Letteralmente, dialettica significa esercizio concreto dell'attività o funzione logica dell'uomo, procedimento concettuale, arte della conversazione, del dialogo, della discussione, e però del distinguere, [...] ad un processo di sintesi dei contrarî, che tende ad avvicinare l'unità alla molteplicità, l'essere al divenire (Parmenide, Sofista, Filebo).
Aristotele (nei Topici) chiama sillogismo dialettico quello che muove da proposizioni ammesse e accettate da ...
Leggi Tutto
RELAZIONE
Guido Calogero
Filosofia. - È uno dei concetti filosofici più problematici e più ricchi di storia. In generale esso designa ogni rapporto collegante, in maniera essenziale o accidentale, due [...] . Viveva in esso energica l'eredità dell'eleatismo: e nessuno si poteva dire tanto nemico del concetto della relazione quanto Parmenide, il cui ente era tutto definito in funzione della sua irrelatività ad altro. L'esse relative (la cui realtà e ...
Leggi Tutto
La scienza nell'antichità greco-romana
Geoffrey E.R. Lloyd
John Vallance
La riscoperta del passato
Siamo abituati a guardare alle conquiste dell'antichità greco-romana con ammirazione e persino con [...] illusori, ma radicalmente falsi e devono quindi essere rifiutati. Anche se molti dissentivano dalle conclusioni a cui lo stesso Parmenide era giunto attraverso lo studio di 'ciò che è', secondo cui la pluralità, il divenire e il mutamento dovevano ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Filosofia della Natura nella Tarda Antichita
Christian Wildberg
Filosofia della Natura
Durante la Tarda Antichità (200 ca.-700 d.C.) l’Impero romano e i paesi vicini subirono [...] per mezzo di un unico modello è rilevante e merita di essere ricordato.
L’eternità del mondo
Fin dal celebre poema di Parmenide sulla Natura i filosofi greci sono d’accordo nel ritenere che l’Universo materiale, nella sua forma attuale o in un lungo ...
Leggi Tutto
La dinamica si prefigge, come suo problema principale, la determinazione del moto di un qualsiasi corpo naturale sotto una qualsiasi sollecitazione, sostituendo cosi l'indagine causale dei fenomeni di [...] causale dei fenomeni di quiete (v. statica). Viceversa il d'Alembert (quasi a giustificare lo sconcertante diniego di Parmenide d'Elea) ha indicato come l'impostazione di un qualsiasi problema dinamico possa ridursi a una questione di statica ...
Leggi Tutto
BURONI, Giuseppe
Gianfranco Radice
Nato a Pianello Val Tidone (Piacenza) il 21 febbr. 1821 da Luigi e da Rosa Prati, dopo aver compiuto gli studi elementari nel paese natale, frequentò il ginnasio di [...] dell'accademia nel 1877.
In esso il B. notava la continuità dello sforzo di chiarificazione della realtà sperimentabile da Parmenide attraverso s. Tommaso d'Aquino, "Agostino contratto", a Rosmini, "Tommaso ampliato". Di questo il B. era comunque un ...
Leggi Tutto
Aristotele, nel libro 4° della Metafisica, dopo aver detto che alla metafisica, come scienza dell’essere in quanto essere, compete lo studio degli assiomi, dichiara che il più sicuro di tutti è quello [...] non conosceva – non sembra la sua fonte diretta. La sua fonte è in realtà lo stesso commento di Proclo al Parmenide e le altre opere della letteratura neoplatonica, dalle quali egli poté ricavare sin dagli anni giovanili tutto quello che gli serviva ...
Leggi Tutto
MICHELSTAEDTER, Carlo Raimondo (Ghedalia Ram). – Quarto e ultimo figlio di un’agiata famiglia di lingua italiana e di origini ebraiche ashkenazite (il nome indica la provenienza da Michelstadt, piccolo [...] C. M.: l’essere straniero di un intellettuale moderno, Trieste 1999; D. De Leo, Mistero e persuasione in C. M. Passando da Parmenide ed Eraclito, Lecce 2001; G. Pacelli, C. M. o della virtù senza premio, Roma 2001; P. Pieri, Il pensiero della poesia ...
Leggi Tutto
tempo, idea del
Anna Lisa Schino
Come l’uomo concepisce il trascorrere degli eventi
La nozione di tempo costituisce uno degli elementi costanti della riflessione filosofica e scientifica. Tale nozione [...] cui tutto cambia e tutto ricomincia, ma in questo avvicendarsi vi è anche una legge e un ordine razionale. Di diverso avviso è Parmenide (6°-5° secolo a.C.), il quale nega ogni realtà al tempo come divenire: il succedersi delle cose è solo apparenza ...
Leggi Tutto
(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] la causa che gl'impedì di spiegare le fasi della luna, alle quali sarebbe certamente giunto in base alla scoperta di Parmenide, che la parte lunare illuminata guarda sempre verso il sole. Con Anassagora la filosofia si trasporta dall'Asia Minore in ...
Leggi Tutto
eleatismo
s. m. [der. di eleatico]. – Scuola filosofica greca, sorta in Elèa, città della Magna Grecia, alla fine del sec. 6° a. C., che ebbe come rappresentanti Parmenide, Zenone e Melisso; la sua dottrina fondamentale, concernente la differenza...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...