Poeta greco (n. Missolungi 1870 - m. 1944), autore di traduzioni dall'inglese e dal francese (le Stances di J. Moréas col quale fu in rapporti di amicizia a Parigi); scrisse liriche eleganti tra il gusto [...] parnassiano e il simbolistico, con forte influsso della poetica francese. ...
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Scrittore brasiliano (Caxias 1864 - Rio de Janeiro 1934). Collaborò alla Gazeta da Tarde partecipando alla campagna per l'abolizione della schiavitù; fu deputato e professore. Nella sua ampia produzione [...] ), N., sempre attento alle tematiche della vita quotidiana brasiliana, passa dal minuzioso realismo al simbolismo di tipo parnassiano. Oltre a numerosi romanzi (tra cui: A capital federal, impressões de um sertanejo, 1893; Miragem, 1895; Inverno ...
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Poeta francese (Parigi 1839 - Châtenay, Hauts-de-Seine, 1907). Seguì dapprima gli studî scientifici e conservò poi sempre una disposizione speculativa che si riflette anche nei suoi versi. Si fece conoscere [...] 1865), cui seguirono Les épreuves (1866), forse il suo libro più significativo, e i Croquis italiens (1866). Fu considerato un parnassiano, ma la sua ispirazione è più intimista e meditativa di quella del Parnasse. Importante fu per lui il modello di ...
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Poeta (Buenos Aires 1827 - ivi 1918). Tra il 1840 e il 1851 visse in Inghilterra e in Francia. Il suo primo libro, Hojas al viento (1871; 2a ed. 1879), raccoglie composizioni di tema familiare, filosofico [...] di sobrio ed elegante romanticismo; in Ecos lejanos (1895) abbondano versi d'occasione non privi di un certo influsso parnassiano e modernista. Nel 1879 aveva raccolto in 2 volumi (Ráfagas) suoi articoli, saggi e lettere che lo rivelano anche ...
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Medico e poeta francese (Cormeilles-en-Parisis 1840 - Ginevra 1909), studioso di letterature orientali; fu amico di Mallarmé. Sotto lo pseudonimo Jean Caselli pubblicò (1865) Les chants populaires de l'Italie [...] : Melancholia (1868) e Le livre du néant (1872); sotto lo pseudonimo, più noto, di Jean Lahor: L'illusion (1875) e Poésies complètes (1888). In versi di gusto parnassiano, sul modello di Leconte de Lisle, canta l'eterna e vana illusione della vita. ...
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Poeta e autore drammatico di lingua francese (Canea, Candia, 1840 - Parigi 1901). Figlio di un console delle Due Sicilie, poi naturalizzato francese. Divenne celebre con la tragedia in versi Rome vaincue [...] (1876) seguita da altri drammi fra i quali La reine Juana (1893). Le sue poesie (Passions et idées, 1865; Les nouvelles messéniennes, 1867; Cris de la chair et de l'âme, 1883) rivelano l'influsso parnassiano. ...
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Poeta irlandese (Dublino 1928 - ivi 2021). Si impose all'attenzione dei critici e del pubblico con Poems (1956). La sua poesia oscilla fra rarefatte e intellettualistiche costruzioni e il tentativo, non [...] dell'uomo o il potere corruttore e devastante del tempo, la poesia di K. rivela in fondo un animus parnassiano che spesso trascolora in versi languidi, sofferti, personalissimi. Fra le raccolte poetiche più importanti si segnalano: Another september ...
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Poeta francese (Metz 1844 - Parigi 1896). Considerato dai suoi contemporanei il maestro della scuola simbolista, V. esordì con i parnassiani Poèmes saturniens (1866). Condannato a due anni di prigione [...] al Comune di Parigi, cominciò a frequentare gli ambienti letterari e pubblicò i Poèmes saturniens, dov'è sensibile l'influsso parnassiano, le Fêtes galantes (1869), più libere e fantasiose, e La bonne chanson (1870), raccolta di rime d'amore, rivolte ...
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Pseudonimo dello scrittore francese François-Anatole Thibault (Parigi 1844 - Saint-Cyr-sur-Loire 1924). Non fu grande creatore di personaggi, ma seppe esprimere con evidenza e ironia i suoi gusti, le [...] , si occupò dapprima di ricerche bibliografiche e brevi saggi critici (raccolti in Génie latin, 1913). Esordì come poeta parnassiano collaborando alla seconda e alla terza serie del Parnasse contemporain e raccogliendo in volume le sue poesie (Poèmes ...
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Scrittore francese (Besançon 1802 - Parigi 1885), figlio di Joseph-Léopold-Sigisbert (v.), che egli seguì da bambino nei suoi spostamenti (Corsica, Calabria, Spagna). Già nel 1818 e nel 1819 fu premiato [...] episodî, della storia dell'umanità; Les chansons des rues et des bois, infine (1865), poesie leggere e agili, d'un gusto quasi parnassiano. E dopo altre opere di satira politica in prosa, (Napoléon le petit, 1852 e l'Histoire d'un crime, 1877), tornò ...
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parnassiano
agg. e s. m. [dal fr. parnassien]. – 1. agg. a. Scuola p.: scuola di poeti francesi che, a partire dal 1866, pubblicarono le loro opere nella raccolta Parnasse contemporain (donde il nome); era caratterizzata dal rifiuto di ogni...
parnassia
parnàssia s. f. [lat. scient. Parnassia, dal lat. class. Parnassius «del Parnaso»]. – Genere di piante sassifragacee con una cinquantina di specie dell’emisfero boreale, tra le quali Parnassia palustris, erba perenne dei prati torbosi...