sì (sie)
Riccardo Ambrosini
1. L'avverbio sì - 136 volte nella Vita Nuova, 123 nelle Rime, 540 nel Convivio e 798 nella Commedia; in rima di Pg XXIII 8 l'epitetico sìe - raramente ha funzione affermativa, [...] If XVIII 41, XIX 55 e Pg XXIII 85 ‛ sì tosto '; If XXIX 19 sì a posta, e 123 sì d'assai; Pg XXIV 93 sì a paro a paro; Pd V 48 sì preciso... si favella [cfr. XII 33 sì ben ci si favella]; XXI 57 sì presso; in VII 42 nulla già mai sì giustamente morse ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] con plurali come auti «autobus» e euri «euro»; anche l’aggettivo pari tende a perdere l’invariabilità (l’ho copiato paroparo; le pagine pare).
Nel sistema dei pronomi (➔ personali, pronomi), la varietà romana presenta spesso te come soggetto, e non ...
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Vedi DELFI dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
DELFI (v. vol. III, p. 27 e S 1970, p. 277)
O. Picard
In questi ultimi anni è stata particolarmente intensa l'attività di ricerca della Scuola Archeologica Francese [...] del Tesoro dei Sifni permette di seguire il processo di costruzione, a partire dalle cave di marmo di Sifno e di Paro fino al montaggio delle parti alte. È stato accertato che la cariatide attribuita al Tesoro di Cnido non Apparteneva a questo ...
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BONO, Pietro (Piero; Petrus Bonus)
Raoul Meloncelli
Ignota è l'origine di questa artista, che, nato nel 1417 da "mastro Batista et Margareta del fu Biagio, tedesco" (van der Straeten), fu celebrato ai [...] anno volle raccomandarlo al duca di Modena come "distintissimo sonatore" che "crediamo che il mondo non l'habia il suo paro" (Bertolotti).
Tale era la notorietà e l'ammirazione suscitata nei contemporanei che nel 1455 A. Cornazano lo celebrò nel suo ...
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BALBI, Gasparo
Ugo Tucci
Figlio di Giovanni, nacque probabilmente a Venezia intorno alla metà del Cinquecento. Mercante e gioielliere, il 21 luglio 1576 si associò con Camillo Olivi e con Girolamo Brugnera [...] sobborgo di Rangoon), arrivò il 6 nov. 1583 a Meccao, porto dei Pegù. L'ultima parte della rotta fu percorsa in "parò" per l'intricato delta dell'Irrawaddy. Raggiunta poi su un caratteristico veicolo locale la città di Pegù, vi dimorò per molto tempo ...
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DONISI (Dionisi, Donise, Donisi, Donato, Donati), Zeno
Enrico Guzzo
Figlio di Giacomo e di Cecilia Orti, nacque verso il 1574 (Rognini, 1982). Pittore poco noto, attivo a Verona tra la fine del sec. [...] di parte della letteratura antica, in primo luogo del Maffei (1732, III, col. 164) che dice "meritar costui d'andare a paro Co' primi" pittori veronesi, il D. è un artista che non è stato ancora sufficientemente considerato, un po' per le incertezze ...
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ILIZIA
G. Gualandi
(Εειᾒϑυια, Ilithyia). − Dea protettrice dei parti, considerata come divinità singola e anche moltiplicata in più personificazioni dei dolori dei parti. Era figlia di Hera e di Zeus [...] della dea era opera di Damophon di Messene), Bura, Pellene, Tegea (con una statua di I. inginocchiata per partorire), Tera, Paro, Sidyma, Hierapolis, Herakleopolis. A Pirgi il culto di I. è testimoniato da Strabone (v, 226, 6); il ricco santuario, di ...
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HADES ("Αιδης, ᾿Αΐδης, dor. Αἵδας)
P. E. Arias
Figlio di Kronos e di Rhea che ebbe in sorte, nella divisione del mondo tra i tre fratelli, l'Oltretomba. In Hymn. Hom., in Dem., 17, considerato re dell'Aldilà [...] base della Parthènos (v. fidia). Compare anche in una delle colonne dell'Artemision efesino.
A Coronea lo scultore Agorakritos di Paro aveva raffigurato H. (Paus., ix, 34, 1; Strab., ix (2,29 = C. 411) mantenendosi sul tipo maestoso divino, simile ...
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È la dea greca dell'amore, nel significato più largo della parola; poiché essa impersona l'attrazione delle singole parti dell'universo l'una verso l'altra, per conservare e per procreare; simboleggia [...] nude di marmo o di terracotta d'arte preistorica sono state trovate anche nel mondo ellenico, e precisamente a Creta, Nasso, Paro, Chio, Tera, ecc.), non si può ammettere che sia priva di significato l'analogia di rappresentazione di una divinità che ...
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Città della Sicilia meridionale, capoluogo di provincia. Con r. decreto 16 giugno 1927, essa cambiò il vecchio nome di Girgenti con quello di Agrigento, dall'antica città greco-romana che ivi sorgeva.
La [...] forze cartaginesi erano imponenti, ma sotto questa città subirono una disfatta memorabile (480), che fu posta a paro di quella subita contemporaneamente dai Persiani a Salamina. Senonché la vittoria fu dovuta all'intervento dell'esercito siracusano ...
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-paro
[dal lat. -părus, che è dal tema di parĕre «partorire, generare»]. – Secondo elemento, atono, di agg. composti derivati dal latino o formati modernamente sul modello latino, in cui significa «che genera, che partorisce o che ha partorito»,...
paro
s. m. (pl. ant. e raro le para). – Variante di paio, usata talvolta, solo nella forma tronca par, in alcune locuz. di tono fam. o dial.: in un par di giorni; tra un par di mesi; ho dormito un par d’orette; aprì un par d’occhi spiritati,...