L'architettura religiosa e funeraria del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
L'architettura religiosa
L'età geometrica
L'architettura dei secoli immediatamente successivi alla fine [...] della tipologia templare nel IV sec. a.C. sono i templi dorici di Atena Alea a Tegea, attribuito a Scopas di Paro, e di Zeus a Nemea, datati rispettivamente alla metà e al terzo quarto del secolo; entrambi presentano celle ampie, con semicolonne ...
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Scienza greco-romana. Architettura
Andrew F. Stewart
Architettura
Le fonti dell’architettura greca e romana sono di tipo sia archeologico sia testuale; sebbene le evidenze archeologiche siano numerose, [...] erano ricoperte con uno strato di stucco. Gli edifici in marmo erano diffusi soltanto nelle vicinanze di grandi cave: ad Atene, Paro, Nassos e, in seguito, a Pergamo, Efeso e in altre città costiere dell’Asia Minore. Porte e tetti erano di legno ...
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GRECIA (XVII, p. 784; App. I, p. 690; II, 1, p. 1080; III, 1, p. 789)
Elio Manzi
Daniela Primicerio
Francesco Cataluccio
Mario Vitti
Luigi Beschi
Caterina Spetsieri Beschi
La popolazione greca è [...] della Tessaglia (Arghissa, Sufli Magula, Otzaki Magula, Tzani Magula), delle isole (Cnosso e Festos a Creta, Saliagos presso Paro, Mykonos, Milo, Eubea) e del continente (Elatea, Lerna e grotta Franchthi in Argolide, Maratona in Attica, grotta di ...
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L'architettura nel mondo greco, etrusco-italico e romano: le tecniche, i materiali e gli organismi edilizi
Giorgio Rocco
Maura Medri
Cairoli Fulvio Giuliani
Le tecniche e i materiali nel mondo greco
di [...] e alla sagomatura, nonché resistenti ai carichi verticali. Tra i più diffusi sono i marmi bianchi provenienti dalla Grecia (isole di Paro, Taso e Lesbo, Monte Pentelico), usati anche per la statuaria, e in Italia il marmo lunense; tra i colorati ...
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CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] tentata da Orlandos (1952, p. 476, fig. 437).L'unico esempio di c. orientale conservato è quello della Panaghia Katapoliani di Paro in Grecia, del sec. 6° - a pianta quadrata con basi, colonne e capitelli sorreggenti arcate di sottili lastre di marmo ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mondo egeo
Nicola Cucuzza
Pietro Militello
Caratteri generali, tecniche edilizie, materiali da costruzione e aspetti decorativi
di Nicola Cucuzza
Nell'ambito dell'architettura [...] di Lefkandi fase 1. Nelle Cicladi appartiene al XII sec. a.C. la grossa costruzione (palazzo) di Koukounariès di Paro, distrutta però violentemente verso il 1150 a.C. e rioccupata da semplici abitazioni. La documentazione è quasi del tutto assente ...
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Greca, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Le principali opere d'arte della civiltà greca si trovano menzionate in questa Enciclopedia sotto gli esponenti dei nomi di luogo dove esse si trovano conservate o [...] movimento e la massiccia potenza delle sue figure, che sembrano conservare una vena di grazia ionica della nativa Paro e unirla alla tradizione peloponnesiaca, e policletea, delle masse voluminose.
Prassitele, appartenente a una famiglia di scultori ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] più complesse, come le cosiddette "basiliche a transetto" cupolate (Basilica B di Filippi, Katapoliani nell'isola di Paro, VI sec.). Eccezionale esempio della ricchezza e della complessità delle tradizioni locali e degli influssi esterni che si ...
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-paro
[dal lat. -părus, che è dal tema di parĕre «partorire, generare»]. – Secondo elemento, atono, di agg. composti derivati dal latino o formati modernamente sul modello latino, in cui significa «che genera, che partorisce o che ha partorito»,...
paro
s. m. (pl. ant. e raro le para). – Variante di paio, usata talvolta, solo nella forma tronca par, in alcune locuz. di tono fam. o dial.: in un par di giorni; tra un par di mesi; ho dormito un par d’orette; aprì un par d’occhi spiritati,...