Domenicano (1215 circa - 1286), arcivescovo di Corinto dal 1278. Molto importante la sua vasta attività di traduttore di opere greche, specialmente di Aristotele e dei suoi commentatori, e di revisore [...] medievali, le sue traduzioni di alcune opere di Proclo (Elementatio theologica, De fato, De providentia, De malo, queste ultime tre perdute nel testo greco, il commento al Parmenide di Platone) e di numerosi scritti di matematica e di medicina. ...
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MOTO
Federigo ENRIQUES
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
1. Moto assoluto e relativo per gli antichi. - Il senso comune distingue fra moto assoluto e moto relativo, prendendo per quest'ultimo il moto [...] relativistica (Senofane, Eraclito), prepara altresì il concetto della relatività del moto, quale appare presso i filosofi della scuola d'Elea (Parmenide e Zenone, intorno al 500 a. C.). Il moto non ha un senso assoluto, di per sé, ma soltanto un ...
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MEGARICI
Guido Calogero
. Con questo nome, o con quello di Scuola megarica (in cui il termine di "scuola" è peraltro da intendere in quel senso più generico, di gruppo di aderenti a un dato indirizzo, [...] che lo stesso Platone non sa respingere e che Aristotele riprende), potesse vendicarsi di essi dimostrando ironicamente, nel Parmenide, come la dialettica zenoniana, confutante il molteplice in difesa dell'Uno e adottata dai megarici, potesse essere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Socrate
Carlotta Capuccino
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Socrate è il primo – e forse l’unico – uomo ad avere dedicato l’intera vita [...] Socrate meno di venti. Questi dati non concordano, tuttavia, con la testimonianza del dossografo Diogene Laerzio che attribuisce a Parmenide, all’epoca del presunto – e in tal caso inverosimile – incontro con Socrate, la veneranda età di novant’anni ...
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POLISSENO (Πολύξενος, Polixĕnus)
Guido Calogero
Sofista greco, contemporaneo di Platone, vissuto lungo tempo alla corte di Dionisio il Giovane a Siracusa.
È principalmente noto per l'accenno che a proposito [...] desunse tale argomento dall'ambiente megarico, o questo lo fece proprio: infatti esso compare già nella prima parte del Parmenide platonico, tra le obiezioni, evidentemente mosse dai megarici, contro la dottrina delle idee, di cui la seconda parte ...
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oppinione
Bruno Bernabei **
Voce documentata in tutte le opere di D., soprattutto nel Convivio; vale a significare un elemento conoscitivo non fondato su prove di certezza assoluta; designa il " parere [...] caso o. finisce per essere identificata con il ‛ non-vero ' e assume una connotazione del tutto negativa (Parmenide). L'o. inizialmente rientra nell'ambito della conoscenza sensibile. Con i sofisti però essa designa un procedimento conoscitivo ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] secondo proprio del filosofo, cioè del sapiente che, oltre le apparenze, conosce la vera natura delle cose. Con Parmenide di Elea, si ha una netta distinzione, anzi contrapposizione, di verità e opinione, correlativa di una valutazione della realtà ...
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PROTAGORA (Πρωταγόρας, Protagŏras) di Abdera
Guido Calogero
Massimo rappresentante dell'antica sofistica greca, la quale, in quanto movimento speculativo, si può considerare inaugurata da lui. Apollodoro [...] regge quando si pensi come dal punto di vista di chi creò l'antitesi del non-essere all'essere, e cioè di Parmenide (e che P. abbia polemizzato contro l'eleatismo è altrove esplicitamente attestato), "non enti" erano di fatto tutti i particolari, e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Senofane
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Senofane è da sempre ritenuto poeta eclettico e originale, ma anche poeta-filosofo, in quanto [...] Sulla natura – lo stesso titolo attribuito all’opera in prosa di Anassimandro, a quella, sempre in prosa, di Anassimene, quindi ai poemi di Parmenide e di Empedocle; il titolo è comune del resto a non meno di 15 opere fra il VI secolo a.C. e l’età di ...
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UNIVERSALI, Questione degli
Bruno NARDI
La questione intorno al valore conoscitivo degli universali, dibattuta nella scolastica dal sec. IX in poi ed entrata nella fase acuta alla fine del sec. XI e [...] a nuove discussioni che, prima o poi, si sarebbero dovute riaccendere. Ed era lo stesso problema posto in principio del Parmenide platonico (capitoli V e VI, 131 segg.); sì che le dispute del Medioevo intorno agli universali si possono considerare ...
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eleatismo
s. m. [der. di eleatico]. – Scuola filosofica greca, sorta in Elèa, città della Magna Grecia, alla fine del sec. 6° a. C., che ebbe come rappresentanti Parmenide, Zenone e Melisso; la sua dottrina fondamentale, concernente la differenza...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...