messaggero (mRNA) e quindi tradotta [...] della ‘monade’ come e. o manifestazione diDio e per designare in generale quel tipo di rapporto che lega insieme il simbolo al su una specie di e. rappresentata dalla parola, dal gesto o dal tono. Kant stabiliva così attraverso la nozione di e. un ...
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Ideologia
Remo Bodei
(XVIII, p. 706)
Fine dell'ideologia o crisi dell'utopia?
Negli ultimi decenni del Novecento si è molto parlato di 'morte', 'fine' o 'tramonto' dell'i. (cfr., per es., Bell 1960; [...] intorno a ciò che essi debbono essere. In base alle loro idee diDio, dell'uomo normale, ecc., essi hanno regolato i loro rapporti" intellettuali, i vostri pozzi di scienza, che non esistono razze nel significato scientifico della parola. Ma voi, che ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...