Incisore di monete (fine sec. 5º a. C.) della zecca siracusana, che firma un tetradramma d'argento con testa femminile ornata di sfendone, con quattro delfini in giro e nel rovescio quadriga agonistica con Nike volante ...
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Pensatore greco (sec. 6º-5º a. C.), massimo rappresentante della scuola eleatica. Il nome di P. è legato alla teoria dell'essere unico, immobile e indivisibile, quale venne più tardi accreditata dalla speculazione platonica e dalla critica aristotelica. L'unità e identità dell'essere rimase nota distintiva della scuola eleatica di cui P. fu il capo riconosciuto, e Melisso e Zenone i maggiori epigoni. ...
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Pensatore greco (sec. 5º a. C.). Scolaro di Parmenide, fu uno dei principali rappresentanti della scuola eleatica. Una testimonianza del suo pensiero è presente nel Parmenide di Platone.
Vita e pensiero
Secondo [...] lui coraggiosamente affrontati. Quanto alla sua opera e alla sua dottrina, la testimonianza più antica e importante è quella contenuta nel Parmenide platonico (127 A - 128 E), in cui si parla di uno "scritto" composto da Z. per "venire in aiuto" del ...
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Filologo e storico del pensiero antico (Detmold 1886 - Francoforte 1958); prof. nelle univ. di Marburgo (1916-19), Amburgo (1919-24), Francoforte sul Meno (1924-42), Lipsia (1942-46), di nuovo a Francoforte [...] (1946). Importanti sono i suoi studî su Parmenide, Eschilo, Sofocle. Opere principali: Parmenides (1916); Kosmos und Sympathie (1926); Sophocles (1933; 3a ed. 1947); Von Werken und Formen (1948); Aischylos als Regisseur und Theologe (1949). ...
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Sofista greco (secc. 5º-4º a. C.), a noi noto solo perché citato da Aristotele negli Elenchi sofistici (174 b). Avrebbe proposto, tra l'altro, l'abolizione dell'uso predicativo del verbo essere e la sua [...] sostituzione con predicati verbali (per es., invece di "Socrate è canuto" si sarebbe dovuto dire "Socrate canuteggia"): il che è interessante come riflesso della problematica dell'eleatismo (v. Parmenide). ...
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Medievista e bizantinista (Amburgo 1905 - Oxford 1991). Dopo aver studiato lettere classiche e filosofia a Monaco e Heidelberg, nel 1934 abbandonò la Germania per motivi razziali e si trasferì a Londra, [...] College di Oxford (1961-71). Editrice di testi (tra cui il Menone tradotto da Enrico Aristippo, 1940, e il Parmenide tradotto da Guglielmo di Moerbeke, 1953, entrambi pubblicati nel Corpus platonicum Medii Aevi), si dedicò inoltre allo studio della ...
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Filologo e storico della filosofia antica (Rovereto 1899 - Milano 1981); prof. univ. dal 1947, ha insegnato letteratura greca a Genova, poi storia della filosofia antica a Milano (1959-69). Oltre a varî [...] e del tragico (1955); e le ed. con trad. e comm. di: I sofisti (4 voll., 1949-62); Senofane (1956); Parmenide (1958); Zeno Eleaticus (1963). Molti altri contributi sono raccolti in Scritti minori (1971), Da Omero ad Aristotele (1976) e Problemi di ...
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Filosofo neoplatonico di Damasco (seconda metà del sec. 5º - prima metà del 6º d. C.); fu ultimo scolarca della scuola di Atene. Dopo la chiusura della scuola (529) esulò, insieme con Simplicio e con altri, [...] e soluzioni circa i primi principî") e Εἰς τὸν Πλάτωνος Παρμενίδην ἀπορίαι καὶ λύσεις ("Problemi e soluzioni circa il Parmenide di Platone"); di una sua Vita d'Isidoro frammenti ed estratti sono conservati in Fozio e nel lessico Suida. Recentemente ...
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Filosofo italiano (Brescia 1929 - ivi 2020), professore di filosofia nell'univ. cattolica del Sacro Cuore di Milano (dal 1962), poi (dal 1970) di filosofia teoretica nell'univ. di Venezia, dove dal 2005 [...] della verità. Per uscire dal nichilismo, e salvare l'Occidente, bisognerebbe tornare alla concezione dei presocratici, precisamente di Parmenide, che affermava che "l'essere è e non può non essere". Opere principali: La coscienza. Pensieri per un ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] Sofista. Nel primo P. risponde a tutte le critiche contro la dottrina delle idee che egli immagina gli siano rivolte da Parmenide e da Zenone. Superata l'obiezione zenoniana, la tesi di una molteplicità di idee e della loro realtà non poteva ancora ...
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eleatismo
s. m. [der. di eleatico]. – Scuola filosofica greca, sorta in Elèa, città della Magna Grecia, alla fine del sec. 6° a. C., che ebbe come rappresentanti Parmenide, Zenone e Melisso; la sua dottrina fondamentale, concernente la differenza...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...