assolutismo
Massimo L. Salvadori
Un potere privo di vincoli e di controlli
Assolutismo è il potere esercitato da un sovrano libero di fare leggi senza vincoli che lo limitino, quindi legibus solutus [...] furono il francese Jean Bodin nel Cinquecento e l'inglese Thomas Hobbes nel Seicento: quest'ultimo criticò in maniera poteri in potere esecutivo, potere legislativo rappresentato da un Parlamento e potere giudiziario. In seguito l'assolutismo ha ...
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ARRIVABENE VALENTI GONZAGA, Carlo
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Nato a Mantova nel 1824 dal conte Francesco e dalla contessa Teresa Valenti Gonzaga, studiò giurisprudenza all'università di Pavia. Scoppiata la guerra del 1848, [...] suscitare attorno alla causa italiana l'interesse del popolo inglese: per questo, il libro gli valse amari rilievi III, Torino 1884, pp. 59 s., 82, 163; T. Sarti, Il parlamento subalpino e nazionale, Temi 1890, p. 65; A. Guerritore, La campagna dei ...
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Jefferson, Thomas
Massimo L. Salvadori
Uno dei padri fondatori degli Stati Uniti
Jefferson è stato una delle maggiori personalità della storia statunitense. Prese parte alla Rivoluzione americana e [...] , Jefferson ebbe un’eccellente educazione. Divenuto avvocato, nel 1769 venne eletto al Parlamento della Virginia, e quando scoppiò la rivolta contro la dominazione inglese (Rivoluzione americana) Jefferson si schierò con i rivoluzionari. Nel 1775-76 ...
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Spaventa, Silvio
Patriota e uomo politico (Bomba, Chieti, 1822 - Roma 1893). Avviato allo studio del diritto a Napoli (1843), si dedicò principalmente alla filosofia e seguì le lezioni di Pasquale Galluppi. [...] il progetto di unificazione italiana. Eletto deputato al Parlamento napoletano nel mese di aprile, si schierò con dell’indipendenza italiana presso i maggiori esponenti del liberalismo inglese. Tornato in Italia nel 1859 scrisse per il «Risorgimento ...
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Salisbury, Robert Cecil 1° conte di
Statista inglese (Londra 1563 ca.-Marlborough 1612). Figlio di William Cecil, lord Burghley, fu membro dei Parlamenti del 1584, del 1586 e del 1588. In quegli anni [...] stessi cugini, Antonio e Francesco Bacone: tuttavia riuscì a conservare la fiducia della regina e quando, dopo la dissoluzione del Parlamento del 1598, l’ex favorito Essex tornò (1599) dall’Irlanda, S. riuscì a farlo allontanare da corte e, di fronte ...
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cartismo
Movimento politico-sociale inglese, che prese nome dalla People’s charter, la carta programmatica compilata (1838) da W. Lovett, forse con la collaborazione di F. Place; vi si chiedevano il [...] il Northern Star, si vendettero fino a 50.000 copie. Ma i cartisti si videro respinte le loro petizioni presentate al Parlamento, una nel 1839, l’altra nel 1842. Ne seguirono sommosse, subito fallite, a Birmingham e a Newport. Aderirono poi radicali ...
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Russell, John
Politico inglese (Londra 1792-Richmond, Londra, 1878). Deputato whig dal 1813, si distinse presto per le sue battaglie liberali, opponendosi nel 1817 alla sospensione dell’Habeas corpus [...] 1819 acceso sostenitore della riforma elettorale. Principale redattore del primo Reform act, che egli stesso presentò in Parlamento nel marzo 1831, promosse in seguito, come paymaster-general (giugno 1831), misure volte a eliminare le discriminazioni ...
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Durham, John George Lambton 1° conte di
Politico inglese (Londra 1792-Cowes, Wight, 1840). Esponente dell’ala radicale dei whig, lord del Sigillo privato (1828) e propugnatore sin dal 1821 della riforma [...] in patria dallo stesso governo, e D. fu costretto a dimettersi lo stesso anno. Difese la sua azione politica in Parlamento con un Report on the affairs of British North America, che espone i principi che avrebbero poi guidato la politica britannica ...
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Burghley, William Cecil, barone
Politico inglese (Bourne, Lincolnshire, 1520-Londra 1598). Eletto al Parlamento (1543), seguì dapprima le fortune del protettore del regno Somerset, ma, caduto questo, [...] fu incarcerato. Amico del conte di Warwick, divenne uno dei segretari di Stato di re Edoardo VI (1550). Servì poi fedelmente la regina Maria, accettando il ristabilimento del cattolicesimo, e all’avvento ...
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Cromwell, Thomas
Statista inglese (Putney 1485 ca.-Londra 1540). Da giovane viaggiò e soggiornò a lungo in Italia. Entrò nel Parlamento nel 1523; in seguito divenne il più influente consigliere del re [...] Enrico VIII, che lo nominò gran ciambellano nel 1534 e poi (1540) conte di Essex. Condusse con energia l’opera di soppressione dei monasteri e di confisca dei loro beni; e con la stessa energia tese a ...
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parlamento
parlaménto s. m. [der. di parlare2]. – 1. ant. L’atto, il fatto di parlare, e quindi conversazione, discorso in genere: stare in p.; tener p.; vani, inutili p.; dopo breve, lungo p.; Lo Patre onnipotente ... Al so figliol fa dolce...
inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...