BOLDONI, Tommaso
Gaspare De Caro
Nacque a Milano nel 1673. Non si hanno notizie sulla sua attività sino al 1732: in questo anno era a Parma, dove fu presentato a Carlo di Borbone e gli offrì i suoi [...] servigi. Negli anni successivi risiedeva a Vienna e qui nel 1736 fu incaricato dal governo spagnolo di collaborare, senza alcun carattere ufficiale, con l'ambasciatore conte di Fuenclara nel disbrigo degli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza nelle università
Michele Camerota
L’assetto istituzionale
Alla fine del Cinquecento, in Italia erano attive ben sedici sedi universitarie (Grendler 2002): Torino, Pavia, Padova, Parma, Ferrara, [...] la vita interna attraverso speciali organismi dirigenti. Pur con nomi diversi – Riformatori dello Studio a Padova, Ferrara, Pavia, Parma e Torino, Assunteria di Studio a Bologna, Savi dello Studio a Siena, Provveditore a Pisa – tutte queste strutture ...
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BERGHINI, Pasquale
Bruno Di Porto
Nato a Sarzana, il 6 maggio 1798, dal notaio Domenico e da Mattea Clavacci, studiò alle scuole dei missionari e si laureò in giurisprudenza nel 1820 all'università [...] Nel 1842 ottenne anche il salvacondotto per rientrare a Parma, a curar l'amministrazione delle sue terre, e -259, 263-267, 271; E. Casa, I moti rivoluzionari accaduti in Parma nel 1831, Parma 1895, pp. 39, 87, 115; V. Berghini, Una pagina inedita ...
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BOLOGNA, Giovanni
Sergio Camerani
Nato a Pontremoli da Paolo e da Teresa Mastrelli il 30 luglio 1781, fu educato dal fratello maggiore, arciprete. Studiò prima a Parma, poi a Pisa, dove si laureò in [...] giurisprudenza nel 1805. Scrisse anche alcuni versi lodati dal Monti, ma abbandonò presto la letteratura e stabilitosi a Firenze fece pratica di avvocato nello studio di T. Poschi. Nell'ottobre 1811 fu ...
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UBERTO PALLAVICINI
EElisa Occhipinti
Tra i più noti esponenti della famiglia marchionale dei Pallavicini, uno dei rami derivati dal ceppo obertengo, U. nacque da Guglielmo, probabilmente nel 1197. I [...] nel secolo XIII, a cura di M.F. Baroni, IV, Alessandria 1997, nrr. CXLII, CLXIV. I. Affò, Storia della città di Parma, II, Parma 1792, pp. 384-387; G. Franceschini, La vita sociale e politica nel Duecento, in Storia di Milano, IV, Dalle lotte contro ...
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Signore di Verona (n. 1308 - m. 1351). Figlio di Alboino, successe col fratello Alberto II, alieno però dagli affari, allo zio Cangrande, di cui continuò, ma con minore capacità, la politica espansionistica. [...] in lotta coi Fiorentini e i Veneziani, sconfitto, accettò la pace di Venezia (1339), che gli lasciava solo Verona, Vicenza, Parma e Lucca; più tardi perdette anche queste due ultime città. Vani furono altresì i suoi tentativi contro i Gonzaga e i ...
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Secondogenito (n. forse Mantova 985 circa - m. San Martino dell'Argine 1052) del duca e marchese Tedaldo di Canossa, signoreggiò sui comitati e città di Mantova, Modena, Reggio, Parma, Ferrara, e, dal [...] 1027, sulla marca di Toscana. Fedele alle tradizioni della sua casa, sostenne Enrico II e Corrado II, combattendo sia contro i resti del partito arduinico, sia contro i primi moti cittadini di Lombardia ...
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Reggio nell’Emilia Comune dell’Emilia-Romagna (230,66 km2 con 171.084 ab. nel 2020, detti Reggiani), capoluogo di provincia. È posta nell’alta pianura emiliana, lungo la Via Emilia, fra Parma e Modena, [...] all’epoca medioevale, negli anni 1960 si è fortemente ampliata nelle aree di NE e lungo la Via Emilia in direzione di Parma; a partire dagli anni 1970 le aree residenziali si sono andate sviluppando a S e SE dell’agglomerazione, verso le località ...
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BORROMEO, Giulio Cesare
Valerio Castronovo
Conte di Arona, secondo di questo nome, terzogenito di Renato I e di Ersilia Farnese, figlia naturale di Ottavio I duca di Parma, nacque il 19 marzo 1593.
Con [...] istrumento dell'8 ag. 1613, aveva diviso con i fratelli Carlo e Giovanni i feudi di Peschiera e di Origgio e quindi, il 4 marzo 1614, con Carlo i beni residui del patrimonio familiare, accentrati in gran ...
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ARCHITETTURA, REGNO D'ITALIA
PPio Francesco Pistilli
La committenza architettonica di diretta matrice federiciana nel Regno d'Italia non è assolutamente paragonabile a quanto fu promosso dalla Corona [...] -148; M. Righetti, Roma e la cultura Federiciana, "Storia dell'Arte", 34, 1978, pp. 289-298; P. Conforti, Le mura di Parma, Parma 1979; E. Guidoni, L'urbanistica dei comuni italiani in età federiciana, in Federico II e l'arte del Duecento italiano, a ...
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parma1
parma1 s. f. [dal lat. parma]. – Scudo rotondo di diametro poco inferiore a 1 m, che nell’antico esercito romano era in dotazione alla fanteria leggera e alla cavalleria. Anche, nome (lat. parma Thraecidĭca) dello scudo, non rotondo,...
parma2
parma2 s. m. [dal nome della città di Parma], invar. – Nel linguaggio corrente e fam., lo stesso che prosciutto di Parma: vorrei tre etti di p.; un panino col parma.