TRAUBE, Ludwig
Giorgio PASQUALI
Figlio del clinico omonimo (v.), fondatore del moderno metodo della filologia latina del Medioevo, nato a Berlino il 9 luglio 1861, morto il 9 maggio 1907 a Monaco, dove [...] 'abbreviazione di noster, a dissipare la leggenda che esista una scriptura langobardica, in una parola trasformia ereditarono dai giudei, di scrivere in modo perfettamente chiaro il nome diDio e insieme dal desiderio di rilevarlo (tratto orizzontale ...
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1. Un primo significato di questo termine è quello che ci si presenta già in Omero, dove i demiurghi appaiono come liberi lavoratori, spesso molto pregiati e largamente compensati. In un periodo in cui [...] universo", e cioè la divinità creatrice. Il primo a usare la parola in questo senso è, almeno per quel che ci consta, Platone, il secondo abbia forse potuto influirvi, attraverso l'idea diDio non solo creatore ma anche rettore del cosmo. E potrebbe ...
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Dicesi un componimento poetico nel quale le lettere iniziali dei versi riunite insieme, ossia lette verticalmente, vengono a formare una parola o una frase o più lungo discorso: e anche alla parola o frase [...] Poe.
Per estensione si denomina acrostico anche una parola formata dalle iniziali diparole singole anziché di versi, come il famoso ΙΧΘΥΣ 'Ιησοῦς Χριστὸς Θεοῦ Υἱὸς Σωτήρ "Gesù Cristo, Figlio diDio' Salvatore". La voce greca significa "pesce" e da ...
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. È il nome (dal lat. adventus "arrivo, venuta") del periodo di quattro o sei settimane che precede il Natale, con il quale s'inizia l'anno ecclesiastico. Non è facile precisare quando fu stabilita questa [...] cioè una rassegna e una sintesi di tutto ciò che fu detto e fatto prima della venuta del Figlio diDio sulla terra.
Dato questo significato .
Benché il rito bizantino non abbia alcuna parola che corrisponda esattamente al termine avvento dei riti ...
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VALDÉS, Juan de
Benedetto Nicolini
Fratello gemello o poco minore di Alfonso (v.) e anche lui teologo, fine letterato (oltre alle opere teologiche, gli si attribuisce anche un Diálogo de la lengua) [...] non sono se non un "alfabeto" per i "principianti": fede è soprattutto meditazione della parola divina, "sprofondamento" nella bontà dìDio e nel sacrificio di Cristo. Soltanto dopo che avrà inteso in qual guisa Cristo espiò i peccati degli uomini e ...
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TAULER, Johannes
Maryla Falk
Mistico tedesco, nato probabilmente a Strasburgo, intorno al 1300, ivi morto il 16 giugno 1361. A 15 anni entrò nel convento dei domenicani di Strasburgo e vi seguì il corso [...] entro all'anima creata all'immagine diDio, è potenzialmente presente l'"immagine increata", Dio nella sua entità propria, onde la sua esaltazione dell'"intimo Verbo" dei mistici al disopra della parola rivelata.
Ediz.: F. Vetter, Die Predigten T.s, ...
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È il nome con cui furono genericamente designati i rappresentanti del cristianesimo giudaizzante o, particolarmente, qualche specifica corrente di essi. Il nome deriva dall'ebraico 'ebhyonīm "poveri" (gr. [...] all'altra dell'etimologia da attribuire alla parola nazarei, è quella dei rapporti fra diDio e Cristo è figlio di Giuseppe e di Maria (Origene però ci attesta che alcuni di essi credevano alla nascita miracolosa di Gesù). Rifiutavano le lettere di ...
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Famoso teologo, tradizionista e giurista arabo musulmano, fondatore della scuola o sistema o rito (madhhab) ḥabalita (v.), che da lui prese il nome, e che è uno dei quattro madhhab ammessi dai musulmani [...] successori (833-847) vollero imporre i dogmi mu‛taziliti, fra i quali l'affermazione che il Corano (parola e quindi attributo diDio) fosse stato creato nel tempo, e obbligarono i teologi a professare tali dottrine, Ibn Ḥanbal non volle piegarsi ...
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Con questo titolo si diffuse nell'ultimo quarto del sec. XIV una raccolta di "miracoli ed esempli divoti" concernenti la vita di S. Francesco (v.) e di alcuni dei suoi compagni. Il testo, dettato nella [...] , degli atteggiamenti più schietti, delle preghiere più pure, delle parole più ingenue, attraverso cui lo spirito si mette in comunicazione con l'intero creato e può risalire alla contemplazione diDio.
Bibl.: Per la tradizione dei manoscritti, v. L ...
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Riformatore, nato circa il 1497 a Heybach (Habach, Baviera), morto il 27 novembre 1527 a Basilea. Studiò a Ingolstadt e a Basilea, dove frequentò i circoli umanistici e ascoltò Ecolampadio, per raccomandazione [...] in grado, vincendo l'amore per sé stesso, di rendersi simile a Cristo nel conformarsi al volere diDio e, ascoltando la "parola interiore" mediante la quale Dio parla all'anima credente, di liberarsi dal peccato e adempiere la legge. Per conseguenza ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...