Coscienza
Alberto Oliverio
Lucio Pinkus
Bruno Callieri
Gianna Gigliotti
Dal latino conscientia, derivato di conscire, "essere consapevole" (composto di cum, "con", e scire, "sapere, conoscere"), [...] o se parlava nella sua stessa lingua, ma non riferire le parole udite. Se ora si inviano dei messaggi ambigui al canale cui la buona coscienza è la testimonianza di una condotta conforme alla santità e alla purezza diDio, mentre tutto ciò che non ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Capograssi
Fulvio Tessitore
Quella di Giuseppe Capograssi è una delle forme più originali e autonome della filosofia contemporanea italiana, e non solo italiana, elaborata con desta partecipazione [...] che ‘la vita è il paragone delle parole’, poche paroledi un uomo e di un’opera sono riuscite a paragonarsi ad dell’individuo alla radiosa scoperta del mistero diDio. Capograssi è di quelli che scorgono la pericolosità dell’assolutizzazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Patrizi
Elisabetta Scapparone
Sul piano storiografico, la figura di Francesco Patrizi appare ormai del tutto emancipata dal giudizio impietoso e liquidatorio inaugurato da Giordano Bruno (uno [...] interpretazioni delle paroledi un solo uomo, rivendicando la necessità di tornare alla «verità delle cose» («le parole, infatti, natura, coordinamento razionale delle discipline, conoscenza diDio.
«Istituire quanto si può quell’antica philosophia ...
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Antropomorfismo
Sante Di Giorgi
Marco Aime
Marco Bussagli
Il termine antropomorfismo (dal greco ἄνθρωπος, "uomo" e μορϕή, "forma") designa, in senso lato, la tendenza a conferire aspetto umano alla [...] grazie alle quali la fede intuisce qualcosa del mistero diDio non costituiscono l'oggetto della fede, ma ciò di antropomorfismo è servito per rappresentare in termini visivi facilmente intellegibili concetti altrimenti esprimibili solo a parole ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Alessandro Manzoni
Salvatore Silvano Nigro
Alessandro Manzoni non fu un filosofo. Tuttavia attraversò le discussioni filosofiche del suo tempo alla ricerca costante di una conciliazione tra filosofia [...] Immanuel Kant e Walter Benjamin) a dibattere sul mutismo diDio, sulla giustizia, sullo scandalo del male, e che , dentro e fuori di un’osteria, lucido o brillo che fosse, quasi un «poeta» ispirato, come le paroledi un analfabeta possano essere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bonaventura da Bagnoregio
Gian Carlo Garfagnini
Ministro generale dell’ordine dei frati minori, Bonaventura è noto, oltre che per la sua statura intellettuale di teologo e mistico, anche come una sorta [...] , trattino con ogni rispetto i loro padroni, perché non vengano bestemmiati il nome diDio e la dottrina. Se qualcuno insegna diversamente e non segue le sane parole del Signore nostro Gesù Cristo, costui è accecato dall’orgoglio, non comprende nulla ...
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DE LEVA, Giuseppe
Sergio Cella
Nacque a Zara da nobile famiglia d'origine spagnola il 18 apr. 1821, figlio di Cesare e di Angela Nachich-Voinovich. Compì gli studi ginnasiali a Zara e subì nel 1840 [...] delle lezioni, seguite da un numero crescente di allievi attirati anche dalla sua parola colorita ed efficace. Nel 1864 fu senza inquisizione, un clero, senz'altra cura che della scienza diDio e del buon costume". Anche l'opera maggiore su Carlo ...
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Cartesio
Anna Lisa Schino
Il filosofo del "Penso, dunque sono"
Cartesio è uno dei fondatori del pensiero filosofico moderno. Temi del suo insegnamento sono stati: il rifiuto del sapere tradizionale [...] dubitiamo, sappiamo di essere portatori di un pensiero: se vengo ingannato, se ho pensieri anche falsi, in una parola se dubito troviamo che nella mente dell'uomo è presente l'idea diDio come essere eterno, infinito, onnipotente e creatore; tale idea ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] come s. e simbolo di realtà più alte, veicolo d’insegnamenti impartiti da Dio all’uomo. Per questa via «una qualità che è un s.», per es., il tono di voce con cui si pronuncia una parola, il colore dell’inchiostro con cui scrivo su un foglio ecc ...
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Teologo e filosofo tedesco (Friburgo in Brisgovia 1904 - Innsbruck 1984), fratello di Hugo. È considerato tra i maggiori teologi cattolici del sec. 20º. Partecipò come esperto al concilio Vaticano II. [...] di discipline teologiche nelle università di Innsbruck, di Monaco (sulla cattedra che fu di R. Guardini), di Münster umanità stessa è tale perché Dio ha voluto la sua autoespressione nel Logos. L'uomo, «uditore della parola», è pertanto orientato a ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...