Pittore (Treviso 1500 - Venezia 1571). Scolaro di Tiziano, fu chiamato (1538 circa) alla corte di Francia. In seguito (1540) accettò l'invito di ornare il palazzo dei ricchi banchieri Fugger di Augusta, in Baviera; ma tornato a Venezia, vi si stabilì definitivamente. Il colorismo del B. è molto vicino a quello del suo maestro, ma l'impianto compositivo delle sue opere appare spesso incerto e debole. ...
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Pittore (Venezia 1518/1519 - ivi 1594), dovette il soprannome alla professione di tintore esercitata dal padre. Uno dei massimi innovatori del Rinascimento veneziano, fin dalle sue prime opere si nota [...] nella bottega di Tiziano, ma la critica moderna ha piuttosto ipotizzato come suoi maestri ora Bonifacio de' Pitati, ora ParisBordone, ora Andrea Schiavone col quale, secondo C. Ridolfi, il T. collaborò a una serie di pannelli per cassoni. I ...
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Pittore (n. forse Treviso - m. Venezia 1529); si hanno sue notizie dal 1504. Firmata è una pala a Venezia nella chiesa dei SS. Giovanni e Paolo (Redentore fra s. Andrea e s. Pietro), e sua è una composizione [...] di Cristo e l'adultera di cui restano non meno di 12 repliche (a Venezia, Brescia, Berlino) e infinite copie. Forse discepolo del Giambellino, subì pure l'influsso di Giorgione, di Palma il Vecchio e di ParisBordone, con il quale è spesso confuso. ...
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FRANCO, Battista, detto il Samolei
Antonella Sacconi
Figlio di Iacopo, nacque a Venezia probabilmente intorno al 1510. Nella biografia che gli dedicò nelle Vite G. Vasari scrive che a vent'anni si stabilì [...] eresia e citò come testimone il F., che sostenne di non conoscere l'accusato. Il Taverna, scagionato grazie alla testimonianza di ParisBordone, querelò il F. che, il 9 marzo 1556, venne condannato per calunnia a un giorno di prigione e al pagamento ...
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LICINIO, Giulio
Luca Bortolotti
Nacque a Venezia nel 1527, figlio di Arrigo e Agnese. Il padre fu pittore, ma di qualità sicuramente molto modesta se per tutta la vita operò come assistente nella bottega [...] manieristi è ancora piuttosto precario, per quanto la bilancia penda sempre più in favore dell'esempio del Pordenone e di ParisBordone. L'esibizione di anatomie imponenti si fa più esplicita e si accentua lo sforzo in favore di posture e gestualità ...
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LICINIO, Bernardino
Luca Bortolotti
Discendente da una famiglia originaria di Poscante, nel Bergamasco, il L. nacque quasi sicuramente a Venezia, figlio secondogenito di un ser Antonio, pittore a sua [...] cura di C. Hope - J. Martineau, London 1983, pp. 174 s.; G. Fossaluzza, Qualche recupero al catalogo ritrattistico di ParisBordon, in ParisBordon e il suo tempo. Atti del Convegno… 1985, Treviso 1987, pp. 183-190; F. Frangi, in La pittura in Italia ...
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MARCONI, Rocco
Giorgio Tagliaferro
Figlio di ser Filippo e forse di una Caterina di cui non è noto il cognome, il M. è documentato per la prima volta nel settembre 1504 a Venezia con la qualifica di [...] lo scenario veneziano a partire dal terzo decennio, quali Giovanni Busi detto il Cariani, Bonifacio de Pitati e ParisBordone.
A lungo si è dibattuto intorno al ruolo del M. nel contesto artistico lagunare dopo la conclusione dell'esperienza ...
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CARAGLIO (Caralio, Caral, de Caraliis), Giovanni Iacopo
Fabia Borroni
Helena Kozakiewicz
Incisore, medaglista, intagliatore di gemme e orefice, nacque nella città di Verona verso l'anno 1505.
La città [...] di origine e la data di nascita sono ricavabili da un ritratto del C. attribuito a ParisBordone, dal 1972 nelle Collezioni statali d'arte del castello di Wawel a Cracovia. L'artista è rappresentato "aetatis suae anno XXXXVII", in atto di ricevere da ...
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GRADENIGO, Bartolomeo
Franco Rossi
Figlio di Angelo di Bartolomeo, cugino di secondo grado di Pietro Gradenigo, nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Lio, all'inizio del 1263, tra gennaio e febbraio.
Il [...] accordata a Venezia e alla sua particolare forma di governo. La leggenda dei tre santi rivive in un bel dipinto di ParisBordone, oggi alle Gallerie dell'Accademia.
Ma ben altra tempesta dovette affrontare il G., e questa volta non tra le lagune ...
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DAL TOSO, Girolamo
Francesca Lodi
Figlio di Silvestro "dictus tonsus de Nanto" (Zorzi, 1916, p. 125), nacque molto probabilmente in questa località del Vicentino tra gli anni 1480-1490 se nel 1510 firmava, [...] si tiene presente che la commissione degli affreschi era stata affidata, in prima persona, a Tiziano e a ParisBordone. Questo perché anzitutto la presenza del D. nella loggia potrebbe essere giustificata considerando la particolare congiuntura che ...
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