Abolizione o riduzione notevole dei movimenti. Per es., l’ a. gastrica è la scomparsa, completa o quasi, dei movimenti peristaltici dello stomaco.
In neuropatologia, riduzione dei movimenti volontari, [...] automatici e associati, dovuta a compromissione del sistema nervoso extra-piramidale, e contrapposto a quello di paralisi, espressione di lesione del sistema piramidale. ...
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disturbo neuromotorio
Disturbo dei muscoli e del movimento, dipendente da malattie del tessuto muscolare e del sistema nervoso che controlla il muscolo ai suoi diversi livelli: dalla corteccia motrice [...] motrice. Ne sono alcuni esempi la poliomielite, l’atrofia ;muscolare progressiva, la distrofia muscolare progressiva, la paralisi cerebrale infantile e la miastenia grave. Gli effetti di un disturbo neuromotorio possono consistere nell’atrofia e ...
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Aumento intracranico del volume del liquido cerebrospinale (➔ liquor), associato o no ad aumento della pressione liquorale. Nell’i. normoteso l’eccesso di liquor è compensatorio all’atrofia del cervello, [...] come accade nei casi di ipoplasia cerebrale congenita e di atrofia cerebrale acquisita (da sclerosi diffusa, paralisi progressiva, degenerazioni senili e presenili, gravi traumi cranici, alcune epilessie). Nell’i. ipertensivo l’aumento del volume del ...
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Strabismo
Luciano Cerulli
Con il termine strabismo (dal greco στραβισμός, derivato di στραβός, "losco, strabico") si intende la perdita del normale parallelismo degli assi oculari. Questa condizione [...] nella direzione opposta a quella in cui il capo è inclinato, si osserva una deviazione dell'occhio verso l'alto. Le paralisi del VI paio di nervi cranici sono caratterizzate da una deviazione del bulbo verso l'interno (esotropia) e da un'incapacità ...
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Dal greco βλέφαρον «palpebra», primo elemento di parole composte della terminologia scientifica derivate modernamente dal greco, nelle quali indica relazione con le palpebre.
Blefarite Infiammazione cronica [...] difetto di sviluppo del muscolo elevatore della palpebra oppure a lesione neurologica. Nei casi più frequenti è dovuta a paralisi del nervo facciale o a miastenia; quella ‘meccanica’ è conseguente ad aumento del peso della palpebra (edema, tumori) o ...
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Affezione infiammatoria del midollo spinale, primitiva o trasmessa dalle meningi (meningomielite). Può limitarsi al midollo o interessare tutto il sistema nervoso centrale (encefalomielite), può colpire [...] associate a disturbi della sensibilità e degli sfinteri che si diffondono al tronco e agli arti superiori (paralisi ascendente di Landry). Quando il processo raggiunge il midollo allungato, la morte sopravviene rapidamente.
La m. necrotica subacuta ...
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Insieme composito di patologie del sistema nervoso centrale caratterizzate da un processo cronico e selettivo di morte cellulare a carico dei neuroni. L’eziologia esatta alla base di questo processo patogenetico [...] , James); le altre principali sono il morbo di Huntington (➔ Huntington, George), la sclerosi laterale amiotrofica (➔ sclerosi), la paralisi sopranucleare progressiva (➔ paralisi), la demenza frontotemporale e la demenza a corpi di Lewy (➔ demenza). ...
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aldosteronoma
Valeria Guglielmi
Adenoma, di solito monolaterale, delle cellule della zona glomerulare della corteccia surrenale. L’ipersecrezione di aldosterone può produrre alcalosi ipokaliemica (aumento [...] ) e ipersodiemia, che si manifestano con un quadro clinico caratterizzato da astenia, parestesie, crampi muscolari, paralisi transitorie e tetania; sono comuni l’ipertensione diastolica e una nefropatia ipokaliemica con poliuria e polidipsia. Sono ...
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narcolessia
Condizione morbosa caratterizzata da accessi improvvisi di sonno, che colgono il soggetto anche in piena attività e hanno durata variabile. Il periodo di sonno dura solitamente tra i 2 e [...] i 5 minuti, e la persona al risveglio si sente riposata. Alla narcolessia si accompagnano spesso sia la paralisi del sonno, cioè la perdita di movimento volontario in stato di veglia appena prima dell’addormentamento, sia le allucinazioni ipnagogiche ...
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Parte dell’encefalo che deriva dalla vescicola cerebrale media embrionale.
Anatomia umana
Nell’uomo le formazioni più appariscenti del m. sono la lamina quadrigemina, i peduncoli cerebrali e l’acquedotto [...] ecc.). Lesioni a questo livello (per es. fascicolo longitudinale posteriore), pur lasciando integri i centri oculomotori, determinano una paralisi dello sguardo, cioè l’impossibilità di muovere gli occhi da un lato o dall’altro. A sua volta, la ...
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paralisi
paràliṡi (ant. paraliṡìa, parlaṡìa, parleṡìa) s. f. [dal lat. paraly̆sis, gr. παράλυσις «allentamento, rilassamento», der. di παραλύω «sciogliere, rilassare», comp. di παρα- «para-2» e λύω «sciogliere»]. – 1. In medicina: a. La perdita...
paralizzare
paraliżżare v. tr. [dal fr. paralyser, der. di paralysie «paralisi»]. – 1. Determinare, per paralisi, la perdita della funzione muscolare e della motilità volontaria in uno o più distretti somatici: l’emiplegia gli aveva paralizzato...