vuoto
Nella definizione aristotelica (Fisica, IV, 1, 208b 26), ciò che si dà come totalmente privo di corpi; nella sua accezione di luogo e limite dell’esistente esso è strettamente correlato alla nozione [...] di spazio (➔). Negato nella filosofia greca da Parmenide e dagli eleati, per i quali esso coincideva con il non-essere, per la tradizione pitagorica antica e per gli atomisti il v. è non solo esistente, ma principio ontologico degli enti; ...
Leggi Tutto
Reinhardt, Karl
Filologo e storico tedesco del pensiero antico (Detmold 1886 - Francoforte sul Meno 1958). Insegnò nelle univv. di Marburgo (1961-19), Amburgo (1919-24), Francoforte sul Meno (1924-42), [...] Lipsia (1942-46), di nuovo Francoforte (1946). Importanti risultano in partic. i suoi studi su Parmenide, su Eschilo e su Sofocle. Tra le sue opere principali si segnalano: Parmenides (1916); Kosmos und Sympathie (1926); Sophocles (1933;3ª ed. 1947); ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Plotino
Riccardo Chiaradonna
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Vissuto nel III secolo, Plotino considera se stesso come un interprete [...] le quali sono interpretate da Plotino come gli atti di pensiero che costituiscono l’Intelletto divino. Plotino cita il frammento di Parmenide per cui “la stessa cosa è pensare ed essere”, del quale egli ritiene di esprimere il senso autentico con la ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] Sofista. Nel primo P. risponde a tutte le critiche contro la dottrina delle idee che egli immagina gli siano rivolte da Parmenide e da Zenone. Superata l'obiezione zenoniana, la tesi di una molteplicità di idee e della loro realtà non poteva ancora ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le scuole neoplatoniche da Porfirio a Damascio
Alessandro Linguiti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il IV e il VI secolo, il pensiero [...] eccellenza di semplicità. E dopo aver attribuito al primo dio un tale modo, si deve ancora separarlo dalle negazioni. Infatti, dice il Parmenide, di lui non vi potrà essere “né discorso, né nome”. E se non vi è alcun discorso su di lui, è evidente ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Anassagora e Democrito
Maria Michela Sassi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Anassagora e Democrito “firmano” modelli cosmologici che [...] portano, entrambi, i segni di una riflessione avanzata, che rifonda la scienza della natura superando la sfida lanciata da Parmenide, lambisce una problematica (quella teleologica) che verrà in primo piano nelle filosofie del IV secolo a.C., sviluppa ...
Leggi Tutto
necessità Carattere, qualità, condizione di ciò che non può non essere o essere diversamente da come è.
Filosofia
Nel mondo greco, il termine corrispondente a n., ἀνάγκη, è adoperato inizialmente per [...] governa il mondo e al quale anche gli dei debbono sottostare. Tra i creatori del concetto filosofico di n. va annoverato Parmenide con la scoperta della n. logica, per cui la pura asserzione dell’essere esclude ogni asserzione di non essere. Dalla ...
Leggi Tutto
Nel senso più elementare, è l'infinita estensione del tempo, e in tal senso l'intese la maggior parte dei pensatori greci, per cui eterno è ciò che infinitamente è durato e infinitamente durerà, senza [...] interruzione. Ma già per il primo grande teorico dell'assoluta eternità dell'ente, Parmenide, l'eternità è piuttosto un puro presente, un νῦν, escludente da sé ogni passato e ogni futuro, che non il "sempre", l'ἀεί, somma di passato, presente e ...
Leggi Tutto
PACI, Enzo
Carlo Sini
Filosofo, nato a Monterado (Ancona) il 18 settembre 1911, morto a Milano il 21 luglio 1976. È stato professore di filosofia teoretica nelle università di Pavia e di Milano; fondatore [...] rivista Aut-Aut. Allievo di A. Banfi, si è dedicato dapprima allo studio della filosofia antica (Il significato del Parmenide nella filosofia di Platone, 1938) e della fenomenologia husserliana (Pensiero, esistenza e valore, 1940); si è segnalato in ...
Leggi Tutto
Sofista greco (secc. 5º-4º a. C.), a noi noto solo perché citato da Aristotele negli Elenchi sofistici (174 b). Avrebbe proposto, tra l'altro, l'abolizione dell'uso predicativo del verbo essere e la sua [...] sostituzione con predicati verbali (per es., invece di "Socrate è canuto" si sarebbe dovuto dire "Socrate canuteggia"): il che è interessante come riflesso della problematica dell'eleatismo (v. Parmenide). ...
Leggi Tutto
eleatismo
s. m. [der. di eleatico]. – Scuola filosofica greca, sorta in Elèa, città della Magna Grecia, alla fine del sec. 6° a. C., che ebbe come rappresentanti Parmenide, Zenone e Melisso; la sua dottrina fondamentale, concernente la differenza...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...