DENINA, Carlo Giovanni Maria (il cognome originario era De Nina)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Revello presso Saluzzo (Cuneo) il 28 febbr. 1731, secondo di tre maschi e una femmina, da Giuseppe Maria [...] a una sua compilazione giovanile, la Biblioteca d'autori e traduttori italiani, quando il 21 nov. 1813 fu colto da una paralisi che lo privò della parola: morì a Parigi il seguente 5 dicembre, col rammarico di non esser riuscito a farsi accogliere ...
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CERRITO, Fanny (Francesca)
Alessandra Ascarelli
Nacque l'11 maggio 1817 a Napoli. Il padre Raffaele, secondo luogotenente di un reggimento di fanteria e veterano delle campagne napoleoniche, e la madre [...] fortuna.
Gli ultimi anni della C. trascorsero tranquilli a Parigi, nonostante ella fosse affetta da cecità e da una progressiva paralisi. Morì la sera del 6 maggio 1909 e venne sepolta nella tomba di famiglia al cimitero di Montmartre.
Per quanto il ...
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Pio VIII
Giuseppe Monsagrati
Terzo di otto figli (e secondo maschio), Francesco Saverio Maria Felice Castiglioni nacque a Cingoli (Macerata) il 20 novembre 1761, dal conte Carlo Ottavio e dalla contessa [...] Gesù - e favoriva la ripresa di una gerarchia francese più fedele a Roma, allarmando il Lamennais che deprecò lo stato di paralisi in cui a suo parere era caduta la Chiesa. Era lo stesso rilievo del Bernetti che da Bologna scambiava per inerzia la ...
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BERENGARIO I, duca-marchese del Friuli, re d'Italia, imperatore
Girolamo Arnaldi
Nacque da Eberardo, conte-duca-marchese del Friuli, "vir nobilissimis Francorum natalibus oriundus" (Translatio s. Calixi [...] avuto parte attiva negli avvenimenti che, attraverso il fallimento dei progetti di Giovanni VIII per Bosone, la paralisi che colpì Carlomanno, rendendolo definitivamente incapace di regnare, e la morte di Ludovico il Balbo, portarono alla venuta ...
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Leone X
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dicembre 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Fin dalla prima età, ebbe quali maestri alcuni dei più illustri [...] e 1515, che avrebbero dovuto segnare una svolta nella storia della Chiesa romana, rimasero lettera morta. La paralisi di cui la monarchia pontificia diede prova nella sua azione riformatrice si rese particolarmente evidente quando L., accogliendo ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] ancora (cfr. gli "aspetti" e i "segni" al plurale) - a entrambi i finali insieme.
I ritardi, gli arbitri, la paralisi della giustizia penale sono al primo posto fra i "costumi politici" (Ottokar) deprecati nella Cronica, dall'inizio alla fine: su ...
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DI VITTORIO, Giuseppe
Piero Craveri
Nacque a Cerignola (Foggia) il 12 ag. 1892 da Michele e da Rosa Enrico, secondogenito dopo la sorella Stella.
Il padre era "curatolo" (bracciante specializzato con [...] dei lavoratori non hanno alcun obbligo di pronunciarsi pro o contro tale piano" (Turone, p. 138). Era la totale paralisi politica interna, a cui corrispondeva un'intensa attività di propaganda esterna in vista delle elezioni del 18 aprile. Tutti gli ...
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paralisi
paràliṡi (ant. paraliṡìa, parlaṡìa, parleṡìa) s. f. [dal lat. paraly̆sis, gr. παράλυσις «allentamento, rilassamento», der. di παραλύω «sciogliere, rilassare», comp. di παρα- «para-2» e λύω «sciogliere»]. – 1. In medicina: a. La perdita...
paralizzare
paraliżżare v. tr. [dal fr. paralyser, der. di paralysie «paralisi»]. – 1. Determinare, per paralisi, la perdita della funzione muscolare e della motilità volontaria in uno o più distretti somatici: l’emiplegia gli aveva paralizzato...